L’imminenza dei Campionati Europei di Trento riporta agli onori della ribalta il Trofeo De Gasperi. Il legame fra le due gare è piuttosto stretto anche se sottile e riguarda il percorso di gara: il circuito nel centro città trentino coinvolge gran parte delle strade che dal 1955 sono teatro di una delle prove più famose del calendario Under 23, che si svolge tradizionalmente in coincidenza della festa della Repubblica del 2 giugno (quest’anno a trionfare è stato Lucca su Verza).
Può sembrare strano parlare di una classica ciclistica intitolata al grande statista, ma a parte il fatto che quello che è uno dei padri della Costituzione era un profondo appassionato delle due ruote e delle sfide fra Coppi e Bartali, non va dimenticato che De Gasperi era proprio di quelle parti e la città ha voluto rendergli omaggio annuale attraverso la gara ciclistica. Andrea Furlani è sicuramente troppo giovane per avere vissuto l’inizio della storia, risalente al 1955, ma ha studiato come si deve…
«Una gara che vanta 66 edizioni è qualcosa di unico nel panorama nazionale – afferma il dirigente trentino – ed è nata per rendere omaggio al valore morale di un personaggio storico per queste terre, non solo il Trentino, infatti la gara cambia ogni anno itinerario alternando l’arrivo di Pergine Valsugana (TN) a quello di Bassano del Grappa (VI) che la stagione successiva si scambiano partenza e arrivo. Infatti sono due le società che l’organizzano, l’Us Aurora e l’Angarano Team».
Perché un legame così stretto con gli Europei?
Più che l’ultima edizione bisogna guardare a quella del 2016, con l’arrivo davanti al Muse, quella si correva su gran parte del tracciato dei prossimi Europei. Gli stessi Colbrelli e Trentin hanno corso e vinto il De Gasperi su un tracciato molto simile, per loro sarà davvero come correre in casa.
Quelle strade voi le conoscete bene, dal punto di vista della sicurezza come sono?
E’ un circuito che si gestisce con grande facilità, comprende strade larghe, non propone strettoie e men che meno curve a gomito, insomma è agevole da questo punto di vista, per corridori e organizzatori. Poi è chiaro che al giorno d’oggi nulla può essere sottovalutato e bisogna curare ogni minimo dettaglio, ma con una zona così ampia e pianeggiante non ci saranno problemi. E’ un circuito che va interpretato, anche perché prevede passaggi su acciottolato, per emergere bisogna davvero fare tutto per bene.
Torniamo un attimo al Trofeo De Gasperi: di che numeri parliamo?
Solitamente la gara raggiunge il suo tetto massimo di partecipazione, che è di 176 corridori, con 8 team internazionali che sono una piccola parte degli inviti che mandiamo. Basti pensare che al trofeo, negli ultimi anni, hanno preso parte formazioni di Sud Africa, Kazakistan e Paraguay oltre a quasi tutti i Paesi europei.
Oltretutto parliamo di una corsa che, a differenza di molte altre del calendario Under 23, non ammette la presenza di squadre World Tour…
Infatti, è una prerogativa di questa competizione che può dare maggiore spazio veramente ai migliori prospetti, a quelli che hanno ancora tanta strada davanti per affermarsi. Per noi è un grande onore sapere che un pezzettino della nostra storia sia servito per portare a Trento i Campionati Europei ed è chiaro che la gara degli Under 23 la seguiremo con un’attenzione e un calore particolare.