Letizia mi accoglie con il suo bel sorriso, la sua energia e l’incredibile semplicità (la foto Instagram di apertura è stata scattata da davidsondiegoagostinifns). Ad ogni mio complimento i suoi occhi si accendono, accenna un modesto sorrido e a voce bassa mi dice: «Grazie». Parlare con lei si è rivelata un’esperienza significativa che mi ha dato davvero molto. La Paternoster è un vero esempio per le ragazze; non solo nello sport, ma anche per affrontare la vita di tutti i giorni…
Quali sono i tuoi punti di forza?
Ci vuole determinazione. Avere tanti sogni stampati in testa è la chiave per affrontare tutto, per rialzarti, per andare avanti sempre al meglio. Ogni momento difficile lo affronto con la voglia di arrivare più in alto di dove sono caduta. Avere una famiglia come quella che ho io alle spalle è importante e mi reputo molto fortunata in questo. La famiglia ti crea, ti insegna, ti fa crescere. La mia mi ha accompagnata in ogni caduta, per poi aiutarmi a rialzarmi ancora più forte. Avere qualcuno che ti supporta nei momenti di fragilità è davvero molto importante. Per arrivare a certi livelli bisogna essere forti, fisicamente e mentalmente, ma la fragilità, anche se nascosta, fa parte anche dei forti.
Cambieresti qualcosa del tuo carattere?
Non cambierei nulla della mia personalità, sono così e ho imparato ad accettarmi anche nei miei aspetti negativi. Nessuno di noi è perfetto, devi saper guardare i lati positivi e mutare quelli negativi in positivi.
Da chi ruberesti, se potessi, un pezzo di carattere?
Indiscutibilmente da Federica Pellegrini. L’ho sempre stimata molto per la sua caparbietà, determinazione e per il fatto che è sempre riuscita a rimanere ad un livello altissimo per tanti anni. Poi, vederla fuori dalla vasca con i tacchi e gli abiti eleganti è un aspetto che mi ha sempre affascinata molto. Sinceramente, se potessi, le ruberei anche una piccola parte delle sue capacità da nuotatrice, il nuoto è uno sport che non fa per me. Dopo qualche bracciata… potrei affondare (ride).
Peccato, avremmo potuto fare triathlon insieme…
Fai triathlon? Grande! E’ uno sport fantastico. Sicuramente è molto duro e impegnativo, mi piace davvero molto. Se non fosse per il nuoto…
Essere donna…
E’ una grande fortuna. Privarsi di qualsiasi tipo di cosa non è assolutamente corretto. Bisogna sentirsi libere di fare tutto ciò che si vuole ed essere costantemente sicure di se stesse. Una volta trovato il proprio equilibrio e la propria autostima si può riuscire davvero in tutto ciò che si vuole. Non devi mai farti influenzare dagli altri e devi rimanere sempre te stessa.
Hai un debole per la pista, si sa. Ma la strada?
E’ stata il mio primo amore, in futuro mi vedo molto di più nelle gare su strada. Correre accanto alle mie compagne è una continua emozione; ogni sforzo viene sempre ripagato sia a livello individuale che di team. Quando fatichi tanto e poi vedi una tua compagna vincere è sempre gratificante. Lo stesso è arrivare con le braccia alzate, qualcosa di indescrivibile, un’energia unica che ricerco sempre.
Mantenere la propria femminilità per una sportiva…
E’ molto importante. I primi anni sono anche stata criticata per essere molto femminile anche nel mio mondo, magari arrivavo truccata in diverse occasioni e avevano da ridire. Dopo un po’ di anni ho notato che questo aspetto è stato anche apprezzato, molte ragazze hanno iniziato a fare lo stesso e questo mi ha resa felice. Sinceramente, però, è stato un po’ difficile da affrontare quel periodo. Ero davvero piccolina e ricevere critiche da ragazze più grandi, magari anche affermate, faceva trasparire il mio lato fragile. Ma, con determinazione, il pensiero era solo ed esclusivamente rivolto ad arrivare al mio obiettivo e tutto il resto me lo lasciavo scivolare addosso.
A tal proposito, una curiosità personale, che trucchi usi?
Principalmente quelli della Mac, mi trovo davvero bene. Anche in gara quando sudo molto, non si sciolgono minimamente, rimangono intatti.
Sono resistenti all’acqua?
Sì, ma solo la matita e il mascara. Per quando riguarda fondotinta e altro no.
Grazie mille. Ora possiamo ritornare all’intervista…
No no, se vuoi possiamo parlare di questo anche per ore. Mi piace parlare di queste cose (ridiamo).
Anche in pista riesci ad essere elegante…
Elegante? Sono sempre super sudata (ride). Sono felice, però, che dall’esterno si veda questo, non è per nulla semplice.
Sei molto seguita sui social. Un’influencer che, essendo sportiva e affermata, si ritrova una marcia in più rispetto a molte altre…
(Sorride, si imbarazza lievemente). Mi piace condividere certi momenti della mia vita quotidiana con le persone che mi seguono, principalmente della mia vita sportiva ma anche di certi aspetti simpatici che vanno al di là dello sport. E’ tutto molto naturale. Ci sono giornate in cui non ho voglia di pubblicare e non lo faccio, tutto ciò che si vede è molto spontaneo. L’aspetto che non mi piace, però, sono i leoni da tastiera che magari sono gli stessi che alle corse ti chiedono un autografo. Ma rendermi pubblica sui social è stata una scelta mia e, quindi, questa è una situazione che si può presentare e che devo anche accettare. Ormai ho imparato a riderci sopra.
Sapere che Letizia Paternoster è un’icona per molte ragazze sia come sportiva che come donna…
Mi fa sentire orgogliosa e mi piace tanto. Spero in tutti i modi di potere essere un esempio positivo per tutte quelle ragazze che vogliono raggiungere un obiettivo e vogliono conquistare i propri sogni. Nulla è semplice, ci vuole sempre tanto coraggio, ma bisogna farlo. Chiudere gli occhi e crederci fino in fondo. Poterlo trasmettere a ragazze più giovani è sicuramente una cosa che mi rende orgogliosa e che dà tanta forza anche a me.
Chi rappresenta, invece, un’icona per Letizia Paternoster?
Marianne Vos sicuramente, per quanto riguarda il ciclismo, lo è sempre stata e sempre lo sarà. Sia per il suo lato di atleta sia quello umano.
Se ti dicessi “Tokyo 2021”…
E’ il mio grande sogno. Andrei lì per puntare al massimo, all’oro. Devo lavorare ancora tanto ma, sicuramente, non vado per partecipare. Quello che verrà sarà sempre bello, ma parto con un grande sogno che voglio con tutta me stessa realizzare.
Tra un allenamento e l’altro studi. Cosa prevede il tuo progetto di vita?
Ho intrapreso la facoltà di Scienze Politiche. Penso che faccia bene a chiunque tenersi impegnati e allenati mentalmente. Non voglio precludermi nessuna strada, il tempo per me è preziosissimo e cerco di sfruttarlo sempre al meglio.
Il problema al ginocchio…
E’ stato un periodo un po’ buio. Sono stata cinque mesi senza poter lavorare, allenarmi, fare ciò che più amo. In questo periodo, però, ho conosciuto il mio ragazzo che mi ha supportata tantissimo e mi ha fatto crescere sotto diversi aspetti. Il suo supporto, anche oggi, è sempre fondamentale. Quando mi alleno in palestra mi fa da coach, ne sa più di me e io mi fido ciecamente. Anche la mia compagna della Trek-Segafredo, Ellen van Dijk mi è stata molto vicina durante quel periodo e le sono molto grata.
Fare la mamma e fare la ciclista professionista…
E’ forse l’unica cosa che ancora non ho mai provato (ride). E’ molto impegnativo, per questo motivo stimo molto la Bastianelli. Vedere i sacrifici che fa, è incredibile. Uno dei miei desideri futuri è quello di avere una famiglia, può essere che anch’io dovrò affrontare certi momenti legati a questo aspetto. Per ora i miei obiettivi, naturalmente, sono altri, ma essere madre è uno dei miei grandi sogni.
Se potessi tornare indietro nel tempo, cosa diresti alla Letizia Paternoster bambina che iniziava a fare ciclismo?
Magari di affrontare certi eventi senza demoralizzarmi molto per cose che prima vedevo come enormi quando, ad oggi, capisco che non lo erano poi così tanto.
Consiglieresti ad una ragazza di fare questo sport?
Certo. Ti insegna a vivere, a crescere, anche se non ne farai una professione, avrai sempre una marcia in più nella vita.