Nella sala del centro Canottieri Olona dedicata al test dei rulli di Garmin: Tacx Neo Bike Plus e Tacx Neo 2T si vede scorrere il Naviglio Grande. In realtà le vetrate permettono di guardare ben più in là: persone, tram e negozi che fanno da sfondo alla nostra fatica. A guidare il ritmo delle nostre gambe c’è Alessandro Ballan, ed il test prende subito un altro sapore.
Un allenamento per tutti
I rulli e il conseguente allenamento indoor sono nati come sostitutivo di quello su strada, prendendo sempre più piede nel periodo della pandemia. L’idea di Garmin, come spiega bene Alberto Villata, brand manager di Garmin Italia, è stata quella di ampliare il mondo dell’allenamento smart.
In Canottieri Olona, partner di Garmin, è stata creata quella che si può definire una “sala di allenamento”. Il tutto è possibile grazie ad un’applicazione che permette al coach di riferimento di gestire il livello di fatica che si andrà a fare. Il tutto proporzionato alle capacità dei singoli.
«La cosa bella di avere una sala del genere – spiega Villata – è che permette di allenarsi comodamente anche in gruppo. Che sia la mattina prima di andare al lavoro, in pausa pranzo, o dopo il lavoro».
A “ruota” di Ballan
La nostra pedalata virtuale viene fatta, grazie alla tecnologia che vi abbiamo spiegato sopra, in relazione allo sforzo di Alessandro Ballan. In più l’ex professionista veneto ha deciso di accompagnarci su uno dei percorsi che conosce meglio: il Giro delle Fiandre, che ha vinto nel 2007.
Lasciamo a Villata le parole giuste per spiegare ciò che siamo stati chiamati a fare.
«Il coach Federico deciderà la fatica che andrete a fare per seguire Alessandro Ballan. Ovviamente lo sforzo sarà proporzionato a seconda dei valori. Il modo è estremamente semplice: si prende la FTP di ognuno dei presenti e nel momento in cui Ballan deciderà di fare un tratto del percorso al 200% della sua soglia, ognuno di voi sarà chiamato ad arrivare alla stessa percentuale della propria FTP».
Realismo estremo
Il campione del mondo di Varese 2008 ha pedalato sulla smart bike Tacx Neo Bike Plus. Un prodotto che permette di vivere appieno l’esperienza dell’allenamento, come se si fosse realmente sulle pietre delle Fiandre.
«La Neo Bike Plus – spiega ancora Alberto Villata – ha un motore che la fa vibrare quando si affrontano tratti di percorso sconnessi, come il pavé. La cosa particolare è che questo sistema è estremamente sensibile, il tipo di vibrazione cambia a seconda del tratto che si affronta, che sia sterrato o pavè appunto.
«Inoltre, la Neo Bike Plus è personalizzabile dall’utilizzatore, infatti si può settare il comando cambio a seconda di quello che si è abituati ad utilizzare. Passando comodamente da Campagnolo a Sram o Shimano, c’è la possibilità di usare la scala di rapporti che meglio preferite».
Tutti al Fiandre
L’applicazione Tacx permette di pedalare su tanti percorsi differenti, da quelli solcati dalle ruote dei professionisti fino a paesaggi inediti e suggestivi: come il Lungo Senna o le coste della Nuova Zelanda. Pedalare sui muri delle Fiandre in compagnia di chi l’ha vinto è divertente ed ascoltare qualche aneddoto fa scorrere via la fatica senza troppi pensieri.
«E’ la prima volta che vedo queste strade – dice ridendo Ballan – in corsa c’era ben poco tempo per guardarsi intorno. Molta gente quando mi incontra mi dice che sono stato fortunato perché ho visto tanti luoghi. Io rispondo che in realtà ho visto ben poco, qualche piazza, dei municipi e soprattutto tanti hotel (conclude con un’altra risata, ndr).
«Questo sistema (il Tacx Neo Bike Plus, ndr) se fossi un corridore lo utilizzerei perché è molto realistico ed in più ti aiuta a visionare i percorsi. Chiaramente non può sostituire una ricognizione reale, ma se uno vuole visionare più volte dei tratti con questo sistema può studiarlo comodamente anche da casa».
Un’ultima curiosità
Alberto Villata, nel presentare il progetto Garmin, ci racconta un’ultima curiosità che fa capire l’importanza del progetto avviato.
«I mondiali di e-sport di ciclismo – racconta – sono corsi su piattaforma Zwift e rulli Neo 2T, perché sono gli unici che hanno il “tiraggio in discesa”. Si tratta di un sistema che simula il peso dell’atleta sulla bici e permette di avere differenti velocità quando la strada scende. Questo permette a chi pesa qualche chilo in meno di fare meno fatica in salita ma di perdere qualcosa in discesa e viceversa».