La partnership tra Rotor e il team Qhubeka Assos nasce nel 2015 e in questi anni i vari campioni che hanno utilizzato le guarniture del produttore spagnolo, oltre a cogliere i successi, hanno contribuito allo sviluppo dei prodotti stessi. E se oggi si è arrivati alla guarnitura Rotor Aldhu il merito è di questo sviluppo costante.
Leggerezza in primis
La guarnitura Aldhu, il cui nome è l’abbreviazione di Alpe d’Huez, in qualche modo anticipa uno degli aspetti centrali di questa guarnitura, vale a dire il peso.
La Aldhu Carbon si distingue soprattutto per il suo peso: appena di 523,5 grammi nella versione con pedivelle da 172,5 millimetri e corone 50-34. La guarnitura è ricavata dal pieno (lavorazione Cnc) ed è in alluminio 7075. Ha un metodo di costruzione molto particolare che ne accentua il rapporto rigidità/peso. La rigidità rispetto al precedente modello è aumentata dell’11%. E per questo è molto gradita dai corridori della Qhubeka-Assos, tra cui il velocista e campione europeo (e italiano) in carica, Giacomo Nizzolo. Il lombardo utilizza la versione Aero Aldhu Carbon Inspider.
Ma la vera novità di questa guarnitura (che tra l’altro le dà il nome) sono le pedivelle in carbonio, le quali oltre ad essere molto leggere, migliorano la trasmissione di forza dal pedale allo spider stesso. Sono disponibili nelle misure da: 165, 170, 172,5 e 175 millimetri.
Potenziometro integrato
E a proposito di Inspider, questo è il misuratore di potenza di Rotor. Chiaramente è integrato e compatibile con tutti i set del brand, sia ovali che rotondi. Anche questo punta molto sulla leggerezza: 149 grammi. La sua struttura è in alluminio, ha una trasmissione Ant+, Bluetooth. La durata delle batteria è di circa 200 ore con piccole variazioni in base al meteo (temperatura). Molto curato il sistema che sigilla batteria e parte elettronica da acqua e polvere, così che possa essere utilizzato in tranquillità in ogni condizione, vedi la tappa dei muri marchigiani alla Tirreno sotto l’acqua, o la Strade Bianche di qualche giorno fa.
L’impatto estetico è molto bello in quanto davvero minimal. Bisogna proprio farci caso per notare il misuratore. Inspider inoltre analizza le singole spinte del pedale destro e sinistro, per avere così dei dati sempre più accurati.
Guarnitura personalizzabile
La tecnologia Ocp Mount consente di regolare con precisione la posizione ottimale della corona con variazioni anche di un solo grado, così da rispondere alle esigenze biomeccaniche individuali. In pratica si può configurare il proprio Optimum Chainring Position (estensione dell’acronimo OCP), affinché la trasmissione di potenza venga valorizzata al massimo. Non è detto, infatti, che la posizione classica delle pedivelle rispetto alla corona sia la stessa per tutti. Non a caso, spider, corona e pedivella possono essere acquistati separatamente e creare così l’asset che si vuole.
Rotor regina delle corone
Rotor poi si distingue da sempre anche per le sue corone. Il brand spagnolo (distribuito in Italia da B.I.S. srl – tel. 0322/842116 ) è leder tra i produttori delle cosiddette ovali. I corridori della Qhubeka Assos hanno a disposizione l’immensa gamma, possono sceglierle anche ovalizzate, ma molti atleti preferiscono restare fedeli a quelle tradizionali.
La maggior parte di loro utilizza quelle con profilo aerodinamico per l’esterno. Queste sono in alluminio 7075 e vanno dai 40 ai 54 denti. Mentre la corona interna è semplice e tradizionale. Alla Tirreno, sono state utilizzate da 34, da 36 e da 39 denti.