Parliamo spesso della settimana tipo dei corridori più navigati, ma quella dei ragazzi com’è? Si dice che gli juniores oggi già facciano una vita da professionisti, ebbene ci sembrava curioso sapere come se la cavano alla loro età. Come gestiscono le giornate. A farci da “modello” è Lorenzo Conforti della Work Service Speedy Bike.
Il giovane corridore di Matteo Berti, passerà professionista con la Bardiani Csf Faizanè ed è già più che mentalizzato sulla sua vita da atleta. Ecco come vive questa fase pre-stagionale. E’ seguito da SVV Cycling Project di Giovanni Visconti, che gradualmente lo sta accompagnando in questo ingresso nel professionismo.
Lorenzo, come per tutti i corridori coinvolti nella “settimana tipo”, partiamo dalla sveglia. A che ora ti alzi?
Verso le 8, adesso che non vado più a scuola. Da quest’anno voglio concentrarmi h24 sulla bici.
E prima quando andavi a scuola come ti barcamenavi fra studio e bici?
Mi svegliavo alle 6 e alle 6,45 prendevo il treno che mi portava verso Pescia, dove frequentavo l’Itis Marchi. Studiavo elettronica. Uscivo alle 13 o alle 14. Poi tornavo a casa mi cambiavo e partivo in bici. Mangiavo a scuola.
Mangiavi a scuola?
Sì, avevo la fortuna che la ricreazione era verso le 12, così ne approfittavo per mangiare quel piatto di pasta o di riso che mi portavo da casa. D’inverno soprattutto, in questo modo riuscivo ad ottimizzare le poche ore di luce.
Come mai hai lasciato la scuola?
Lo scorso anno ho perso moltissime lezioni a causa della bici, ma anche del Covid. Ero davvero a rischio. Avendo raccolto pochi punti al primo anno da juniores non ho potuto accedere alla formula di studente-atleta, in quel modo non ci sarebbero stati problemi con le assenze e anche con i compiti avrei ricevuto un occhio di riguardo. Quindi non ce l’avrei fatta. Così ho deciso di puntare tutto sulla bici. In ogni caso il diploma lo voglio prendere. Lo farò da privato, ma poiché vorrei pagarmi gli studi da solo, visto che in teoria avrei l’opportunità di andare a scuola e non mi sembra giusto nei confronti dei miei genitori, aspetto febbraio per iniziare, quando avrò uno stipendio.
Torniamo alla tua vita atleta, quella di un giovane. Ripartiamo dalla sveglia…
Mi alzo alle 8 e subito mi peso. La squadra ci ha fornito una bilancia e almeno tre volte a settimana dobbiamo comunicare il peso.
A che ora esci in bici?
In questo periodo verso le 9,30 o le 10. Dipende anche da quello che devo fare. Aspetto le ore meno fredde. Poi sempre in questa fase sto facendo tre giorni di bici e tre di palestra. Uno, infine, è di riposo. In palestra ci vado il pomeriggio, subito dopo pranzo quando c’è meno gente e si può lavorare meglio.
Quindi come ripartisci gli allenamenti?
Lunedì, mercoledì e venerdì palestra. Martedì, giovedì e domenica bici. Ma il sabato se ne ho voglia un’oretta di bici me la faccio lo stesso.
In palestra cosa fai?
Ci sto almeno un paio di ore tra riscaldamento e tutto il resto. Dopo i macchinari, che faccio per le gambe ma anche un po’ anche per la parte alta (non troppo perché tendo a mettere massa), curo molto la parte del core. Sto molto attento agli addominali e alla schiena con dei circuiti che prevedono 40” di esercizio e 20” di recupero.
E in bici?
Per ora faccio uscite regolari. Il lunedì due ore, due ore e mezza. Il mercoledì tre ore e la domenica anche quattro ore.
Lorenzo, di fatto passi da juniores a pro’: come ti stai regolando con i rapporti? Non hai più il limite del 52×14…
Ho già la bici nuova e i rapporti liberi. Ma se devo essere sincero per ora grosse differenze non le sento per il semplice fatto che non sto facendo lavori specifici. Avere il 14 o l’11 non mi cambia nulla. Però ogni tanto li ho provati… sono parecchio duri!
Anche per questo fai così tanta palestra?
Esatto. Per spingere quei rapporti serve una buona base di forza e non farla è l’errore in cui incappano molti ragazzi.
Dopo gli allenamenti come passi il pomeriggio?
Aiuto un po’ la mia sorellina di sei anni a fare i compiti, oppure esco con i miei fratelli maggiori. Anche loro correvano in bici.
Passiamo alla parte alimentare. Ti hanno dato delle diete da seguire?
Con i preparatori mi sono sentito, ma fino a due mesi fa ero pur sempre uno junior e non ho stravolto le mie abitudini. Non sono passato dal ragazzo che “mangiava anche il tavolino” a fare la vita da corridore al 100%. Un paio di chili li ho presi, anche perché per un infortunio ho finito prima la stagione e sono stato fermo più a lungo. In ritiro con la Bardiani ci hanno fatto la plicometria e mi hanno detto che dovrò perderli, ma con tutta la calma del caso. Insomma non seguo nessuna dieta, ma ci sto un po’ attento. Per esempio cerco di limitare la pasta e il pane.
A colazione cosa mangi?
Vario molto. Di solito prodotti tipo yogurt proteici con cereali e avena. Altrimenti dei “Wasa” con marmellata o miele. Oppure latte con proteine… Dipende anche da cosa ho voglia, da cosa ho mangiato la sera prima e da cosa devo fare. Se magari mi aspettano quattro ore di sella mangio anche una frittata o dell’affettato. Quindi prendo un caffè e una spremuta d’arancio. In questo periodo, e fino a che ce ne sono, prendo sempre le arance. Fanno bene.
In bici mangi?
Sì, mi hanno insegnato che serve. Se faccio un’ora e mezza-due porto con me una banana. Se devo fare di più porto una barretta e anche un gel. Meglio evitare le crisi di fame. Non fanno bene e poi ho notato che se devo fare dei lavori è molto meglio. E hai anche più voglia di allenarti.
A pranzo?
Dipende anche da quanto ho fatto, ma comunque pasta o riso. Se ho fatto poco prediligo i secondi. Poi delle uova o della bresaola. Mentre non manca mai la verdura. Anzi, certe volte se ho fatto poco faccio dei grandi piatti d’insalata in cui metto dentro tutto: un piatto unico. Dopo pranzo mi riposo sempre un po’. Passo almeno un’ora sul letto, preferibilmente senza telefono. Anche se non dormo fa bene per il recupero.
Fai merenda?
E’ il momento più difficile, specie se si è a casa si ha voglia di mangiare. Quando esco dalla palestra con uno shake di proteine arrivo fino a cena, altrimenti mi preparo dei pancake proteici con un filo di marmellata.
A cena?
Vado di secondi. Una volta a settimana la carne rossa, due volte quella bianca e nel mezzo alterno uova e pesce. Ci accompagno sempre delle verdure. Mentre faccio poco uso di pane: non sono un amante e quando lo prendo il più delle volte è integrale.
E il dolcetto dopo cena è un must per te?
Prima sì, fino a che ero junior del peso mi importava il giusto. Ora invece ci sto più attento. Però i preparatori mi hanno detto che un bicchiere di latte con 10 grammi di proteine possono andare bene.