Niente Sanremo per Van Aert: la lettura di Pozzato

05.02.2025
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Ad inizio gennaio Wout Van Aert ha ufficializzato il suo calendario per il 2025, che sarà focalizzato su Giro delle Fiandre, Parigi-Roubaix, Giro d’Italia e Tour de France. Come già l’anno scorso dunque non parteciperà alla Milano-Sanremo, l’unica classica monumento che ha già vinto e che per certi aspetti potrebbe sembrare la più adatta alle sue caratteristiche. A causa della caduta alla Dwars door Vlaanderen la scorsa stagione non abbiamo potuto vederlo sulle pietre che contano, e quindi quest’anno sarà il primo vero test di questo suo calendario. 

Ma, detto questo, siamo sicuri che saltare la Classicissima sia una scelta azzeccata per un corridore totale come lui? Non è un azzardo sacrificare uno degli appuntamenti più importanti dell’anno per puntare tutta la primavera sul Fiandre – dove dovrà vedersela con mostri come Van Der Poel e Pogacar – e sulla Roubaix –  dove le incognite sono incalcolabili e la sfortuna è sempre dietro l’angolo, come si è visto nel 2023?  Ne abbiamo parlato con Pippo Pozzato, che come Van Aert ha vinto una Sanremo e colto piazzamenti importanti nelle classiche delle pietre.

Filippo Pozzato alla partenza del mondiale gravel 2022
Filippo Pozzato al mondiale gravel 2022
Filippo, come vedi questa scelta? 

Certamente mi dispiace non vederlo lì, in una gara così adatta a lui. Forse sì è un po’ un azzardo, ma mi pare di aver capito che abbia scelto di non andare per allenarsi al meglio per la seconda parte della primavera, Giro compreso. Mi fa strano che uno come lui non ci sia, però è anche vero che nel ciclismo moderno devi puntare solo certi obiettivi, quindi da una certo punto di vista lo capisco.

Ai tuoi tempi era diverso?

Totalmente. Considerate solo che io in certe stagioni ho fatto anche 110 giorni di corsa, loro se va bene ne fanno la metà. Adesso fanno molta più intensità in allenamento e infatti arrivano alle gare già che volano. A me per esempio non piaceva troppo andare in altura, preferivo correre. Adesso però quel ciclismo non esiste più. Soprattutto negli ultimi due-tre anni secondo me c’è stato un cambiamento grandissimo in questo senso.

La caduta di Van Aert alla Dwars door Vlaanderen, che gli è costata buona parte della scorsa stagione
La caduta di Van Aert alla Dwars door Vlaanderen, che gli è costata buona parte della scorsa stagione
Anche per questo tu hai sempre corso tutte e tre le prime monumento, perché era più semplice ai tuoi tempi?

Secondo me sì. Poi la Sanremo è davvero una gara particolare. Al Fiandre viene fuori chi ha più gambe, alla Sanremo invece ci sono mille incognite perché è davvero aperta a tutti. Io ho sfiorato la vittoria un sacco di volte per un motivo o per l’altro, e alla fine non l’ho vinta l’anno in cui andavo più forte, ma quello in cui ha girato tutto giusto.

Credi sia questo uno dei motivi di questa scelta, perché la Sanremo è comunque un terno al lotto e quindi meglio puntare su altro?

No, non credo, penso contino molto di più altri fattori. Poi, se devo dire la verità, io ho sempre pensato che la corsa perfetta di Van Aert sia il Fiandre.

Mathieu Van der Poel, Wout Van Aert, Giro delle Fiandre 2020
Van Aert al Fiandre 2020, battuto in volata da Van Der Poel
Mathieu Van der Poel, Wout Van Aert, Giro delle Fiandre 2020
Van Aert al Fiandre 2020, battuto in volata da Van Der Poel
Anche contro Van Der Poel e Pogacar?

Se è al top della forma credo se la possa giocare benissimo, sì. Gli altri sono due fenomeni, certo, ma devono comunque riuscire a staccarlo se non vogliono trovarselo in volata. A livello di motore puro credo che sia il più forte, l’ho sempre detto.  Il suo problema è che non lima tanto, non sa muoversi come Van Der Poel, forse gli manca qualcosa tecnicamente, come spesso si vede anche nel ciclocross.

Però Van Der Poel le classiche di primavera le fa tutte…

Ma Van Der Poel corre in una maniera diversa, ha una squadra in cui può fare praticamente quello che vuole. Al Tour magari tira qualche volata, ma aiutare un capitano che il Tour può vincerlo, come fa Van Aert, è tutta un’altra questione. Dopodiché, torno a dire, corridori come Van Der Poel gareggiano davvero poco e non so come facciano ad andare così forte. Questo ti dà davvero l’idea della differenza tra il mio ciclismo e quello che c’è adesso, non capisco come facciano ad allenarsi con quell’intensità senza l’adrenalina delle corse. Devi davvero essere sempre super concentrato, e quindi credo che mentalmente sia più difficile.

Julian Alaphilippe Wout Van Aert
Wout Van Aert festeggia con Julian Alaphilippe la sua vittoria alla Milano-Sanremo 2020. Lo rivedremo nel 2026?
Julian Alaphilippe Wout Van Aert
Wout Van Aert festeggia con Julian Alaphilippe la sua vittoria alla Milano-Sanremo 2020. Lo rivedremo nel 2026?
Quindi alla fine sei d’accordo con la scelta di Van Aert e della squadra?

La Sanremo, il Fiandre e la Roubaix dovresti sempre farle secondo me, ma se è una scelta tecnica e io la capisco. Poi non mi sento di avere la competenza per giudicare i metodi di preparazione che ci sono adesso io, perché appunto è tutto diverso, e sicuramente loro avranno fatto tutti i calcoli, come anche nella scorsa stagione. Infatti avrei voluto vederlo anche l’anno scorso perché andava davvero fortissimo prima dell’incidente.

Per rivederlo alla Sanremo allora dobbiamo sperare che quest’anno vinca il Fiandre o la Roubaix?

Questa potrebbe essere una buona soluzione. Come tifosi di Van Aert e del ciclismo forse dovremmo augurarcelo tutti.