A Ovindoli svettano Pavan e Bulleri, puntando all’azzurro

14.11.2022
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Archiviato il ricchissimo ottobre con 4 gare in 5 domeniche, il Giro d’Italia di ciclocross ha affrontato la sua penultima tappa inerpicandosi ai 1.350 metri di altitudine di Ovindoli, nel Parco del Sirente-Velino. La gara abruzzese ha confermato quella tendenza già vista a inizio stagione e che gli organizzatori della challenge, l’ex cittì Fausto Scotti in testa, hanno già evidenziato: la particolare struttura del calendario italiano, unita alla necessità da parte dei corridori italiani di trovare punti per il ranking Uci, va impoverendo via via le gare nazionali. I team si dirigono all’estero, seguono obbligatoriamente il calendario internazionale (con dispendio di risorse non da poco) e questo pesa nell’evoluzione del circuito.

Per Scotti la ricerca di punti Uci all’estero è un ostacolo alla partecipazione nelle gare italiane (foto Lisa Paletti)
Per Scotti la ricerca di punti Uci all’estero è un ostacolo alla partecipazione nelle gare italiane (foto Lisa Paletti)

Pavan svetta nella pioggia

Assenti tutti i reduci dagli europei di Namur, hanno trovato spazio altri protagonisti. Ecco così che Marco Pavan colleziona un altro successo in una stagione che sta prendendo una bella piega. Il torinese si è involato già dopo due giri, neanche un quarto di gara per compiere una gara tutta in solitaria, con il laziale Antonio Folcarelli rimasto sempre a mezzo minuto ma incapace di chiudere il gap. Per Pavan la maglia rosa è sempre più salda: «Tra freddo e pioggia non è stato semplice venirne a capo, con questa vittoria la conquista della challenge è più concreta e per questo ringrazio la mia famiglia e il team Cingolani». Marco non lo dice, ma spera anche che queste prestazioni convincano Pontoni a dargli una chance.

Terza vittoria al Giro d’Italia per Pavan che ora può amministrare per il successo finale (foto Paletti)
Terza vittoria al Giro d’Italia per Pavan che ora può amministrare per il successo finale (foto Paletti)

Bulleri in partenza per l’Est

Proprio la caccia a una maglia azzurra tiene viva l’attenzione di molti. Soprattutto nella categoria Elite dove il cittì per sua stessa ammissione è costretto a muoversi random, in attesa di portare a compimento il cammino intrapreso con le categorie giovanili. Ne è conscia Alessia Bulleri, la portacolori elbana della Cycling Cafè che vincendo a Ovindoli si è avvicinata alla leadership dell’assente Rebecca Gariboldi: «Io ci spero, ma per porre una candidatura importante devo farmi vedere anche all’estero, per questo ora abbiamo in programma un trittico di gare in Slovacchia». Torniamo al discorso iniziale.

La toscana si è trovata molto a suo agio sul percorso abruzzese: «Era duro e con tanti strappi, ben diverso da quelli che siamo abituati a trovare in Italia, con tanti piattoni e ritmi veloci. Qui c’era da spingere sui pedali in salita e questo mi ha favorito».

Prima vittoria stagionale nel ciclocross per la Bulleri che ora parte per la Slovacchia (foto Paletti)
Prima vittoria stagionale nel ciclocross per la Bulleri che ora parte per la Slovacchia (foto Paletti)

La nostalgia per la mtb

Questo inizio di stagione di ciclocross è stato proficuo per la Bulleri, grazie anche a una chiusura di stagione su strada forzatamente anticipata: «Una caduta dopo che avevo ritrovato la condizione a seguito della lunga sosta per covid mi ha costretto a rinunciare a tutta la parte finale di stagione, così ho iniziato la preparazione un po’ prima e i risultati si vedono. Mi è spiaciuto perché nel complesso l’annata su strada non era stata male: tra febbraio e marzo avevo anche colto due terzi posti nella Coppa di Spagna, poi il covid aveva fermato tutto».

La scelta di continuare tra ciclocross e strada non la rinnega: «La prossima sarà la quinta stagione con l’Eneicat RBH Global, la mia squadra spagnola, poi vedremo cosa fare, anche perché non nascondo che un po’ di nostalgia per la mountain bike ce l’ho e qualche buona proposta mi era anche arrivata per tornare al mio primo amore. Ma ho un contratto firmato e voglio onorarlo nel migliore dei modi».
Intanto a livello giovanile il ribollire è costante e un nuovo talento si propone all’attenzione: è quello di Alice Sabatino (Jam’s Bike), terza a Ovindoli e prima fra le junior con un successo che la porta a un solo punto dalla leader, Nelia Kabetaj. Per i tricolori del 15 gennaio si prospetta davvero una sfida al calor bianco con tante protagoniste a cercare di farsi vedere dietro le due primedonne Corvi e Venturelli.

Mattia Stenico, talentuoso trentino che sta emergendo nel ciclocross come nella mtb (foto Paletti)
Mattia Stenico, talentuoso trentino che sta emergendo nel ciclocross come nella mtb (foto Paletti)

Nuovi giovani all’orizzonte

Motivi d’interesse emergono anche dai pari età e non solo per l’esito della gara di Ovindoli. Non è un segreto che Pontoni guardi con particolare interesse alla categoria e abbia molto poco gradito la controprestazione generale degli azzurrini a Namur, quindi prospetta per le prossime tappe di Coppa del Mondo un profondo cambio di scelte.

Ettore Prà pone con autorità la sua candidatura dopo la vittoria abruzzese, al termine di una gara nella quale ha provato a lungo a staccare il resto della compagnia, anche con l’aiuto del compagno di colori all’Hellas Monteforte Francesco Bertini, ma la maglia rosa Mattia Stenico (Gs Sorgente Pradipozzo) è rimasta sempre a un tiro di schioppo. I due sono ora separati da un solo punto in vista della finalissima di Gallipoli del 18 dicembre, quel giorno i motivi d’interesse non mancheranno di certo.