Perché Bettiol non è al Tour? Parla Vinokourov

08.07.2025
4 min
Salva

LILLE (Francia) – Qualche giorno fa vi abbiamo parlato degli undici italiani al Tour de France. Tolti i vari Tiberi e Pellizzari, che avevano già fatto il Giro d’Italia e sapevano che non sarebbero stati della partita in Francia, il nome grosso che manca all’appello è quello di Alberto Bettiol.

A dire il vero, la pulce all’orecchio ce l’aveva messa lui stesso già durante il Giro, quando nel Processo alla Tappa, a Gorizia, Alessandro Fabretti chiese ad Alberto se avrebbe fatto poi la Grande Boucle. Bettiol fu evasivo. Altri invece ci avevano detto che per il Tour si sarebbe puntato forte sul toscano. Evidentemente Alberto sapeva che qualcosa non stava girando per il verso giusto. A chiarire tutto è stato niente meno che il patron della XDS-Astana, Alexandre Vinokourov.

Alexandre Vinokourov (classe 1973) è il team manager della XDS-Astana
Vinokourov (classe 1973) è il team manager della XDS-Astana
Alex, dunque: come mai Bettiol non è al Tour?

E’ perché abbiamo ritenuto di non portarlo. Lo sport è così. Adesso è in allenamento in quota a Livigno e ci starà per un mese. Così sarà pronto da fine luglio fino ad ottobre. Ho parlato molto con lui e posso dirvi che ci ha provato fino alla fine, ma purtroppo non era pronto.

E come lo hai trovato?

Era motivato, perché sa che da qui a fine stagione potrà prima di tutto tornare al suo livello. E poi perché avrà tante occasioni.

Ma perché quindi non era pronto per il Tour?

Perché la sua stagione non è partita benissimo. E’ stato male durante le classiche, poi gli stessi problemi si sono protratti anche dopo e quindi ha saltato il Giro. A quel punto per lui era meglio non fare la corsa rosa e andare a caccia di punti. Ma non ha funzionato come volevamo noi. Alla Quattro Giorni di Dunkerque ancora male. Da lì è rientrato in gara al Tour de Suisse, quasi un mese dopo. Io sono convinto che prima o poi troverà la forma.

Chiaro…

Un campione come lui di certo ritorna. Se riesce a fare una vittoria poi gli verrà tutto più facile. Anche gli altri ragazzi stanno andando bene e questo potrà aiutarlo.

Bettiol ha preso parte al campionato italiano sia a crono (settimo) che su strada (ritirato)
Bettiol ha preso parte al campionato italiano sia a crono (settimo) che su strada (ritirato)
Bettiol si è sempre allenato bene?

Sì, sì… Tra l’altro seguiamo bene i nostri atleti. Certo, non sempre le cose vanno come si vuole e secondo programma. Ma ripeto, ormai siamo qui, è luglio e lui si sta allenando bene in quota.

A questo punto lo vedremo alla Vuelta?

No, grandi Giri per Bettiol no. La Vuelta è troppo dura per lui. E poi, come sapete, noi abbiamo bisogno di punti. Pertanto preferiamo puntare di più sulle corse di un giorno, specie con atleti validi come Alberto.

Quale sarà il suo programma?

Rientrerà al Giro di Polonia, poi farà le corse del Belgio, il Renewi Tour, le classiche italiane e magari la Gree-Tour of Guangxi alla fine.

Vino, tu sei stato un grande atleta e anche tu avrai avuto i tuoi momenti difficili: da ex atleta cosa gli hai detto?

Bisogna guardare al morale. Quindi sostenerlo in tal senso. E la cura è allenarsi e crederci. Perché di certo il talento ce l’ha. Basta mettere la testa a posto e via. Sono fiducioso per il finale di stagione. Sicuro.

Bettiol (ancora in tricolore) e Ulissi: oltre a condividere la stessa squadra, i due condividono anche la stessa città, Lugano
Bettiol (ancora in tricolore) e Ulissi: oltre a condividere la stessa squadra, i due condividono anche la stessa città, Lugano

Questione di testa?

“Basta mettere la testa a posto”. Un tassello non da poco e sempre più importante in questo ciclismo che riduce sempre di più i passi falsi e i margini di errore. Lo abbiamo visto con Gaudu e De Lie, giusto per citare gli ultimi due della lista. Speriamo che Bettiol possa davvero seguire la strada indicata da Vinokourov. Le carte per farlo le ha tutte.

Quando Vinokourov ha detto: «Gli altri stanno andando bene», non ha detto una banalità. Sapere che i tuoi compagni se la giocano vuol dire molto per la testa. Vuol dire che i metodi di allenamento sono validi, che i materiali funzionano… basta riuscire a trovare la porta per questa spirale positiva. Bettiol, vicino ha gente esperta come Diego Ulissi che è un esempio. Il talento ce l’ha. Tocca a lui fare l’ultimo passo.