Tiberi e il defaticamento sulla bici da crono. Perché?

12.05.2024
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NAPOLI – La sua Merida da crono lo attende. I meccanici l’hanno ben preparata al bus. Manca solo lui, il proprietario, Antonio Tiberi. In casa Bahrain-Victorious si è optato per il defaticamento sui rulli appunto con la bici da crono.

Al termine della tappa, dopo qualche minuto sul bus, Tiberi scende. Mette una maglia asciutta e leggermente più pesante (all’ombra l’aria è frizzantina e tira anche vento). Monta in sella, sposta la catena dal 58 al 44 e si spiana sulla sua bici da tempo.

Questa tipologia di defaticamento è una pratica non del tutto nuova, ma certamente curiosa. Avevamo visto anche Pogacar utilizzarla dopo la prima tappa e non solo. Ma il corridore laziale ha deciso di continuare, nonostante non ci sia nessuna crono a breve. A spiegarci qualcosa di più è proprio uno dei coach della Bahrain, Andrea Fusaz.

Tiberi e Fusaz durante il defaticamento. Sono stimolati diversamente soprattutto la parte della schiena, i glutei e il bicipite femorale (catena posteriore)
Tiberi e Fusaz durante il defaticamento. Sono stimolati diversamente soprattutto la parte della schiena, i glutei e il bicipite femorale (catena posteriore)
Andrea, dunque, il defaticamento sulla bici da crono, perché?

Per l’abitudine alla posizione e per reclutare meglio tutti i muscoli che si richiamano quando si fa un gesto particolarmente tecnico come quello della crono che, per quanto simile, a sua volta è molto  diverso dalla posizione che si ha su strada. E’ molto importante riuscire a dare alla muscolatura questo stimolo e a farlo ogni giorno durante il defaticamento. 

Doppia valenza quindi?

Abitudine alla posizione e “pulizia” della muscolatura e dell’organismo, dalle scorie della fatica appena fatta. 

Sulla bici da crono immaginiamo siano coinvolte altre catene cinetiche muscolari, muscoli che in teoria sono più freschi…

Più o meno è così. Se lasciamo i muscoli fermi dopo una competizione, dopo uno sforzo lungo, il muscolo stesso tende a rimanere intasato da queste scorie. Riuscire a mobilizzare più muscoli, oltre a quelli più stanchi, fa circolare più sangue nell’organismo. Far circolare più sangue vuol dire ripulire più velocemente e meglio l’organismo stesso dalle scorie.

Tiberi nella frazione contro il tempo di Perugia. Il classe 2001 ha sempre investito molto nella crono, tanto da laurearsi campione del mondo juniores nel 2019
Tiberi nella frazione contro il tempo di Perugia. Il classe 2001 ha sempre investito molto nella crono, tanto da laurearsi campione del mondo juniores nel 2019
Per un cronoman come Tiberi forse questo tipo di defaticamento è anche un “tarlino” di testa?

Sicuramente. La stimolazione non è solo muscolare, è anche mentale e psicologica. Riuscire a comunque mantenere l’abitudine del gesto gli torna utile anche mentalmente. Lo fa stare più tranquillo quando poi dovrà fare la crono in gara.

Oggi tutto è protocollato: quanto dura questo defaticamento?

Si tende a fare dai 10 ai 15 minuti ad un’intensità piuttosto blanda. Nelle tappe in cui magari si fa molta fatica nel finale si può aumentare un pelo l’intensità, al fine di aumentare, come dicevamo, lo smaltimento di queste scorie. Smaltimento che ad un’intensità un po’ più alta avviene in modo migliore e capillare.

Definiamo queste intensità

Direi Z1 e se c’è bisogno Z2 alta, quella che in gergo è chiamata “fat max” (la zona in cui si consumano più grassi, ndr). E’ quella con cui si smaltisce più acido lattico.

C’è una cadenza ottimale?

Direi sulle 90 rpm, ma non andiamo a stressare i ragazzi ulteriormente. Eseguono il defaticamento come gli viene, optando per una pedalata che gli è confortevole. Solitamente vediamo che oscillano tra le 90 e le 95 rpm, perché comunque vengono dalla corsa che gli fa girare le gambe velocemente.

Tiberi è abituato a stare in questa posizione. Per lui c’è anche un allungamento per la schiena. Chi non è cronoman invece starebbe meno a proprio agio
Tiberi è abituato a stare in questa posizione. Per lui c’è anche un allungamento per la schiena. Chi non è cronoman invece starebbe meno a proprio agio
Mentre faceva il defaticamento, Antonio ha chiesto un chinotto: è importante bere durante questi minuti?

Si comincia la fase di integrazione proprio in questi minuti. Una fase in cui l’assorbimento degli zuccheri è ancora molto elevato. Immagazzinare subito zuccheri è importante in vista del giorno successivo. Reintegrano subito le scorte.

Antonio esegue il defaticamento sulla bici da crono da tutto il Giro d’Italia?

Tendenzialmente sì. E più ci si avvicina alle crono e più lo si fa. Ma ci confrontiamo giornalmente con i ragazzi (in effetti anche Caruso doveva farlo ma poi ha preferito di no, ndr).

Andrea, se come hai detto, più muscoli diversi vengono coinvolti e meglio si recupera, vuol dire che vedremo Tiberi sulla bici da crono anche dopo la prova contro il tempo di Desenzano?

Può starci. Ma prima abbiamo anche detto che fare un certo defaticamento è anche uno stimolo mentale, pertanto potrebbe essere più concentrato sulla strada. A livello tecnico in teoria sarebbe meglio farlo sulla bici da strada, perché si è un po’ più rilassati muscolarmente, come posizione. Ma se i ragazzi sono abituati a stare nella posizione da crono, va benissimo lo stesso.