Giro Women: vince Lippert, tra Reusser e Longo finisce pari

11.07.2025
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ORCIANO DI PESARO – Sesta tappa del Giro Women un anno dopo, stessa scena, stessa gioia. Sul traguardo di Terre Roveresche, Liane Lippert trionfa nello sprint a due su Pauliena Rooijakkers ritrovando l’affermazione personale a distanza di dodici mesi dall’ultima volta. Fra Longo Borghini e Reusser finisce invece in pareggio.

L’anno scorso la 27enne tedesca della Movistar aveva conquistato a Chieti il suo unico successo stagionale, poi non era più riuscita ad alzare le braccia al cielo. E per lei, che vanta già una tappa al Tour Femmes, un argento europeo e il quarto posto allo scorso mondiale, era sembrato strano. Evidentemente però le strade italiane portano bene a Lippert, come dichiarato da lei in conferenza stampa.

Vittoria cercata

Terza all’arrivo ha chiuso Van Anrooij al termine di una giornata particolarmente sentita da tutte le donne di classifica. L’azione decisiva è partita relativamente tardi per mano di un terzetto di atlete quando mancavano poco più di 30 chilometri alla fine. In quel momento Lippert ha capito che doveva entrarci per provare a mettere il sigillo vincente.

«Sono felicissima – racconta sorridente Liane – perché è stata una giornata fantastica. La squadra mi ha dato il via libera e volevo ripagare il loro supporto. Questa tappa era molto simile a quella che ho vinto l’anno scorso e quindi ho pensato che fosse una buona idea provarci di nuovo. Mi sentivo benissimo, ho voluto entrare in fuga e ho colto l’occasione. Da domani però, torno al servizio di Marlen (Reusser, la maglia rosa, ndr) perché è la tappa decisiva e vogliamo vincere il Giro. Poi eventualmente potrò pensare anche all’ultima tappa di Imola, dove al mondiale 2020 ho fatto quinta e che ha un percorso adatto a me».

Tempo da recuperare

Se Rooijakkers ha potuto sfruttare al massimo la fuga, lo deve tanto alla sua compagna Sara Casasola. Proprio alla partenza da Bellaria, la 25enne della Fenix-Deceuninck ci aveva anticipato come avesse fatto un circolino rosso alla tappa odierna. Un po’ per sé ed un po’, se fosse servito, per la sua capitana. Attenzione ora alla olandese, l’anno scorso rispettivamente quarta al Giro e terza al Tour, che può diventare una cliente scomoda nella lotta alla maglia rosa.

«Diciamo che è stata una giornata intensa – ci dice Casasola al traguardo dopo essersi dissetata e complimentata con Rooijakkers – fin dalla prima salita dove ci sono stati attacchi e contrattacchi. Ho provato più volte ad entrarci, ma non è andato via niente perché siamo andate davvero veloci. Ad un certo punto, ho accelerato un po’ allungando. Con me è venuta Labous e assieme abbiamo ripreso Spratt. Dopo che ci ha ripreso Lippert, dalla radio mi hanno urlato che Pauliena aveva dato gas in salita e che stava rientrando. Mi sono messa a ruota delle altre, ho recuperato poi ho tirato forte fino all’ultima salita per lei. Ha guadagnato più di 1’20” nella generale ed ora è quarta».

«Dobbiamo completare l’opera nelle ultime due tappe – conclude la ragazza di San Daniele del Friuli – Pauliena sta bene e giorno dopo giorno va sempre più forte. Purtroppo a Monselice abbiamo perso del tempo, ma credo che domani sul Monte Nerone sia la sua tappa. Siamo molto fiduciosi. Personalmente spero di avere buone gambe anche nelle prossime due giornate, però sarò pronta ancora a lavorare per lei. Per il momento sono molto contenta del mio Giro. Era la prima volta che facevo la preparazione in altura (a La Plagne, ndr). Prima di partire avevo buone sensazioni e speravo di stare bene. Per fortuna è ancora così».

Longo Borghini temeva la giornata odierna e preferiva non far rientrare Rooijakkers in classifica
Longo Borghini temeva la giornata odierna e preferiva non far rientrare Rooijakkers in classifica

Reusser vs Longo e non solo

Proprio come l’anno scorso, si arriva alla 7ª e penultima tappa con una situazione avvincente e di assoluta incertezza. Un anno fa alla vigilia del Blockhaus, Longo Borghini comandava di 3” su Kopecky (non partita oggi per un problema alla schiena). Quest’anno Reusser viaggia con 16” sulla ossolana della UAE Team ADQ e tutto si deciderà in vetta a Monte Nerone. E quindi che cosa dobbiamo aspettarci?

«Longo Borghini è forte – ammette la maglia rosa Reusser – ed oggi ha attaccato nel tratto più impegnativo a 10 chilometri dalla fine. Ho pensato solo a seguirla. Non ho tentato il contrattacco perché la radio non andava, non sapevo che distanza avevamo da Liane in fuga. Non volevo chiudere sulla mia compagna. E non volevo che una mia azione riportasse dentro Elisa o altre atlete. Forse non sono stata perfetta oggi, ma so che Elisa mi marca molto stretta (dice sorridendo, ndr) e che ci riproverà. Domani è la tappa più dura del Giro con un’ultima salita difficile che ho provato a marzo prima delle Strade Bianche. Nell’ultimo mese ho avuto buone gambe in salita e sono pronta a rafforzare la maglia rosa».

Il UAE Team ADQ lavora nel finale rispettando i propri piani e preparare un attacco di Longo Borghini
Il UAE Team ADQ lavora nel finale rispettando i propri piani e preparare un attacco di Longo Borghini

Dopo il traguardo in casa UAE si notano volti un po’ contratti. L’impressione è che la squadra abbia lavorato tanto senza ottenere il risultato sperato o perso l’attimo per lanciare in fuga qualche atleta (Persico era adatta alla tappa). O ancora che forse si potevano risparmiare energie in vista di domani. E’ un’impressione, appunto, perché Longo Borghini chiarisce la situazione.

«E’ stata una giornata dura – dichiara in zona bus – per il caldo e per il percorso. Sapevamo sarebbe stata così. Penso che la squadra abbia lavorato bene seguendo ciò che avevamo pianificato il giorno prima. Forse non dovevamo lasciare andare Rooijakkers che ha guadagnato tempo e posizioni nella generale, ma questo è ciò che può succedere nelle gare. Mi sentivo bene e la squadra è stata brava. Domani sarà una battaglia tra tutte le donne di classifica e spero di essere in forma».

I 150 chilometri e i 3.850 metri di dislivello tra Fermignano e Monte Nerone saranno i giudici della sfida tra Reusser e Longo Borghini, ma guai a sottovalutare una come Van der Breggen (terza a 1’53”), la stessa Rooijakkers (a 2’02”) o le altre che seguono. Aspettiamoci una giornata da “all-in”.