Baroncini, un weekend di beneficenza dai profumi iridati

14.07.2023
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IMOLA – Siamo stati al Suzuki Bike Day, un evento benefico dove si è pedalato per sostenere il Dynamo Camp e la popolazione colpita dall’alluvione in Emilia Romagna. Filippo Baroncini era in prima fila, letteralmente con Cassani, a guidare i 2700 partecipanti sulle strade del mondiale 1968 e 2020 di Imola. 

Sulla griglia di partenza dell’autodromo Enzo e Dino Ferrari, luogo di partenza dell’evento, erano presenti molti campioni iridati sostenuti da Suzuki. Ai microfoni degli speaker che hanno animato la festa organizzata dalla casa nipponica, ogni volta che si nominava il nome del giovane romagnolo veniva sempre annunciato come  “il campione del mondo U23 del 2021”. Questa definizione è stata data più volte durante la giornata. 

Quando gli chiediamo due battute, Filippo è insieme a Moreno Argentin campione del mondo 1986. Se ci si lasciasse andare a deduzioni da oroscopo verrebbe da dire che i segnali per Glasgow sono lì. Ma riavvolgiamo il nastro e chiediamo al “Baro“.

Per Filippo la condizione è in continua crescita
Per Filippo la condizione è in continua crescita

Post infortunio

Delle tre fratture al radio in due anni di Baroncini si é parlato in lungo e in largo. Filippo alla pedalata non aveva il tutore. Un primo segnale che la via per il recupero totale sembra segnata e gli obiettivi più importanti della stagione si fanno sempre più grandi. Da quella Kuurne-Bruxelles-Kuurne del 26 febbraio il ritorno alle corse è avvenuto il 10 maggio. Una lunga e lenta ripresa percorsa su terapie già rodate nei due precedenti infortuni.

La ripresa non é stata facile ma Baro ha dimostrato di essere pronto. Mazzanti ce lo ha detto: «Filippo si è preparato molto bene per l’italiano, ha fatto un buon Tour de Suisse proprio per preparare l’appuntamento tricolore». Così unendo i puntini si può a pensare che al campionato italiano il classe 2000 non fosse ancora al 100 per cento. 

«Io mi sento più che altro in crescita, ancora non mi sento al top, quindi se è come penso io i margini di miglioramento ci sono ancora. Adesso vengono i veri obiettivi. Ho avuto uno stop a inizio stagione, però penso di essermi fatto trovare subito pronto. Il campionato ne è stata un po’ la dimostrazione, adesso sotto a testa bassa cercherò di raccogliere il più possibile fino a fine stagione».

Filippo Baroncini dopo l’arrivo del campionato italiano 2023 a Comano Terme
Filippo Baroncini dopo l’arrivo del campionato italiano 2023 a Comano Terme

250 km per dimenticare

Capitolo campionato italiano: chiuso. Sì, ma come? Una foratura lo ha estromesso dal finale che si era guadagnato. Dopo l’arrivo lo abbiamo visto in uno sfogo misto tra lacrime e ira. «Era tanta rabbia, un grande rammarico. Non sono uno che dice “la vincevo sicuro“. Il fatto è che mi rode di più non essermela giocata. Alla fine l’unica è quella la pecca che ho smaltito nei giorni successivi.

«Per sfogarmi mi son fatto 250 chilometri in compagnia di due miei amici e ci siamo divertiti. Siamo andati da casa fino a Firenze con Manuele Tarozzi e Matteo Montefiori. Mi hanno aiutato a sbollirla. Dopodiché ho avuto una settimana di riposo in cui non ho pensato alla bici, ma a stare in famiglia, stare un po’ al mare. Mi sono preso pochi giorni visto che siamo sempre sotto allenamento e sotto preparazione. Però mi sono goduto un po’ di più la vita “normale” insieme alla mia ragazza e alla mia famiglia».

Baroncini e Cassani hanno fatto gli onori di casa per i 2700 partecipanti
Baroncini e Cassani hanno fatto gli onori di casa per i 2700 partecipanti

Voglia mondiale

Chi l’ha già indossata quella maglia, sa cosa significa essere sul tetto del mondo. Nel 2021 Baroncini  si è laureato campione del mondo U23 battendo Girmay sulle strade di Leuven. A distanza di due anni pur non avendo ancora 23 anni Filippo è tra i papabili per far parte della spedizione azzurra in terra scozzese.

Cosa prevede il tuo programma ora?

Adesso correrò il Tour de Wallonie dal 22 al 26 luglio e poi dovrei essere nella lista dei papabili dei mondiali. Sarà il Benna (Daniele Bennati, ndr) a decidere se farò per lui oppure no.

Ti piacerebbe vincerlo?

Ovviamente sì, però ci vado, diciamo con le orecchie basse come quando l’ho vinto. Sono andato là per divertirmi e alla fine sono tornato a casa con una maglia. Partirò sempre con l’idea di fare il massimo, motivato al 101 per cento.

L’Italia ha vinto gli ultimi mondiali U23 nel 2021 con Baroncini
L’Italia ha vinto gli ultimi mondiali U23 nel 2021 con Baroncini
Hai già sbirciato il percorso? Ti piace?

Ho dato un’occhiata più che altro all’altimetria. Non ho ancora guardato video, dico la verità. Penso che che sulla carta non sia un mondiale duro, ma sicuramente lo diventerà per come sarà interpretato. Ci sono tanti rilanci che faranno selezione e soprattutto il chilometraggio sarà come al solito da mondiale. 

Il tuo arrivo ideale è un gruppo ristretto…

Bisogna avere ovviamente fortuna, deve girare. Alla fine son quelli i fattori chiave per fare bene.

Cosa dici di questo passaggio a Lidl, hai notato differenze?

Per adesso non si sono viste grosse differenze, anche perché devo ancora fare la prima corsa con la nuova maglia, quindi è un po’ una novità per tutti noi. Vedremo nei prossimi giorni come sarà.