Il corridore italiano più famoso nel ciclismo contemporaneo è da oltre un anno il testimonial ideale di Dorelan ReActive: Vincenzo Nibali ha stretto un accordo biennale con l’azienda romagnola. Una scelta legata alla volontà di dimostrare che anche il sonno notturno è un elemento importante nella performance di un atleta e quindi è necessario dotarsi degli strumenti di maggior qualità disponibili sul mercato.
Il campione della Trek-Segafredo, arrivato al Giro d’Italia attraverso vie più tortuose di quanto preventivato considerando il recente infortunio al polso, nella sua ripresa ha sfruttato anche le possibilità derivategli dall’utilizzo di prodotti Dorelan ReActive come materassi e cuscini uguali a quelli di casa e posti in ogni camera d’albergo della squadra lungo il percorso della corsa rosa.
Quanto è importante nella prestazione di un corridore in un grande Giro avere un buon riposo notturno e quindi strumenti di qualità come materassi e cuscini?
Conta tantissimo. Per un corridore che guarda alla classifica generale è direi essenziale. Nell’economia di una corsa di tre settimane, bisogna risparmiare ogni energia. Ma soprattutto bisogna recuperarne il più possibile nell’arco di tempo che intercorre fra quando tagli il traguardo e ti rimetti in linea di partenza. Materassi e cuscini sono “accessori” che fanno la differenza. Non ho mai avuto grandi problemi a dormire e riposare in carriera, ma da quando ho potuto apprezzare la qualità di certi prodotti, il mio riposo ne ha giovato.
Nella tua esperienza hai trovato grandi differenze nelle sistemazioni in albergo fra l’Italia e gli altri Paesi europei, sempre in relazione ai grandi Giri?
Ad inizio carriera sì, specialmente quando alloggiavo in hotel piccoli, a conduzione familiare. Ogni Paese ha i suoi “gusti”, per così dire. Negli ultimi anni le sistemazioni sono cambiate, siamo alloggiati molto spesso in hotel internazionali, con standard comuni tra Paesi. Quando posso, però, io cerco di mantenere sempre i miei standard di riposo con i miei accessori preferiti.
Quando è iniziata la tua collaborazione con Dorelan ReActive e che cosa hai apprezzato in particolare?
La qualità, senza dubbio. Dorelan mi ha fatto comprendere la differenza tra un buon riposo e un riposo eccellente. E non a parole, ma con i fatti. Da quel momento ho dotato casa mia solo di prodotti Dorelan ReActive per il riposo.
Tutta la parte extra corsa per un capitano che punta alla classifica, ossia gli impegni di fine tappa con i media, i trasferimenti verso l’hotel, le tempistiche legate a massaggi e cena che chiaramente riducono il tempo dedicato al riposo, quanto influiscono secondo te sulla prestazione?
Senza dubbio sono aspetti a cui non puoi fare a meno ma che bisogna imparare a gestire, altrimenti rischi di pagarli caro nell’arco delle tre settimane. Ogni momento che si intervalla, deve essere dedicato al recupero. Alimentarsi, idratarsi, evitare di stare in piedi e poi, nel trasferimento all’hotel, bisogna riuscire a dormire. Gli impegni ci sono, ma vanno ridotti al minimo indispensabile per dare spazio al riposo.