La settimana fra due corse: l’agenda tecnica di Verre

24.02.2023
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Ora che il calendario si infittisce curiosiamo un po’ nell’allenamento dei corridori. Lo facciamo con Alessandro Verre, al suo secondo anno alla Arkea Samsic (foto Instagram in apertura). Il giovane scalatore della Basilicata ha corso il Tour des Alpes Maritimes et du Var (concluso il 19 febbraio) e domenica sarà di nuovo in corsa alla Faune Drome Classic

L’ultima corsa fatta da Verre è stato il Tour des Alpes Maritimes et du Var, la prossima la Drome Classic
L’ultima corsa fatta da Verre è stato il Tour des Alpes Maritimes et du Var, la prossima la Drome Classic

La settimana in bici

Fra le due corse c’è dunque una settimana esatta. In che modo si è gestito Verre? Come si è allenato? In quale maniera ha lavorato alla sua condizione? Glielo abbiamo chiesto.

«Quando sono a casa – racconta Verre – mi piace mantenere la sveglia intorno alle 8,30. Non dico che mi piace dormire, ma anche se vado a letto presto, intorno alle 22,30, sento di averne bisogno. Quest’orario di sveglia è anche quello che abbiamo in corsa, anzi se va bene a volte è più tardi. Quindi mi trovo meglio a mantenere le stesse abitudini che ho in gara. Un’altra cosa: adesso è inverno, uscire presto non è nemmeno così conveniente».

Hai finito di correre domenica, come hai gestito il giorno di riposo?

In questo caso siamo tornati dalla Francia domenica sera, quindi il lunedì mi sono svegliato a casa. Ho fatto una giornata di riposo assoluto, preferisco fare così per recuperare bene, anche perché arrivavo da tre giorni di corsa intensi. 

Il martedì?

Ho ripreso la bici, ma giusto per fare una passeggiata a bassa intensità della durata di un’ora, un’ora e mezza. Il pomeriggio mi sono allenato a corpo libero per mantenere stabile il core: quindi addominali, lombari e plank. 

Il giorno dopo la corsa riposo assoluto per il lucano (foto Instagram)
Il giorno dopo la corsa riposo assoluto per il lucano (foto Instagram)
Quando sei tornato ad alzare l’intensità?

Dal mercoledì. Le ore sono aumentate e sono diventate tre, con dei lavori specifici di soglia in salita. In totale ho fatto quattro ripetute da 5 minuti l’una. Il resto del tempo, da casa fino alla salita e ritorno, a un ritmo medio. 

Scegli sempre la solita salita o ti piace cambiare?

Dipende più dal tempo dei lavori che dal piacere della salita stessa. Se ho venti minuti totali di lavoro ne scelgo una che mi permetta di allenarmi senza problemi. 

In che giorno della settimana inserisci il lungo?

Ieri (giovedì, ndr). Una distanza tranquilla che però non è misurata in chilometri ma in base al tempo. Cinque ore, massimo cinque ore e mezza. Nessun lavoro specifico, ho fatto il classico allenamento di endurance, in zona 2. Magari spingendo qualcosina in più in salita, però mai oltre il medio

Verre preferisce alimentarsi in allenamento come in corsa, per non perdere l’abitudine (foto Instagram)
Verre preferisce alimentarsi in allenamento come in corsa, per non perdere l’abitudine (foto Instagram)
Nei giorni che ti portano alla corsa che fai?

Venerdì, quindi oggi, un’altra sgambata di poche ore a bassi ritmi, anche perché domani (sabato) si viaggia. 

E domani andrai in bici?

Sì, il giorno prima della corsa, una volta arrivato in hotel, nel pomeriggio, mi piace fare un’oretta e mezza di attivazione muscolare. Più intensità e brevi tratti a ritmo gara. 

rice cake
Le rice cake sono il suo alimento preferito in sella, ne ha provate di tutti i gusti
Le rice cake sono il suo alimento preferito in sella, ne ha provate di tutti i gusti

La parte alimentare

Come coordina la settimana di allenamento con la parte alimentare Alessandro Verre? Quali sono le sue abitudini? Ce le racconta.

«La squadra ha il nutrizionista – spiega – ma non ci ho mai lavorato troppo insieme, preferisco gestirmi da me. Ovviamente seguendo delle linee guida. Generalmente vario la parte alimentare in base all’allenamento. Una cosa è certa, appena sveglio mi peso, lo faccio tutte le mattine». 

A colazione cosa mangi?

Le solite cose: pane e marmellata o burro d’arachidi. Oppure uno yogurt greco. Non mi piace partire a pancia piena. 

Preferisci mangiare in bici?

Sì, anche per allenarmi a mangiare mentre pedalo e non perdere l’abitudine. 

Il giorno prima della gara una sgambata con qualche accelerazione ed un ritmo più sostenuto per “sbloccare” le gambe (foto Instagram)
Il giorno prima della gara una sgambata con qualche accelerazione ed un ritmo più sostenuto per “sbloccare” le gambe (foto Instagram)
Cosa mangi in bici?

Le solite cose più o meno. Gel e barrette, anche se, devo ammettere, non sono un grande amante delle barrette. Preferisco le rice cake, nel tempo ho provato anche a dilettarmi nel trovare nuovi gusti: Philadelphia, Philadelphia e Nutella, cocco o anche avocado e sciroppo d’agave.

In borraccia cosa metti?

Maltodestrine, cercando di consumarne una ogni ora, come in corsa. 

Una volta a tavola come gestisci i macronutrienti?

Dipende dall’allenamento. Mercoledì, quando ho fatto intensità, sentivo di aver bisogno di recuperare e ho mangiato carboidrati a pranzo e cena. Dopo il lungo ho assunto la dose di carboidrati a pranzo, mentre la sera ho mangiato la porzione di proteine e grassi. La sera prima della corsa mangio la solita quantità di carboidrati per immagazzinare energia prima della corsa.