La Nova Eroica è la versione della famosa cicloturistica d’epoca senese aperta alle moderne bici gravel e noi l’abbiamo seguita da un punto di vista particolare, ovvero dall’interno dell’ammiraglia Vittoria. Ma non chiamatelo solo “cambio ruote”.
«In realtà è molto di più – dice infatti Daniele Callegarin, che cura lo sviluppo degli eventi del brand e avevamo conosciuto per il suo viaggio in Ucraina – dato che forniamo assistenza a 360 gradi, anche intervenendo sulla componentistica della bici e non solo: stamattina ho dato via parecchie barrette energetiche».
Vittoria è a Buonconvento perché dallo scorso anno è partner degli eventi Eroica e Nova Eroica in tutto il mondo, fornendo supporto a tutti i partecipanti e al contempo investendo su questi eventi. Non ultimo con la realizzazione di un tubolare celebrativo in onore della prova sulle strade bianche.
Cosa significa assistere corridori in una gara gravel? Capirlo è lo scopo di questo servizio Le stesse strade bianche di Erooica: un ecosistema a misura di bici
1.500 alla partenza
Siamo già in macchina poco dopo la linea di partenza per questa edizione 2022 che prende il via da Buonconvento e alle nostre spalle ci sono 1.500 iscritti pronti a divertirsi sugli sterrati delle crete senesi, scegliendo tra tre vari percorsi di 130, 90 e 60 chilometri.
In primissima fila ci sono gli ex professionisti Nicolas Roche, Giovanni Visconti e Mattia Viel ed è proprio quest’ultimo a richiedere la nostra assistenza pochissimi chilometri dopo il via, a causa di una foratura. In macchina con noi c’è anche il meccanico Edoardo Fedre, che gravita nel team della nazionale italiana fornendo assistenza alla squadra juniores di Salvoldi e che scatta per il primo di tanti interventi.
«Ecco i nostri angeli custodi», dice qualcuno nel plotoncino che evidentemente ha già beneficiato in passato dell’assistenza di Vittoria, mentre Mattia riparte.
Mattia Viel è il primo a bucare: un pro’ vittima dello sterrato Sull’ammiraglia che ci accoglie, opera Edoardo Fedre, meccanico di grande esperienza L’assistenza si estende a ogni tipo di intervento meccanico Con i pro’ è più facile, hanno componenti più uniformi: a Nova Eroica si deve anche improvvisare
Mattia Viel è il primo a bucare: un pro’ vittima dello sterrato Sull’ammiraglia che ci accoglie, opera Edoardo Fedre, meccanico di grande esperienza L’assistenza si estende a ogni tipo di intervento meccanico Con i pro’ è più facile, hanno componenti più uniformi: a Nova Eroica si deve anche improvvisare
Con i pro’ è più facile
Scivolati in coda al gruppo, recuperiamo i ciclisti sugli sterrati verso Asciano: Gonzalo viene dal Cile ed ha rotto la catena e, essendo sprovvisto di falsa maglia, Edoardo ha dovuto accorciarla.
«Paradossalmente – dice dopo essere risalito in ammiraglia – con i professionisti è più facile, poiché i gruppi sono quelli principali di Shimano, Campagnolo e Sram e poi ogni squadra ha i suoi meccanici. In un evento come la Nova Eroica, invece, hai molte più variabili, enfatizzate soprattutto dalle varie tipologie di bici e dalla dimensione delle gomme, per cui devi essere in grado di intervenire in ogni situazione. Per questo è fondamentale fare subito un’analisi del problema che si ha davanti per risolverlo.
«Cerchiamo di avere tutti gli standard possibili – aggiunge Daniele mentre è alla guida – e ad esempio usiamo il sistema Switch per il cambio della cassetta della ruota posteriore, cosicché in un attimo riusciamo a montare sulla stessa ruota pacchi pignoni da 11 o 12 velocità».
Il tubeless è un problema?
In realtà no, perché se si hanno avuto accortezza iniziale nel montaggio, quando si fora e si vuole passare alla camera d’aria, è un ritorno alle origini, con un procedimento collaudato. Al massimo ti sporchi un po’ le mani. Diverso è il caso se il tubeless è molto vecchio…
Veri angeli custodi
Fa abbastanza caldo e lo scenario impareggiabile delle colline toscane bilancia la sofferenza di chi pedala. Prima del duro tratto di Monte Sante Marie, Claudio Graziano di Reggio Emilia ha rovinato la pedivella e l’unico modo per andare avanti è cambiare bici. Edoardo tira giù dall’ammiraglia l’unica a disposizione, regola l’altezza della sella a 79 cm e l’avventura può proseguire.
«Mi avete salvato la vita», dice Graziano. Esagerando, certo, ma il rapporto che si crea tra gli assistiti e Vittoria è questo qui, con un bel ritorno di immagine per l’azienda.
Tra i mezzi in dotazione al Servizio Corse Vittoria, anche auto vintage in stile Eroica Vittoria è l’assistenza ufficiale di Eroica, tutto è brandizzato col suo nome Gli uomini Vittoria come angeli custodi permettono sempre di ripartire Presso il pullman Vittoria, anche una piccola area expo
Tra i mezzi in dotazione al Servizio Corse Vittoria, anche auto vintage in stile Eroica Vittoria è l’assistenza ufficiale di Eroica, tutto è brandizzato col suo nome Gli uomini Vittoria come angeli custodi permettono sempre di ripartire Presso il pullman Vittoria, anche una piccola area expo
Discorso pressioni: qual è quella giusta?
Bassa (risponde secco Daniele, ndr), nel senso che la pressione oggettivamente ideale non esiste, dato che dipende da vari fattori (peso, cerchi, bici, sezione pneumatici, tubeless o camera d’aria…) ma in genere si ha timore di scendere con le pressioni, quando in realtà una pressione più bassa consente di “copiare” le asperità e stressare meno il battistrada in caso di buche e contraccolpi.
Anche Giancarlo Brocci, l’ideatore di questo “mondo eroico”, è vittima di una foratura nei pressi del bivio per Pociano.
A un certo punto fra coloro che sono rimasti a piedi salta fuori Giancarlo Brocci, patron dell’evento Cristina da Milano con il perno posteriore svitato: risolto il mistero. Grazie Edoardo!
A un certo punto fra coloro che sono rimasti a piedi salta fuori Giancarlo Brocci, patron dell’evento Cristina da Milano con il perno posteriore svitato: risolto il mistero. Grazie Edoardo!
Cristina da Milano
Poi, in cima ad un severo strappo sterrato, arriva Cristina di Milano, quasi senza fiato, preceduta da suo marito: «E’ dura, mi fa paura lo sterrato in discesa perché non sono abituata e sento che mi va via la bici in frenata. Non riesco a cambiare rapporti: le ho provate tutte, cambiavo in continuazione…».
Interviene Edoardo: «Hai il perno posteriore svitato, per questo la ruota non cambia più».
Una serrata ad entrambi i perni passanti e anche per lei la Nova Eroica tra cipressi e strade bianche può continuare…