La preparazione, la potenza e la precisione di Zoccarato

09.05.2024
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«Oggi è impossibile pensare di allenarsi senza il potenziometro». Samuele Zoccarato non fa troppi giri di parole quando parliamo di allenamento moderno. Il professionista della VF Group-Bardiani nonché ex campione nazionale gravel, va dritto al sodo, come sua abitudine del resto.

Zoccarato è meticoloso e nella sua preparazione ricerca sempre il dettaglio. E’ attento sia agli aspetti del programma vero e proprio da seguire, che a quelli tecnici degli strumenti. Aspetto, quest’ultimo, che vale tanto per gli allenamenti su strada, quanto nel fuoristrada. In entrambi gli ambiti il corridore veneto utilizza il misuratore di potenza Assioma: modello Duo su strada, Pro MX in fuoristrada. Ma del resto non potrebbe essere così per chi, oltre ad amare l’asfalto, non rinuncia agli sterrati del gravel.

I pedali Assioma PRO MX rilevano la potenza: un dato che anche nel fuoristrada è ormai imprescindibile
I pedali Assioma PRO MX rilevano la potenza: un dato che anche nel fuoristrada è ormai imprescindibile

Potenza imprescindibile

«Io – spiega – sono già cresciuto con il potenziometro, quindi con la potenza come riferimento, e neanche saprei fare un vero paragone con il passato. Anche cambiando allenatore (come è accaduto quest’anno, ndr) il potenziometro resta indispensabile. Non ci ho visto grandi differenze, quel che cambia sono i programmi ma l’utilizzo del parametro dei watt resta lo stesso».

Il corridore della VF Group-Bardiani insiste sul fatto che avere sotto controllo, o meglio basare l’allenamento su dati certi e puri quali i watt, è fondamentale. Il cardiofrequenzimetro per esempio non ti dà certe risposte assolute. Magari sei stanco, ma stai bene lo stesso. I watt invece non mentono. E questo è importante anche per l’atleta stesso che impara a conoscersi e a gestirsi. E alla fine assume sicurezze.

L’importante poi però è non andare oltre e diventare succubi dello strumento. Ma in tal senso conta l’esperienza.

«Un aspetto molto importante per me – spiega Zoccarato – è che col potenziometro puoi davvero stabilire il tuo livello di preparazione, il tuo stato di forma e di conseguenza valutare quanto migliori».

Samuele Zoccarato ha conquistato il titolo italiano gravel nel 2022
Samuele Zoccarato ha conquistato il titolo italiano gravel nel 2022

Più base aerobica

Già questo inverno Zoccarato ci aveva illustrato a grandi linee il suo allenamento. Non c’era una settimana tipo, ma un continuo alternarsi di triplette intervallate da un giorno o due di riposo.

«Da quest’anno soprattutto – prosegue Samuele – ho implementato molto il lavoro in quella che è la Z2 (cioè la base aerobica un po’ più spinta, ndr). E’ in questa fascia d’intensità che passo la maggior parte delle mie ore di allenamento. Questo fa sì che non vada mai troppo piano e infatti torno a casa sempre con delle belle medie orarie e anche dei bei wattaggi medi».

Non solo, ma Zoccarato, ora seguito dal dottor Andrea Giorgi, preparatore in seno al team, lavora  molto anche a cavallo di due zone: è il cosiddetto “swift spot”.

«Insistere fra Z3 e Z4 è un modo per lavorare vicino alla soglia, ma senza poi spendere troppo. Con l’avanzare della stagione sono aumentati anche i richiami in Z5 e Z6, ma poi tanti di questi volumi si fanno in gara».

In particolare nelle prime gare, sia della stagione che quelle dopo un ritiro in altura, servono per completare il lavoro. Trovare la brillantezza necessaria. Il che vuol dire raggiungere le zone massimali o sub-massimali come appunto la Z5 e la Z6 senza però doversi distruggere. 

«A parte alcuni richiami in Z5 – dice – quest’anno non avevo mai toccato i massimali in allenamento alla vigilia delle gare di inizio stagione. Ma questi aspetti sono oggi così precisi proprio perché c’è il potenziometro, che ci consente di individuare intensità di lavoro precise».

I Pedali Pro MX sono ideali per il gravel e la mtb, tanto da essere stati utlizzati persino nella tremenda Cape Epic
I pedali PRO Mx sono progettati e realizzati in ottica fuoristrada

Lo strumento conta

Insomma, preparazioni così strutturate e precise sono divenute possibili grazie al controllo della potenza. Ma per farlo anche gli strumenti devono essere precisi e ben tarati, affinché le variazioni siano coerenti e da queste si possa tenere conto dell’alimentazione, altro cardine che si è sviluppato tantisismo con l’utilizzo della potenza in allenamento.

Lo scorso inverno, lo stesso Zoccarato ci aveva detto che: «Fare dei lavori specifici dopo tante ore ti aiuta a conoscere il tuo fisico, specie nelle ore finali quando sei stanco, quando calano gli zuccheri. Riesci anche a capire come gestire gli integratori e la nutrizione. Capisci come migliorare nell’ultima ora».

«Ebbene, in generale mi regolo molto sulle calorie bruciate e queste vanno di pari passo con i watt espressi o comunque con le intensità prodotte».

«In tal senso – spiega Zoccarato – mi trovo molto bene con i nuovi pedali del team. Non hanno bisogno di calibrazione e la batteria dura davvero tanto. Inoltre hanno una base di appoggio molto larga e questo permette sia la miglior trasmissione della potenza, sia la sua lettura più precisa. Questo aspetto l’ho avvertito subito. Ho grande senso di stabilità, nonostante già usassi gli agganci fissi e non quelli che lasciano un po’ di gioco».

Qualche dato tecnico

La linea offroad Assioma Pro Mx (sia 1 che 2) è all’avanguardia e rivoluzionaria. Innanzi tutto si può avere il misuratore sia su un pedale che (MX-1) che su entrambi (Mx-2), per una precisone pressoché assoluta.

L’installazione del pedale è estremamente semplice: basta avvitarlo alla pedivella e il gioco è fatto. Grazie all’integrazione sia di Bluetooth che ANT+, gli Mx sono compatibili con la maggior parte dei ciclocomputer presenti sul mercato.

Il fulcro di questi pedali è nel suo perno. Un perno ad altissima tecnologia: qui ci sono i sensori e tutti i componenti elettronici compresa la batteria ricaricabile integrata (oltre 60 ore di attività). Tutto chiuso, tutto cablato a tutto vantaggio della resistenza nel tempo e all’ingresso dello sporco o dell’umidità. La ricarica infatti avviene tramite un sistema magnetico.

«Grazie allo speciale IAV (Instantaneous Angular Velocity-based) Power System – dicono le indicazioni della casa – le misurazioni di Assioma tengono in conto delle pedalate irregolari (come per esempio sprint, salite, utilizzo di corone ovalizzate) garantendo così un’accuratezza della rilevazione della potenza pari a ±1% in qualsiasi situazione».