Vos detta legge davanti a tanta Italia. Cosa dice il cittì Sangalli?

29.07.2022
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Tanta Italia. L’ordine d’arrivo della sesta tappa del Tour Femmes si tinge ancora tanto del nostro tricolore ma a vincere è ancora quello olandese. Sul traguardo di Rosheim Marianne Vos domina lo sprint su Marta Bastianelli, Lotte Kopecky e davanti ad altre sei italiane. Dal quarto al decimo posto troviamo nell’ordine Balsamo, Persico, Confalonieri, Guazzini, Barbieri e Longo Borghini con la sola Niewiadoma (ottava) a spezzare questa lunga scia azzurra.

La trentacinquenne della Jumbo-Visma conquista la sua seconda frazione alla Grande Boucle femminile mantenendo la maglia gialla e, grazie agli abbuoni, guadagnando altro margine su Silvia Persico, ora a 30”, mentre dalla volata finale era stata tagliata fuori Lorena Wiebes, vittima di una rovinosa caduta a circa 20 chilometri dall’arrivo.

Ma di tutta questa Italia così ben presente in volata in Francia, a cui è mancato solo il sigillo, cosa ne pensa il cittì Paolo Sangalli? Glielo abbiamo chiesto, scoprendo però una sua amara disavventura personale.

Sangalli si congratula con la Balsamo per il successo al Trofeo Binda. L’iridata sarà la capitana azzurra agli europei di Monaco
Sangalli si congratula con la Balsamo per il successo al Trofeo Binda. L’iridata sarà la capitana azzurra agli europei di Monaco
Paolo, prima di parlare delle tue ragazze al Tour Femmes, ci racconti cosa ti è successo?

Mercoledì sono stato investito da un’automobilista poco lontano da casa. Ero ad un semaforo in una strada secondaria. Quando sono ripartito al verde e avevo già fatto più di mezzo incrocio una macchina mi ha colpito mentre svoltava. Per fortuna, se così possiamo dire, che mi sono reso conto della manovra azzardata di questa persona e sono riuscito a cadere senza battere la testa. Ho riportato la frattura composta della scapola e ho quattro dita lussate. Lei piangendo mi ha detto che non mi ha visto, che è la solita frase che dicono tutti. Io capisco ma serve più attenzione da parte degli automobilisti altrimenti diventa un massacro ogni giorno. Ne parlo solo per sensibilizzare la questione della sicurezza verso i ciclisti, non per dare colpe.

Meglio tornare a parlare di ciclismo pedalato e dell’Italia. Partiamo da Balsamo. Sta lavorando tanto per la squadra ma non sembra quella vista al Giro Donne.

Elisa non so se sia in calo di condizione perché non ho parlato col suo preparatore però so che lei è una ragazza che normalmente non sbaglia la preparazione. Ci può stare che adesso non sia brillante ma lo avete visto anche voi, si sta sacrificando per le compagne. Io credo che la Trek-Segafredo punti alla vittoria finale del Tour con Longo Borghini e questo probabilmente va a togliere qualcosa per le vittorie di tappa.

Preoccupato in vista dell’europeo?

Assolutamente no. Elisa (Balsamo, ndr) ha tutto il tempo di recuperare e ritrovare la forma migliore da qui al 21 agosto, giorno della nostra prova in linea.

Ci hai sempre detto che avreste avuto delle alternative. Può essere Bastianelli che oggi ha fatto seconda?

Sì, certo. Marta è una campionessa senza tempo. Mi fa piacere che si stia riscattando dopo un periodo opaco, dovuto a problemi fisici. Le avevo chiesto di mettersi in mostra in questo Tour. Lo ha fatto non appena anche lei è stata libera da obblighi tattici, dopo che nei giorni scorsi ha lavorato tanto per Mavi Garcia.

Tra le altre frecce dell’Italia, c’è anche la Barbieri.

Anche se ne ha già ottenute due in stagione, a Rachele manca solo la vittoria ultimamente. Ma di quelle WT, sarebbe la ciliegina sulla torta. E’ sempre stata presente nelle ultime volate importanti dagli italiani al Giro Donne fino qui in Francia. Arriva da due anni in cui praticamente non aveva mai corso a questi livelli. Le ho detto che sta facendo un ottimo lavoro e di avere pazienza che verranno i risultati.

Poi abbiamo visto bene Confalonieri e Guazzini.

Maria Giulia è senz’altro nella rosa degli europei. E’ un corridore molto importante per noi. Sa entrare nelle fughe, è molto veloce e lavora tanto per le compagne nel finale. Sarà una pedina fondamentale. Vittoria invece non potrà correre a Monaco perché ha già disputato l’europeo U23 in Portogallo. Avevo chiesto di convocarla ma la UEC, anche se sono stati fatti in due periodi e sedi diverse, li considera una unica manifestazione.

Guardando l’ordine d’arrivo di oggi ci sono anche Persico e Longo Borghini ma immaginiamo ci sia un discorso a parte per loro…

Esatto. Silvia sta facendo un grande Tour ma visto che sta andando forte da tanto tempo ed è nelle papabili per il mondiale dovrà fare un periodo di stacco e recupero per preparare al meglio la gara in Australia. Lo stesso vale per Elisa. Quel mondiale sarà lungo e duro. Va preparato davvero bene.

Vos e Wiebes, qui argento ed oro ai Giochi Europei del 2019, saranno le avversarie principali all’europeo per l’Italia di Sangalli
Vos e Wiebes, qui argento ed oro ai Giochi Europei del 2019, saranno le avversarie principali all’europeo per l’Italia di Sangalli
A questo punto, come si batte la Wiebes in volata?

Eh, bella domanda (sospira e sorride, ndr). La Wiebes vince gli sprint in qualunque condizione. E poi ha iniziato a tenere molto bene anche sugli strappi duri. Però si può battere, studieremo come. Se con il suo club è capitana unica e tutte lavorano per lei, magari in nazionale non succede la stessa cosa. Non so ancora chi correrà tra le olandesi, bisogna capire le loro gerarchie e gli equilibri. C’è anche la Vos in grande forma che non bisogna mai dimenticare. Noi di sicuro abbiamo più affiatamento come nazionale e lo abbiamo sempre dimostrato

Queste tappe ti hanno dato ulteriori spunti per la tattica dell’europeo?

Sì, non arrivare in una volata di gruppo. Proprio oggi riguardavo meglio il circuito finale (13 chilometri da ripetere due volte, ndr) dopo il tratto in linea di un centinaio di chilometri. Andrà via una fuga ma bisogna entrare a Monaco con già il gruppo compatto perché poi sarebbe un problema ricucire. E’ un circuito complicato, con tante curve veloci ma non così scontato da interpretare. L’ultima curva secca è quella del triangolo rosso dove praticamente si fa una inversione ad U. Lì bisognerà essere ben posizionati e attenti.

P.S. In serata Silvia Persico, si legge nel comunicato della giuria, è stata declassata all’ultimo posto del suo gruppo per pericoloso cambio di traiettoria in volata. Ma ciò non toglie la buona prova delle italiane.