Pellizzari a tuttotondo: Del Toro, il Giro e le gare tra gli U23

11.04.2024
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VILLA DI VILLA – Il nome di Giulio Pellizzari è tra quelli che attraggono più attenzione se ci si concentra sul movimento giovanile italiano. Vero che il marchigiano è ormai professionista da tempo, nel 2024 ha iniziato la sua terza e forse ultima stagione alla Vf Group-Bardiani CSF-Faizanè. I passi in avanti fatti sono stati notevoli, ma con il Tour de l’Avenir corso in grande stile e chiuso solo alle spalle di Del Toro, qualche domanda è emersa. Soprattutto alla luce delle prestazioni del messicano che da una formazione continental è passato al UAE Team Emirates. 

Gli appuntamenti tra gli U23 come il Recioto (qui in foto) servono per imparare a vincere
Gli appuntamenti tra gli U23 come il Recioto (qui in foto) servono per imparare a vincere

Senza fretta

L’inizio di 2024 ha scavato una differenza, più sul percorso di crescita che sulle qualità, tra il primo e il secondo classificato della corsa a tappe più importante nel mondo degli under 23. Del Toro corre e vince nel WorldTour, mentre Pellizzari lo vediamo impegnato nel professionismo, ma con ancora qualche salto fra gli under 23. Voci dall’interno danno per prossimo il suo approdo nel WorldTour dal 2025, noi approfittiamo della sua presenza al Giro del Belvedere per approfondire il discorso. 

«Ognuno ha i suoi ritmi – dice Pellizzari con serenità e un mezzo sorriso – sono al terzo anno da under 23, a questa età una volta si iniziava a vincere. Vedere che Del Toro va forte mi fa pensare, ma io guardo il mio, con calma. La sfida è arrivare dov’è lui, ma tempo al tempo».

Pellizzari procede nella crescita, convinto del suo cammino
Pellizzari procede nella crescita, convinto del suo cammino
Pensare che lui sia in determinate corse, come la Tirreno, e tu no cosa ti fa pensare?

Che sarebbe bello farle, soprattutto la Tirreno che era in casa, ma non è semplice. Poi in quei casi vai per tirare, metterti a disposizione, invece io posso mettermi in evidenza e provare a vincere. Correre ancora tra gli under 23 serve anche a questo: imparare a vincere. Mi serve come passaggio, anche perché ho vinto poco, quindi… 

Com’è iniziato quest’anno?

La stagione non è proprio iniziata nel migliore dei modi, sono partito dalla Turchia e mi aspettavo una vittoria, invece nulla, nemmeno nei dieci. Poi sono andato in Croazia, all’Istrian Spring Trophy, e ho fatto meglio.

Hai corso anche alla Coppi e Bartali…

Sì, l’ho finita da poco, è andata bene ma non benissimo: sto crescendo piano piano. Le prime corse diciamo che le ho usate per mettere su condizione e gamba. 

In squadra c’era anche Pozzovivo, com’è stato correre con lui?

Bello, in particolare per i momenti pre e post gara. Ci spiegava qualcosa di inerente alle tattiche o ci raccontava eventi del passato. Siamo stati molto curiosi e lui ha risposto molto volentieri alle nostre domande. 

Qual è la cosa che gli hai chiesto? O quella che ti ricordi.

Come si fa a fare classifica al Giro – ride – ma la risposta è semplice, andare forte tutte e tre le settimane. In realtà una cosa che ci ha detto e mi ha realmente stupito è che al Giro si va più forte in salita rispetto al Tour, negli anni in cui lo fece lui.

Pellizzari ha già partecipato al ritiro di febbraio, insieme agli atleti pre selezionati per il Giro (foto Instagram)
Pellizzari ha già partecipato al ritiro di febbraio, insieme agli atleti pre selezionati per il Giro (foto Instagram)
Ora che calendario farai?

Andrò al Tour of the Alps. Da lì in ritiro sull’Etna e, in teoria, il Giro d’Italia, quello dei grandi. Rispetto al 2023 ho corso meno fino ad ora, ma era programmato, questo perché nella preparazione è stato inserito un ritiro in altura a febbraio. Cosa che l’anno scorso non ho fatto. 

Un ritiro per preparare il Giro, con i corridori che sono nella pre selezione?

Sì. Essere tra i selezionati fa tanto piacere, ma dovrò meritare di andare. Il Tour of the Alps sarà un passaggio importante.