Raduno alle 10 al Centro Atlante. E San Marino si riempie di bici

30.03.2022
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Che la Repubblica di San Marino abbia un forte legame col ciclismo non si discute. Così come sia diventata negli ultimi mesi la nuova caput mundi del panorama professionistico. La questione della neonata legge speciale sul fisco, chiamata “residenza atipica a regime fiscale agevolato” (con la tassazione al 7%) ha tenuto banco ad inizio 2022 ma da qualche giorno sul Monte Titano ci si dà di gomito per le imprese ottenute dai corridori che abitano lassù. Uno in particolare, Biniam Girmay.

Il 21enne eritreo della Intermarchè-Wanty-Gobert che ha appena conquistato la Gand-Wevelgem è uno dei tanti ciclisti che hanno preso residenza a San Marino, seppur lui con la particolare condizione di un permesso di soggiorno per motivi di lavoro (rinnovabile annualmente) per un massimo di 11 mesi.

Biniam Girmay Hailu è uno dei residenti nella Repubblica di San Marino
Biniam Girmay Hailu è uno dei residenti nella Repubblica di San Marino

Festa per la Gand

A parlarci di ciò che è avvenuto nel piccolo Stato incastonato nel cuore della Romagna è stato Walter Baldiserra (a destra in apertura insieme ad Adriano Amici del Gs Emilia), presidente della Federciclismo di San Marino, in occasione della terza tappa della Settimana Internazionale Coppi e Bartali, disputata tutta in terra sammarinese. Quel giorno il nome di Girmay era saltato fuori subito dalla nostra chiacchierata.

«Qui a San Marino – raccontava Baldiserra – ci abitano, tra i tanti, i primi due del mondiale U23. Lui, in centro nella parte alta della città, e il campione del mondo Baroncini, che invece sta più a valle, vicino alla Dogana. Pensate che Girmay – prosegue ora il numero uno della Federciclismo sammarinese – quest’inverno in un nostro negozio aveva preso una dozzina di bici da spedire giù in Eritrea dove ha una sorta di scuola-ciclismo. Poi dallo stesso negozio si era fatto prestare dei rulli per due settimane quando ha preso il Covid e non poteva uscire per allenarsi. Si vede spesso qua, si allena molte volte col colombiano Johnatan Canaveral della Bardiani-CSF-Faizanè e non rinuncia mai a fare una foto con chi gliela chiede. E’ un bravo ragazzo, si è inserito bene».

Giulio Ciccone è stato uno dei primi a trasferirsi a San Marino
Giulio Ciccone è stato uno dei primi a trasferirsi a San Marino
Walter tutti questi pro’ si allenano assieme?

Sì. Hanno un punto di ritrovo ed un orario fissi. Centro Commerciale Atlante alle 10, verso valle. Chiaramente se non sono in giro a gareggiare. Nella zona si è sparsa la voce e in poco tempo, soprattutto se il meteo era buono, c’era tantissima gente che si aggregava a loro. Giovani e amatori. Qualche junior o under 23 romagnolo mi ha chiesto se avevo il numero di qualche professionista ma chiaramente non posso darglielo. Vedrete che non avranno difficoltà a incontrarsi sulle nostre strade.

Come la vivete questa situazione per il vostro movimento?

Prima di tutto ci tengo a precisare che questi campioni non potranno mai correre per la nostra federazione, a meno che non cambino alcune regole. Tuttavia per noi è molto importante perché ci dà un po’ di lustro. Inoltre dà un impulso alla nostra piccola federazione, che svolge tutta la sua attività in Italia. Avere pro’ come Ciccone, Fortunato, Fabbro, Boaro e tutti gli altri (quasi una trentina, ndr) crea un indotto economico e ciclistico. Quei soldi che ci entrano, noi li reinvestiamo tutti per i nostri ragazzi.

Lorenzo Fortunato, l’uomo dello Zoncolan, non si è spostato troppo dalla sua Bologna
Lorenzo Fortunato, l’uomo dello Zoncolan, non si è spostato troppo dalla sua Bologna
Quante società avete?

Ne abbiamo tre che fanno attività giovanile per una cinquantina di tesserati complessivi. La Gravity Team, la San Marino Mtb e la Ciclistica Juvenes, che è tornata dopo qualche anno. Con quelle amatoriali saliamo ad undici società per un totale di 650 tesserati totali. Poi non dimentichiamoci che con la nostra federazione è affiliata la A.R. Monex Pro Cycling Team, formazione U23 composta da ragazzi messicani seguiti nella preparazione da Piotr Ugrumov. Grazie a tutto ciò ci piacerebbe avere nuovamente un nostro team U23 perché qua attorno per i nostri ragazzi sarebbe difficile trovare una squadra.

Voi avevate un grande talento che era Michael Antonelli e che purtroppo ci ha lasciato troppo presto. Come avete superato quel momento?

Non è stato per nulla facile, forse non ci siamo mai ripresi. E’ stato un colpo tremendo sia dal punto di vista psicologico che sportivo. Michael è morto nel dicembre 2020, ma pensate che già dopo il suo incidente alla Firenze-Viareggio del 2018 i suoi amici hanno smesso tutti di correre. Michael era una promessa dal sicuro avvenire, un ragazzo splendido. Da junior nel 2017 eravamo stati agli europei in Danimarca dove fece 12° in volata (vittoria di Gazzoli, ndr), pochi giorni dopo che aveva firmato per la Mastromarco per l’anno successivo. Poi sempre assieme siamo stati ai mondiali a Bergen in Norvegia e ancora agli europei U23 nel 2018 in Repubblica Ceca. Ora abbiamo Luca Scarponi, junior del Gravity Team, che si allena con la A.R. Monex.

Michael Antonelli, un grande talento, scomparso purtroppo nel dicembre 2020
Michael Antonelli, un grande talento, scomparso purtroppo nel dicembre 2020
Vi sareste mai aspettati tutta questa attenzione?

No, assolutamente. Fino a qualche anno fa era quasi impossibile venire a stare da noi, nemmeno se eri miliardario. Questa nuova legge statale è stata fatta per agevolare il nostro Stato e le nostre attività. Con tutti questi sportivi di richiamo (ci sono anche i piloti Enea Bastianini iridato nel 2020 di Moto 2 e il giapponese Tatsuki Suzuki di Moto 3, ndr) San Marino ha ripreso un ulteriore slancio, anche sotto l’aspetto turistico. Speriamo che il nostro movimento ciclistico possa giovarsene nei prossimi anni.