Germani, Piganzoli e una video chiamata tricolore

30.07.2022
5 min
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La nazionale under 23, guidata dal cittì Marino Amadori, si trova da ormai quasi due settimane in ritiro a Sestriere. Un periodo di lavoro che serve a preparare gli impegni di fine stagione che, tra Tour de l’Avenir e mondiali, sono i più attesi del calendario. Tra i ragazzi che si allenano sotto lo sguardo vigile del cittì ci sono anche i due corridori che avranno l’onere e l’onore di indossare la maglia tricolore a crono e per le prove in linea: Piganzoli e Germani. Entrambi corrono in squadre straniere. Piganzoli alla Fundacion Contador, spagnola. Germani alla Fdj Groupama continental, francese.

Davide e Lorenzo si conoscono bene ed in questi giorni di allenamento hanno anche modo di passare del tempo insieme. Godendosi anche le loro nuove maglie, tra divertimento e qualche fuori programma.

La nazionale U23 è in ritiro al Sestriere dal 18 luglio, i ragazzi torneranno a casa domenica, dopo due settimane di lavoro
La nazionale U23 è in ritiro al Sestriere dal 18 luglio, i ragazzi torneranno a casa domenica, dopo due settimane di lavoro

Un pericolo di troppo

GERMANI: «Sabato eravamo in doppia fila, stavamo percorrendo la strada principale, quando all’improvviso una macchina non ha rispettato lo stop e ci ha travolti. Diciamo che lo spavento è stato tanto, e le parole che gli abbiamo dedicato non erano delle più gentili. Però per come sarebbe potuta andare direi che è andata di lusso».

PIGANZOLI: «E’ andata davvero bene, però c’è anche da mantenere una maggiore attenzione per chi ci circonda. Comunque lo spavento è stato grande, noi ora ci ridiamo su perché è andata bene…»

Milesi e Piganzoli insieme in cima al col de l’Iseran, il ritiro serve anche per fortificare il gruppo
Milesi e Piganzoli insieme in cima al col de l’Iseran, il ritiro serve anche per fortificare il gruppo

Risate tra amici

GERMANI: «Stiamo passando dei bei momenti insieme, i ritiri servono anche a questo. Allenarsi sì, ma anche fare gruppo. Ci stiamo allenando molto e divertendo altrettanto. Nel nostro hotel ci sono delle ragazzine che fanno ginnastica artistica e ieri era il compleanno di una di loro, così quando si sono spente le luci mi è venuto istintivo di cantare “Tanti Auguri” (dice ridendo, ndr)».

PIGANZOLI: «Ci siamo visti talmente tanto Lorenzo ed io, che sono quasi stanco di averlo affianco – dice ridendo guardando il compagno di allenamenti – tra gare e ritiri siamo stati vicini parecchio. Stiamo bene insieme, ci divertiamo molto, poi adesso ci accomuna anche la maglia tricolore». Nel frattempo alla porta-finestra della stanza bussa Lorenzo Milesi che entra e si siede ad ascoltare i due amici.

Germani ha già avuto modo di indossare la sua maglia tricolore e vincere la seconda tappa del Giro della Valle d’Aosta (foto Instagram)
Germani ha già avuto modo di indossare la sua maglia tricolore e vincere la seconda tappa del Giro della Valle d’Aosta (foto Instagram)

Il tricolore 

BICI.PRO: «Cosa avete pensato alla conquista delle vostre maglie tricolore?».

GERMANI: «Durante la prova a cronometro – intanto guarda Davide e scoppia a ridere – la prima cosa che ho pensato guardando l’ordine di arrivo è stata: “ma Milesi dov’è?” poi mi ha chiamato Amadori e mi ha detto che Milesi è caduto a causa della pioggia. Alla fine sono contento che abbia vinto Davide, l’anno scorso è arrivato terzo, l’anno prima ancora terzo, insomma è sempre andato bene a crono, poi posso dire che ha vinto un amico».

PIGANZOLI: «Quando Lorenzo è uscito dal gruppo – racconta anche lui ridendo – a meno 70 chilometri dall’arrivo “ma questo è scemo” è la cosa più gentile che mi è passata di mente! Però alla fine ha avuto ragione lui e possiamo dire che ha fatto davvero una bella azione. Poi lui ha avuto la fortuna di indossare la maglia e di vincerci anche, io non ancora, mi toccherà aspettare la prima crono, alla Chrono des Nations potrebbe essere la prima volta».

GERMANI: «C’è da aggiungere una cosa: sono stato contento che abbia vinto Davide perché una delle prima cose che ho pensato è stata: “Ha vinto uno che corre in una squadra straniera” noi che lo facciamo siamo spesso criticati. E’ stata un po’ una rivincita».

PIGANZOLI: «Io ancora mezzo e mezzo, alla fine nella mia squadra ci sono molti italiani tra staff e compagni. Tu invece – dice rivolto a Germani con un sorriso – sei francese a tutti gli effetti, vivi anche a Besançon!».

Piganzoli non ha ancora avuto modo di gareggiare con la maglia tricolore, la prima occasione potrebbe essere la “Crono delle Nazioni”
Piganzoli non ha ancora gareggiato con il tricolore, la prima occasione potrebbe essere la “Crono delle Nazioni”

Il resto della stagione

GERMANI: «Il 14 correrò al Poggiana, poi vedremo se rientreremo nei programmi del mondiale. Possiamo dire di essere nella pre selezione per il Tour de l’Avenir, ma manca ancora un po’ e la conferma da parte di Marino arriverà più avanti. Per il momento ci alleniamo, domenica si torna a casa e si pensa alle gare».

PIGANZOLI: «Io sabato prossimo correrò una gran fondo – dice scherzando – 140 chilometri e 4.700 metri di dislivello, dopo l’altura non sarà facile ma almeno mi rimetto a ritmo!».

GERMANI: «Sì! Si mette la borsetta davanti e si ferma ai rifornimenti in cima ad ogni salita – lo canzonano subito Germani e Milesi – si porta dietro la mantellina, telefono e via! Rapporti 34 e 34, una pedalata al secondo».

PIGANZOLI: «Ora ride, ma quando provavamo la cronometro a squadre non tanto! Ero davanti e stavo facendo il ritmo, e dietro mi urlavano “meno!”. Io invece ho capito “mena” ed ho accelerato e tutti subito ad urlarmi dietro. Lorenzo ed io ci ritroveremo alla Ronde de l’Isard, non faccio in tempo a dimenticare la sua faccia che me lo ritrovo davanti».