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Prologo al Giro lancia la super sella da crono, Predator 01TT

Alberto Fossati
19.05.2025
4 min
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VIAREGGIO – Prologo Predator 01TT è la sella unica nel suo genere per concept, tecnologia ed anche per un design (che prende il nome di V-Shape) destinato a cambiare le carte in tavola. Un prodotto estremo in tutto che nasce anche grazie alla collaborazione con il Team Visma-Lease a Bike.

Edoardo Affini e Wout Van Aert hanno partecipato attivamente allo sviluppo della nuova Predator 01TT. La nuova sella è stata presentata in modo ufficiale nella giornata di riposo che precede la cronometro in terra Toscana.

Affini è tra gli sviluppatori della nuova sella
Allo sviluppo ha partecipato anche Van Aert
Affini è tra gli sviluppatori della nuova sella
Allo sviluppo ha partecipato anche Van Aert

Una sella Prologo brevettata

Un dettaglio non secondario. La Prologo Predator 01TT è un progetto coperto da brevetto che inizia a prendere forma 18 mesi addietro. E’ una sella rivoluzionaria per tutto quello che porta in dote. Ha una scocca completamente in carbonio in un pezzo unico, ma il rail è separato ed è amovibile.

«Non è un rail vero e proprio, piuttosto la chiamerei piastra – ci racconta Salvatore Truglio responsabile di Prologo in Italia – che può essere rimossa in caso di necessità. E’ modulare, si può sostituire e riciclare facilmente. Il primo passo di un progetto più complesso ed ampio che, senza sacrificare nulla in termini di tecnologie e performance, strizza l’occhio anche alla sostenibilità».

Il modello tradizionale senza inserti per il grip maggiorato
Il modello tradizionale senza inserti per il grip maggiorato

Sella aerodinamica ed ergonomica

Predator 01TT parte della simulazione CFD ed il design è stato perfezionato nel corso dei mesi in galleria del vento e grazie ai feedback dei corridori. E’ larga solo 110 millimetri (lunga 260 nella sua totalità) ed è disegnata per consentire la massima rotazione del bacino all’atleta. Al centro è presente un canale PAS (DNA Prologo) che divide la sella in due porzioni distinte tra loro nella sezione frontale e mediana, mentre tutta la sezione posteriore (la coda) è una vera e propria calottatura in carbonio.

Le due sezioni (lunghe 170 millimetri) sono ricoperte da imbottiture maggiorate in EVA. E’ disponibile la versione senza CPC (usata da Affini), oppure quella con i due inserti CPC che aumentano il grip (Van Aert utilizza la versione CPC).

La sella di Affini
La versione CPC usata da Van Aert
La sella di Affini
La versione CPC usata da Van Aert

Due larghezze disponibili

Si basano sulla larghezza del naso. Quella più stretta è larga 50 millimetri, quella più larga è da 60, un fattore che influisce anche sul valore alla bilancia. 135 grammi dichiarati per la stretta, 159 grammi per quella maggiore. Il prezzo di listino è di quelli importanti, 1.250 euro.

Prologo Predator 01TT viene fornita con uno speciale kit di montaggio, per renderla compatibile con i reggisella disponibili sul mercato.

Tutta la porzione sottostante con la piastra che può essere rimossa, fissata davanti con una brugola
Nel posteriore c’è un alloggio in carbonio per la piastra che è piatta
Tutta la porzione sottostante con la piastra che può essere rimossa, fissata davanti con una brugola
Nel posteriore c’è un alloggio in carbonio per la piastra che è piatta

Le considerazioni di Edoardo Affini

«Quando è stato ufficializzato l’accordo tra il team e Prologo – ci dice il campione europeo in carica, Edoardo Affini – abbiamo iniziato immediatamente a lavorare sui diversi prodotti. Io e Van Aert in particolare ci siamo concentrati sullo sviluppo della Predator. Abbiamo iniziato con dei test in pista, avvalorati da considerazioni relative al feeling ed al comfort.

«La forma della sella che vediamo oggi – prosegue Affini – è figlia di un percorso che ha visto diversi step. E’ leggermente curva nella sezione anteriore, in modo da agevolare lo scarico anteriore, senza influire negativamente sullo scivolamento in avanti. Personalmente preferisco avere un minimo di libertà e non usare il CPC. Aggiungo – conclude Affini – pur non utilizzando questa tipologia di sella ogni giorno, non trovo difficoltà nel passare dalla sella tradizionale che monto sulla S5 (Cervélo) a questa super specifica per la bici da crono. Uno dei grandi vantaggi è la libertà che offre a tutto il bacino».

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