Obiettivo punti, Fortunato pronto ad una stagione da duro

31.01.2025
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Lorenzo Fortunato si prepara ad affrontare una stagione particolare. Dopo un 2024 in cui è stato l’atleta del team ad aver racimolato più punti UCI, la squadra gli ha chiesto di continuare su questo filone. La XDS-Astana, ha necessità di risalire la china per restare nel WorldTour e Lorenzo è un profilo ideale per questo scopo. Cosa che ci ribadito anche Mazzoleni.

Questo non significa che il bolognese dovrà stravolgere il proprio stile di corsa, ma sicuramente dovrà puntare ancora di più sulla costanza e sulla capacità di ottenere piazzamenti importanti.

Attualmente Fortunato si trova sul Teide per un ritiro in altura insieme al gruppo degli scalatori e a qualche cacciatore di classiche. La voglia di allenarsi e fare sempre meglio non manca. Così come il buon umore. Ma soprattutto, parlando faccia a faccia con lui, possiamo dire che ormai è divenuto un corridore maturo, sicuro di sé. E un veterano del gruppo.

Fortunato in compagnia del massaggiatore Nicola Dini
Fortunato in compagnia del massaggiatore Nicola Dini
Lorenzo, un’altra stagione al via. Come hai passato l’inverno?

Sono stato bene, tranquillo. Ho fatto un mese completamente fermo perché la mia stagione era stata molto lunga, tra Giro d’Italia, Vuelta e l’ultima corsa in Cina. Di solito i corridori staccano per due o tre settimane, io invece ho preferito fermarmi un mese intero. Poi ho ripreso gradualmente e adesso sto bene. Il primo mese ho fatto fatica, soprattutto nel ritiro di dicembre, ma ora mi sento a livello degli altri.

Che stagione ci possiamo aspettare da te? Quale sarà il tuo calendario?

A grandi linee il calendario sarà simile a quello dell’anno scorso. Farò due grandi Giri, iniziando con il Giro d’Italia, e parteciperò a corse a tappe di una settimana come la Tirreno-Adriatico e il Catalunya. Quest’anno, prima del Giro, correrò il Romandia invece di andare alla Liegi. È stata una scelta condivisa con la squadra, per avere un avvicinamento più specifico.

È sempre più difficile vincere in questo ciclismo, soprattutto senza uno spunto veloce. Cosa ci si può inventare?

È complicato in effetti. E non poco. Basta guardare le corse che ho fatto l’anno scorso: la Tirreno l’ha vinta Vingegaard, il Catalunya Pogacar e lo stesso Pogacar ha dominato il Giro. Vincere in questo contesto è quasi impossibile, ma non si sa mai. Il focus per il 2024 sarà raccogliere punti, quindi cercherò di massimizzare i piazzamenti.

Fortunato (classe 1996) è alla seconda stagione nel gruppo Astana, oggi XDS (foto XDS-Astana)
Fortunato (classe 1996) è alla seconda stagione nel gruppo Astana, oggi XDS (foto XDS-Astana)
Avete pensato a strategie alternative, come puntare su corse più piccole per cercare la vittoria?

Sì, ma il calendario WorldTour è molto fitto e qualcuno deve comunque affrontare queste corse. Siamo una squadra di 30 corridori, non di 50, quindi bisogna fare delle scelte. Il mio compito sarà fare classifica o provare a vincere tappe nei Grandi Giri. La cosa importante è essere costanti, stare davanti, magari lottare anche per un piazzamento… ma fare punti.

E questo abbiamo visto che ormai vale per tutti, non solo per voi della XDS… Dove inizierai la stagione?

Partirò da Murcia, poi farò il Tour du Var e il Laigueglia. Sono corse di un giorno e il mio obiettivo sarà supportare i compagni, come Velasco e Scaroni, che hanno più possibilità di vittoria. Ci vuole anche qualcuno che lavori per loro.

La squadra è cambiata molto. Che impressioni hai?

È quasi una rivoluzione direi. Cambiare bici è stato un passo importante, ma soprattutto ci sono tanti nuovi compagni. Il gruppo italiano è cresciuto molto, con l’arrivo di Bettiol, Masnada, Ulissi, Malucelli e Conci. C’è un bell’ambiente, come già c’era lo scorso anno, ma ora siamo ancora più uniti.

Fortunato lo scorso anno è stato 12° al Giro e 16° alla Vuelta
Fortunato lo scorso anno è stato 12° al Giro e 16° alla Vuelta
Cosa portano corridori come Bettiol e Ulissi?

Hanno tanta esperienza. Diego Ulissi, in particolare, è un punto di riferimento. In corsa avere un compagno così è come avere un secondo direttore sportivo accanto. Anche Bettiol ha esperienza e talento, ma Diego, con qualche anno in più, può davvero fare la differenza.

Piccolo passo indietro, Lorenzo. Hai parlato di un mese di stop totale: più fatica all’inizio, ma anche più energie dopo?

A dicembre ho fatto tanta fatica, ma ora mi sento livellato come dicevo. Se confronto la mia condizione attuale con quella di un anno fa, a gennaio sto uguale. Ho staccato di più rispetto ad altri compagni perché ho corso di più. Era necessario recuperare dopo una stagione intensa (in più Fortunato si è anche sposato in autunno, ndr). Ma sì, sono convinto che questo piccolo bagaglio di riposo me lo ritroverò più in là.

Nel 2024 hai fatto il Delfinato dopo il Giro, e tu stesso ci dicesti che non fu una super scelta: quest’anno lo rifarai?

No, per ora il mio programma arriva fino al Giro, poi vedremo. L’anno scorso al Delfinato ho avuto due giorni in cui stavo molto bene e ho vinto la maglia della montagna, ma ho anche sofferto molto nell’ultima tappa. Quest’anno voglio valutare meglio dopo il Giro e programmare la seconda parte della stagione con più attenzione.

Un selfie dal Teide: Fortunato e Masnada stanno condividendo gran parte del loro tempo (foto Instagram)
Un selfie dal Teide: Fortunato e Masnada stanno condividendo gran parte del loro tempo (foto Instagram)
L’anno scorso hai corso spalla a spalla con Pogacar ed Evenepoel: cosa ti aspetti da loro nel 2024?

Pogacar è stato superiore a tutti e durante tutta la stagione. Se Tadej continuerà così o addirittura migliorerà, farà ancora più selezione e più storia. Mi aspetto che Vingegaard possa battagliare di più con lui. Evenepoel è un campione, ma Pogacar sembra avere ancora qualcosa in più.

In ritiro a Calpe, dove c’era quasi tutto l’immenso mondo dei pro’, vi siete incrociati con Pogacar?

Sì, abbiamo pedalato un po’ insieme. Lui è molto tranquillo, non si comporta come una superstar, ma come un corridore normale. Noi lo vediamo come Pogacar, ma lui si comporta come uno di noi.

Con chi dividi la camera in ritiro?

Sono sempre con Fausto Masnada. Già a dicembre eravamo in ritiro insieme e abbiamo più o meno lo stesso calendario. Stiamo condividendo anche la macchina del caffè in camera! E siamo diventati una coppia fissa di allenamento.