Modolo Vuelta Espana 2021

Modolo: «Riparto dalla Vuelta con un nuovo ruolo»

07.09.2021
4 min
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E’ stata una Vuelta travagliata, quella di Sacha Modolo e forse non poteva essere altrimenti, visto che il corridore di Conegliano veniva da mesi davvero travagliati. Lo avevamo lasciato in primavera alle prese con grossi guai a un ginocchio che gli avevano precluso il Giro d’Italia, per questo ritrovarlo alla Vuelta è stato già un bel risultato. Ogni tappa però diventava sempre più pesante, tanto che dopo la corsa era una fatica anche rispondere alle chiamate e controllare i social, ma fa parte del gioco. Quando però sei costretto a mollare a due tappe dalla fine, un po’ di rammarico c’è, per non dire altro…

Sono passati un paio di giorni dalla fine dell’avventura, ma la delusione nel cuore del corridore dell’Alpecin Fenix è ancora tanta: «Venerdì ho vissuto la classica giornata no, mi sentivo stanchissimo già dal mattino appena sveglio, non avevo recuperato dallo sforzo del giorno prima, quando comunque ero riuscito a salvarmi. Lì invece sono rimasto subito solo, con oltre 20 chilometri di salita davanti, non avevo speranze. Chi mi conosce sa che non rinuncio se proprio non sono costretto, ma rientrare nel tempo massimo era impossibile, si era spenta la luce».

Modolo crono 2021
Sacha Modolo è nato a Conegliano il 19 giugno 1987. E’ all’Alpecin Fenix dallo scorso anno
Modolo crono 2021
Sacha Modolo è nato a Conegliano il 19 giugno 1987. E’ all’Alpecin Fenix dallo scorso anno
Un peccato perché eri ormai arrivato alla fine e dopo tutto quel che avevi passato non era per nulla scontato…

Infatti mi dispiace perché ci tenevo a finirla, per chiudere tre settimane che nel complesso mi avevano dato soddisfazione. Avevo iniziato con evidenti difficoltà, mi staccavo quasi subito, ma sentivo con i giorni che passavano che la condizione stava arrivando, tenevo anche in salita, ero davvero soddisfatto. L’ho detto, è stata una giornata no, il fisico non aveva recuperato, evidentemente gli anni che passano si fanno sentire…

Come giudichi nel complesso la tua Vuelta?

Positiva, le soddisfazioni non sono mancate. Quando sono stato convocato mi hanno chiesto di lavorare per Jasper Philipsen, fargli da ultimo uomo e già al secondo giorno è arrivata la vittoria. Ero felice come se avessi vinto io, perché non avevo mai interpretato quel ruolo. Alla fine ha vinto due volte, in squadra erano molto soddisfatti di come sono andate le cose e di come abbiamo lavorato.

Potrebbe essere questo il tuo nuovo ruolo?

Direi proprio di sì: ho 34 anni, ho avuto le mie gioie personali, ma chiaramente devo fare i conti con il tempo che passa, penso però di poter ancora dire qualcosa in aiuto di un altro velocista, diciamo che la Vuelta mi ha aperto nuove prospettive.

Modolo Philipsen 2021
L’entusiasmo in casa Alpecin per la prima delle due vittorie di Philipsen alla Vuelta
Modolo Philipsen 2021
L’entusiasmo in casa Alpecin per la prima delle due vittorie di Philipsen alla Vuelta
Il ginocchio come va?

Bene, considerando che tra una cosa e l’altra mi ha costretto a un’inattività di oltre 6 mesi. Avevo ripreso la bici in mano a due settimane dai campionati Italiani, giusto per rientrare in gruppo. Poi il Giro di Vallonia e la Vuelta a Burgos sono serviti per riabituarmi alle gare, sentivo che la condizione era in crescita e sono fiducioso per il prosieguo della stagione. Infatti i vertici della società mi hanno già convocato per il Giro del Lussemburgo.

Sai già che intenzioni hanno all’Alpecin per il 2022?

No, ma sono stato io che ho evitato di affrontare l’argomento. Per poter parlare del 2022 devo prima correre, far parlare i fatti. Sicuramente l’andamento della Vuelta, il lavoro svolto per Philipsen sono punti a mio favore, staremo a vedere, anche perché ho molta fiducia nei dirigenti.

Ti hanno messo fretta durante il periodo dell’infortunio?

Assolutamente no, anzi. Lo scorso anno, nei lunghi mesi del lockdown gli stipendi sono comunque arrivati puntuali e lo stesso nei mesi nei quali sono stato costretto a stare fermo. Si sono dimostrate persone corrette, anche per questo vorrei rimanere, è un bell’ambiente.

Modolo Algarve 2020
L’ultimo podio di Sacha Modolo, alla Vuelta ao Algarve 2020, terza tappa, secondo dietro Cees Bol
L’ultimo podio di Sacha Modolo, alla Vuelta ao Algarve 2020, terza tappa, secondo dietro Cees Bol
Tu eri il più anziano della squadra: che cosa ti dicevano gli altri del team?

Non mi trattavano come il “grande vecchio”, siamo tutti amici, è vero però che all’inizio molti erano timorosi nell’affrontare una corsa di tre settimane e chiedevano consiglio a me che ne ho affrontate 12 concludendone la metà. Mi faceva un certo effetto tranquillizzarli, mi piace poter trasmettere qualcosa a chi ha molti meno anni in questo circo.

Hai lavorato per Philipsen: come ti sei trovato a fargli da “pilota”?

Benissimo, devo dire che è un velocista un po’ com’ero io alla sua età. Lavora tanto, tiene bene in salita e soprattutto ha una gran fame di successi. Devo dire che con il suo entusiasmo ha contagiato anche me…