E’ Gios la bicicletta ufficiale della “PO-LI23”

11.10.2023
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VOLPIANO – La sigla “PO-LI23” non è altro che l’abbreviazione di “Pontedera – Lingotto 2023”, un progetto cicloturistico nato dalla collaborazione fra il Politecnico di Torino, il Touring Club Italiano e la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (LILT). 

Lo scorso 31 agosto un centinaio di ciclisti è partito dal Museo Piaggio di Pontedera in direzione Torino. Un viaggio in dieci tappe, lungo mille chilometri che ha attraversato sei Regioni. A supporto dell’iniziativa l’Associazione “La Storia in Bici” che da sette anni promuove la cultura e la storia del nostro Paese organizzando dei viaggi in bici con un tema che cambia di anno in anno. L’edizione 2023 è stata dedicata alla riscoperta e alla valorizzazione dei luoghi, delle aziende e delle persone, che nel passato, ma anche oggi, hanno saputo attraverso i loro prodotti far conoscere il Made In Italy in tutto il mondo. Ognuna delle dieci tappe è stata l’occasione per incontrare le istituzioni pubbliche delle località attraversate, ma anche per visitare i luoghi e le aziende che hanno contribuito a costruire la storia dell’industria italiana.

In tutto questo che ruolo ha avuto il marchio Gios? Per rispondere a questa domanda abbiamo fatto nuovamente ricorso alla disponibilità di Marco Gios che abbiamo incontrato qualche giorno dopo aver partecipato come espositore a L’Eroica di Gaiole in Chianti.

La “PO-LI23” di Gios è a supporto dell’Associazione “La Storia in Bici”
La “PO-LI23” di Gios è a supporto dell’Associazione “La Storia in Bici”
Come nasce la vostra collaborazione con il progetto della “Pontedera – Lingotto 2023”?

Motore dell’iniziativa è Michelino Davico che, oltre a ricoprire il ruolo di presidente dell’Associazione “La Storia in Bici”, è un grande appassionato di ciclismo. Ogni anno in occasione del viaggio in bicicletta promosso dalla sua Associazione viene realizzata una bicicletta ad hoc che, oltre ad essere “pedalata”, viene portata all’interno di tutti i luoghi visitati durante il viaggio. Davico è arrivato a noi tramite un amico comune, Simone Colombo. E’ venuto a trovarci e ci ha raccontato del progetto. Alla fine ci è venuto naturale dargli il nostro contributo realizzando una bicicletta speciale per il viaggio di quest’anno.

Che modello avete realizzato? 

Si è trattato di un telaio in acciaio con congiunzione molto classiche. Forcella in carbonio, gruppo Chorus e ruote Zonda. L’abbiamo personalizzato con una targhetta speciale che celebrava la “Pontedera – Lingotto 2023”.

Una foto durante la presentazione del libro “Biciclette Politecniche”
Una foto durante la presentazione del libro “Biciclette Politecniche”
Guardando sui social ci è sembrato di capire che il contribuito di Gios non si sia limitato alla sola realizzazione della bicicletta ufficiale…

Esatto. L’ultima tappa partiva da Biella con direzione Torino. Prima di arrivare in città il gruppo dei ciclisti ha fatto tappa qui da noi a Volpiano. Oltre a preparare per loro un rinfresco e dargli l’opportunità di toccare con mano le nostre bici, abbiamo pensato di organizzare una piccola dimostrazione per mostrare alcune fasi che portano alla nascita di un telaio su misura.

Interessante…

E infatti siamo riusciti a catturare subito l’attenzione di tutti partecipanti e questo ci ha riempito di orgoglio, e ci ha dato anche lo spunto per poter fare il prossimo anno qualcosa di bello qui da noi con il pubblico.

Una bella notizia

In occasione dell’arrivo dell’ultima tappa a Torino, è stata inaugurata presso il Castello del Valentino, prima sede del Politecnico, la mostra “Biciclette Politecniche”, tra invenzioni, innovazioni e sfide sociali”, curata dal professore Claudio Germak.

Una mostra che è anche un libro presentato a fine luglio, sempre a Torino, dal professore Vittorio Marchis e che ha visto lo stesso Marco Gios fra gli autori.

«Mi è stato chiesto – ha detto Gios – di raccontare come sia cambiata nel corso degli anni la realizzazione di una bicicletta, passando da quello che era un prodotto sartoriale ad un prodotto di serie. Il titolo del mio contributo è stato: “La bicicletta da corsa, dalla produzione tailor-made allo sconfinamento nell’off-the-shelf”».

In sede Marco Gios sta facendo una dimostrazione su come si realizza un telaio in acciaio
In sede Marco Gios sta facendo una dimostrazione su come si realizza un telaio in acciaio

Come dicevamo all’inizio, l’incontro con Marco Gios è avvenuto pochi giorni dopo l’ultima edizione de L’Eroica e proprio a Gaiole in Chianti l’azienda torinese ha ricevuto una bellissima notizia. Il marchio Gios, disegnato dal suo fondatore Tolmino Gios, è entrato ufficialmente nel Registro Speciale Marchi Storici di interesse nazionale.

Si tratta di un registro voluto dal Ministero delle Sviluppo, delle Imprese e del Made in Italy. Un riconoscimento conferito ai marchi attivi da almeno 50 anni con una produzione di beni strettamente legata al territorio italiano. Per Gios è una soddisfazione immensa, arrivata poi in un giorno particolare, il 29 settembre, compleanno di Aldo Gios, ancora oggi alla guida dell’azienda di famiglia con il figlio Marco. Si tratta di una bellissima notizia che avremo sicuramente modo di approfondire nei prossimi mesi.

Gios