L’ingresso di Infront all’interno dell’organizzazione del Tour of the Alps è una delle novità che la corsa dell’Euregio ha apportato nel 2024. Un prima edizione “combinata”, quella che si è svolta lo scorso aprile, che ha portato una crescita esponenziale dei numeri della breve corsa a tappe. Ma chi è Infront e di cosa si occupa? Ne parliamo direttamente con Stefano Deantoni Marketing Director di Infront Italy.
«Noi siamo parte di un gruppo internazionale – dice – che ha come suo core business il marketing sportivo. Ci occupiamo dei servizi legati allo sport, a 360 gradi, per far sì che un evento possa essere fruito da diversi stakeholder. In primis lavoriamo sui diritti televisivi, passiamo da intermediario tra chi ha un diritto, che può essere una federazione o un organizzatore, e chi ha interesse ad usufruire di quel diritto, in questo caso un broadcast che trasmette le immagini».
Marketing
Gli eventi sportivi e le gare di ciclismo non contemplano più solamente il vedere la corsa, ma c’è anche un contesto di interessi legati a sponsorizzazioni di aziende o del territorio stesso. Ogni soggetto chiamato in causa ha come scopo quello di entrare in una macchina che funziona e in grado di mettere sotto la lente di ingrandimento tutti gli attori presenti.
«Naturalmente – continua Stefano Deantoni – passiamo anche alle sponsorizzazioni, quindi accordi commerciali. In questo caso dall’altra parte c’è un’azienda che utilizza lo sport come mezzo di comunicazione. Ci occupiamo di creare contenuti originali, ovvero del dietro le quinte o di curiosità. Con l’intento di dare molto più risalto a quello che è il solo evento televisivo e per dare più contenuti per tutti i media. Infine cerchiamo di rendere esclusiva l’esperienza dell’evento, questo avviene attraverso le aree hospitality. Vogliamo dare qualcosa che non si può comprare, quello che i nostri colleghi svizzeri chiamano “money can buy opportunity”. Un qualcosa che solo tu che possiedi il diritto puoi offrire».
Il ciclismo e i valori aggiunti
Fornire dei servizi al fine di aumentare il valore finale del prodotto offerto. Infront si inserisce a metà tra chi possiede un diritto, un organizzatore di un evento, e coloro che ne usufruiscono per promuoversi.
«Il fine di tutto questo – spiega il marketing director – è di aumentare il posizionamento sul mercato, la notorietà, la riconoscibilità di un evento. Il Tour of the Alps si inserisce in un contesto più ampio del portafoglio di Infront. Noi facciamo parte di un gruppo internazionale che ha visto come il ciclismo possa rientrare nelle nostre strategie di sviluppo. Infront lavorava già con soggetti importanti come il Giro delle Fiandre, il Tour de Suisse e l’Amstel Gold Race. Noi della filiale italiana di Infront dovevamo allinearci alle strategie di gruppo, abbiamo cercato di capire quali eventi ciclistici erano approcciabili. Siamo arrivati al Tour of the Alps, gara di elevato livello tecnico e utilizzata in preparazione al massimo evento del ciclismo italiano: il Giro d’Italia».
«Come detto non guardiamo solo al lato sportivo – prosegue – il TotA si corre in regioni interessanti per noi: il Trentino, Tirolo e Alto Adige. Abbiamo visto che c’era anche la possibilità di lavorare con i territori e di sviluppare anche questa parte di movimento».
Crescita a tutto tondo
Il Tour of the Alps era in momento di svolta del proprio percorso di crescita, nel cercare di affermarsi ancora di più come gara importante del calendario internazionale ha trovato in Infront il partner giusto per lavorare.
«L’edizione del 2024 – dice Stefano Deantoni – è stata fatta con tutti i crismi, collaborando a braccetto. Noi ci siamo occupati in prima battuta di dare maggiore visibilità all’evento nazionale facendo leva sul prodotto ciclismo. Il product manager del ciclismo in Svizzera, che è il nostro headquarter, ha già diversi contatti in giro per il mondo ai quali vende i suoi prodotti. Ha aggiunto il TotA al suo portafogli facilitando il lavoro. Ci siamo occupati anche di fare attività per le aziende, nel tentativo di dare slancio al prodotto. Abbiamo creato una Bike Experience, dove gli sponsor hanno avuto modo di pedalare sul territorio che ospita la corsa. Il giorno successivo, invece, li abbiamo portati sul traguardo a vedere la tappa all’interno della nostra area hospitality.
L’immagine
Presentare un prodotto che possa raccogliere l’attenzione di chi ne usufruisce, come per esempio il pubblico, è importante. Ma lo è altrettanto proporre a sponsor e aziende qualcosa che possano comprare e che sia tangibile.
«Noi ci inseriamo in continuità – ci spiega ancora Stefano Deantoni – con l’attività già esistente e cerchiamo di capire dove si può migliorare in base anche alle esigenze del cliente. Quindi ci chiediamo: come lavoriamo per migliorare la qualità della produzione televisiva? Oppure, in che modo il Tour of the Alps può diventare una piattaforma di comunicazione per gli sponsor? O ancora, lavoriamo in modo che il percorso tocchi delle località che si ha intenzione di promuovere. I territori sono uno stakeholder molto importante di questo evento quindi dobbiamo avere cura anche di loro. Infront offre molte risorse e permette di avere uno sviluppo e una dimensione più internazionale. La crescita del Tour of the Alps, rispetto all’edizione del 2023, è stata 35 per cento a livello mediatico. Chiaramente l’anno uno il salto è elevato, poi bisogna lavorare per mantenere alta la qualità e i numeri».