Wilier Filante Slr: l’ultima arrivata della casa veneta. Basta guardarla per capire che ci si trova di fronte ad una fuoriserie. Linee aggressive, design ultra moderno e allestimenti top per quella che è definita la bici aerodinamica di Wilier Triestina.
Oltre la galleria del vento
La prima bici aero del marchio italiano fu la Imperiale, da lì si arrivò poi alla Zero Slr che usano i pro’ e con cui Niccolò Bonifazio ha vinto uno sprint alla Parigi-Nizza e Miguel Angel Lopez ha conquistato le salite del Tour. Per la Filante Slr si è andati oltre. Si è lavorato moltissimo in galleria del vento. Ma questo dopo un certo punto diventa quasi un limite, in quanto l’aria è sin troppo “pulita”, condizioni che nella realtà non si riscontrano quasi mai.
Per migliorare un prodotto già valido si è per forza di cose intervenuti sui dettagli. Quali? Differenze nel “taglio” del profilo dei tubi. L’imperativo era uno: migliorare l’effetto lo scarico dell’aria, soprattutto in situazione di vento laterale o sporco. Per questo motivo, per esempio, la parte posteriore del tubo piantone è meno spigolosa e più arrotondata. Una scelta che tra l’altro conferma le tendenze tecniche: vale a dire più lavoro sullo scarico dell’aria che non sull’efficacia nella penetrazione.
Carbonio hi-tech
La Filante Slr però non punta solo a tagliare l’aria. Si è lavorato molto anche sul peso. Come? Togliendo la resina tra le fibre. Il materiale utilizzato è stato il nuovo carbonio UD con LCPs (Liquid crystal polymers).
Il telaio, in taglia M, pesa appena 870 grammi (più 165 grami per il reggisella). E il livello di rigidità non è cambiato. Anzi… La minor quantità di resina inoltre rende la bici estremamente pulita in superficie.
Le misure sono cinque, ma con le combinazioni di attacco manubrio e reggisella si possono avere 240 misure possibili. Insomma, è impossibile non trovare la misura perfetta.
Fuoriserie Wilier
Non manca poi la precisione di guida. In tal senso la qualità del materiale utilizzato e la scelta di proporre una forcella con steli differenziati è stata un qualcosa di rivoluzionario. Il fodero sinistro infatti ha una sezione maggiore rispetto a quello destro perché riesce a “sostenere” meglio le forze risultati dalla frenata con il disco. In pratica quando si pinza la bici resta dritta e non tende a “tirare” da un lato. Il suo peso? Appena 360 grammi.
Interventi riguardano anche il manubrio, sempre integrato, e dove passano anche i cavi. Rispetto al precedente modello Alabarda è più rigido e un po’ più leggero. Essendo stati arrotondati alcuni angoli si è utilizzato meno materiale. Il suo peso è 365 grammi. La lunghezza dell’attacco va da 100 a 140 millimetri.
Restando sempre all’anteriore e alla precisione di guida va detto che è stato rivisto il tubo di sterzo, con entrambi i cuscinetti maggiorati e sezioni più ampie così da rendere la bici facile da maneggiare e anche confortevole.
Insomma in casa Wilier è nata una vera fuoriserie.