Ferrand-Prevot e quella consapevolezza che dà ancora più forza

17.03.2025
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La vittoria di Elisa Balsamo al Trofeo Binda ci lancia definitivamente verso la settimana della Milano-Sanremo Women. Una classica che, pur essendo alla sua prima edizione, fa gola a molte campionesse, tra cui Pauline Ferrand-Prevot. La grande ex biker è tornata alla strada dopo tanti anni ed è già a un ottimo livello.

La francese della Visma-Lease a Bike è tornata alla strada per puntare a essere ancora una grandissima. Pauline è una ragazza che ama le sfide… e se il buongiorno si vede dal mattino, possiamo dire che qualche speranza ce l’ha eccome.

Ferrand-Prevot (classe 1992) è tornata su strada dopo aver disputato l’ultima stagione intera nel 2018
Pauline Ferrand-Prevot (classe 1992) è tornata su strada dopo aver disputato l’ultima stagione intera nel 2018

Che ritorno

Alla Strade Bianche è arrivata terza. Era il quinto giorno di corsa, dopo l’ultima apparizione internazionale, che risaliva al 2018 (mondiale di Zurigo escluso). Aveva preso parte a qualche campionato nazionale, ma così… “tanto per”, come si suol dire.

In Piazza del Campo, dopo la gara, il suo sorriso anticipava le sue parole. «Mi sento davvero bene – ha detto Pauline – e sono contenta. Ho visto che Anna Van der Breggen e Demi Vollering erano troppo lontane e così mi sono concentrata sul podio. Sono anche caduta, ma è stato un errore tutto mio. Non penso di essere ancora al 100 per cento, e per questo sono felice, so che posso alzare il livello delle mie performance».

Ferrand-Prevot è dunque tornata in gara da poco. Ha trovato un ciclismo ben diverso da quello che aveva lasciato, un ciclismo pre-Covid, che si è radicalmente modificato, soprattutto in campo femminile. Lei stessa ha ribadito più volte il tema della concentrazione durante la gara e l’importanza di essere sempre attiva. Cosa che non è così facile dopo tanti anni di inattività su strada, considerando che le gare di MTB durano meno di un’ora e mezza. Così come aveva sottolineato il problema di “ricordarsi” di mangiare, cosa che nelle sue gare di MTB non faceva, ovviamente.

«Quando sono arrivata al ritiro di dicembre, l’allenatore mi ha detto: “Sembri sorpresa”. Non pensavo che il livello fosse così alto – ha detto Pauline – Anche l’alimentazione è cambiata molto e gioca un ruolo essenziale nelle prestazioni. Le tattiche di squadra sono diventate fondamentali. Il ciclismo è diventato davvero uno sport di squadra».

Al UAE Tour Women un po’ di fatica, specie nella salita lunga, ma era previsto. A Siena è stata già terza
Al UAE Tour Women un po’ di fatica, specie nella salita lunga, ma era previsto. A Siena è stata già terza

Questione di testa

Ferrand-Prevot sta riprendendo ad allenarsi in un certo modo, e si può dire che sia ancora in una fase di adattamento.
«I momenti più difficili? Penso che sia solo una questione di fiducia. Non ho corso a questo livello da molto tempo, quindi devo trovare la fiducia e credere in me stessa. Alla Strade Bianche, forse nel momento dell’attacco mi sono mancati 5 o 10 metri, ma la cosa importante è che mentalmente so di poter essere la migliore. Sì, devo credere in me stessa. Ma ora che so di poter competere con le migliori atlete, affronterò le prossime gare con buone sensazioni».

La meticolosità di Pauline è quella di sempre. Anche se sapeva che sarebbe tornata alla strada, per esempio, ha fatto le cose al massimo nella MTB fino alla fine. E guarda caso, ha vinto il titolo olimpico. Prima della Strade Bianche, era venuta alcune settimane prima a fare la ricognizione per avere tutto sotto controllo, perché di fatto per lei era qualcosa di nuovo. E lo stesso farà per la Sanremo.
«Alla Sanremo andremo con una squadra forte. Davvero vogliamo vincere questa prima edizione».

E’ il 23 aprile 2014 quando Pauline vince la Freccia Vallone. In quell’anno conquisterà anche il mondiale (foto Eurosport)
E’ il 23 aprile 2014 quando Pauline vince la Freccia Vallone. In quell’anno conquisterà anche il mondiale (foto Eurosport)

Obiettivo Tour

La Visma-Lease a Bike vuole essere tra le grandi anche tra le donne, per questo ha ingaggiato Ferrand-Prévot. I sogni della francese sono in sintonia con quelli del team: vincere il Tour de France Femmes.
«Per ora c’è stato un buon inizio di stagione – ha detto Pauline – ma so che c’è ancora tanto lavoro da fare».

E a proposito di Tour, un’atleta con le sue caratteristiche non poteva esimersi dal correre le classiche del Nord, a prescindere dall’obiettivo del Tour. Tuttavia, nonostante le doti da biker, non correrà le classiche delle pietre, ma si concentrerà sulle Ardenne, dove tra l’altro ha già fatto bene. Nel 2014 vinse la Freccia Vallone, tra l’altro – ed è una curiosità – l’ultima prima del dominio di sette anni di Van der Breggen, anche lei tornata quest’anno.
«L’idea è di vincere il Tour da qui a tre anni. Ci pensavo da un po’. Lo scorso anno mi ero concentrata del tutto sulle Olimpiadi, ma ora eccomi qui».