Perché la tosse dopo gli arrivi più duri? Risponde il dottor Magni

23.05.2024
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SANTA CRISTINA GARDENA – In previsione di quanto sarebbe successo di lì a poco sul Brocon e ricordando quanto visto sul traguardo del Mottolino a Livigno, abbiamo chiesto al dottor Magni, medico della Astana Qazaqstan, per quale motivo dopo gli arrivi più violenti i corridori abbiano sempre accessi di tosse. Arrivavano tossendo, si fermavano e andavano a avanti fino a che il respiro tornava normale. Non solo quelli ammalati, che non farebbero notizia, ma anche gli altri. Persino il vincitore di tappa Pogacar è arrivato dai suoi massaggiatori dando un paio di colpi. Quale nesso c’è fra lo sforzo e la tosse?

«Una delle cause – spiega Magni alla vigilia della tappa – è lo sforzo. L’arrivo in salita ovviamente sottopone il sistema cardiorespiratorio a uno stress notevole, quindi c’è una reazione anche dei recettori bronchiali. In altre occasioni invece può capitare anche per la colonna d’aria fredda che entra all’interno dell’organismo, dove c’è una temperatura molto più alta. Questo shock termico, subito dall’epitelio tracheobronchiale, stimola i recettori della tosse e quindi il fenomeno si verifica».

Dopo il traguardo del Mottolino, anche Pogacar ha dato due colpi di tosse
Dopo il traguardo del Mottolino, anche Pogacar ha dato due colpi di tosse
Le due cause possono sommarsi in caso di sforzo molto violento?

Sì, la tosse è la conseguenza dello sforzo molto violento. Il tutto sarebbe quasi eliminato o comunque attutito, infatti, se uno potesse respirare con il naso, dove l’aria si riscalda e si umidifica prima di arrivare ai bronchi. Tuttavia durante uno sforzo, l’atleta respira a bocca aperta e quindi la colonna d’aria fredda arriva direttamente nel primo tratto delle vie respiratorie e le irrita.

Quei colpi di tosse possono essere dannosi o si tratta di episodi momentanei?

Dipende. Se da lì poi si innesca un fenomeno infettivo, le cose potrebbero cambiare. A livello delle nostre prime vie aeree ci sono normalmente batteri, germi, virus, nei confronti dei quali l’organismo stabilisce un certo tipo di equilibrio. Quando si sta bene non viene fuori nulla, ma nelle situazioni al limite può darsi che l’aria batterica o virale prenda il sopravvento e a quel punto l’atleta si ritrova con una bella tracheite. Noi ad esempio abbiamo un paio di casi…

Respirare a bocca aperta porta nel corpo colonne di aria fredda e batteri: lui è Benjamin Thomas verso Fano
Respirare a bocca aperta porta nel corpo colonne di aria fredda e batteri: lui è Benjamin Thomas verso Fano

Fra i ritiri di questo Giro, più di un corridore infatti lamentava tracheiti e infezioni delle vie respiratorie. Un nome su tutti è quello di Benjamin Thomas, corridore della Cofidis, che è andato avanti per giorni a tossire e proprio nella tappa di Monte Pana, quelle alla vigilia di questa intervista, ha alzato bandiera bianca.