Il nuovo Sram Force non ha nulla (o ben poco) da invidiare al più costoso Red AXS. Si basa sulla ormai assodata piattaforma wireless, mutua il design dei suoi componenti proprio dal fratello maggiore. Maggiore ergonomia e più efficienza. Pesi che si riducono ulteriormente e prende sempre più spazio la monocorona, usata (piattaforma Red) molto e con successo durante le classiche di primavera. .
Non in ultimo il concetto di versatilità d’impiego, un must per le trasmissioni Sram. Si passa dalle 2×12 alle 1×13 XPLR. Entriamo nel dettaglio.
Parola d’ordine: ergonomia
Il concetto si riferisce principalmente ai due manettini, perfettamente accostabili a quelli dello Sram Red AXS (anche in termini di costruzione e design, funzionano con le batterie a moneta). La leva del freno permette di azionare il pompante idraulico dell’impianto frenante con il minimo sforzo, con un solo dito e una pressione irrisoria: fattore vantaggioso anche nel medio e lungo periodo, anche nell’ottica di un utilizzo femminile e perché no, pensando all’off-road.
Le leve sono in carbonio e rispetto al fratello maggiore la grande differenza risiede in alcuni materiali (per il Red si punta ad una leggerezza estremizzata) e agli appoggi in gomma. La corsa delle stesse leve è completamente personalizzabile. Da notare che il nuovo Force AXS è compatibile con i pulsanti satellitari Blips.
Deragliatore e cambio posteriore Force
Entrambi hanno un design rivisitato, rispetto alla versione più anziana, dalla quale sono state mutuate le batterie (a nostro parere una gran scelta da parte di Sram, spesso protagonista di rivisitazione e miglioramenti, senza stravolgimenti veri e propri).
Il deragliatore è molto differente nella gabbia, diversa e con una corsa ridotta, più efficiente. Il bilanciere posteriore adotta le pulegge maggiorate X-Sync (senza sfere ceramiche) ed è compatibile con i pignoni fino a 36 denti. Ma c’è anche la versione Force XPLR, tanto differente da quella dedicata alla trasmissione con doppio plateau anteriore. Visivamente è accostabile ad un bilanciere da mtb, può essere usato con la monocorona e su strada, non nasconde la sua propensione gravel.
Sul nuovo Force AXS sono stati mantenuti i registri manuali (due brugole per componente) di regolazione della corsa, mentre il micro-trim (le microregolazioni) avvengono in modo elettronico attraverso i manettini. Come è facile immaginare, anche il nuovo Sram Force AXS è gestibile, configurabile e personalizzabile tramite la app Sram.
Le guarniture disponibili
Le pedivelle sono in carbonio e l’asse passante oversize DUB. Sono disponibili in sei lunghezze: 160 e 165, 167,5 e 170, 172,5 e 175 millimetri. Le corone (sempre in coppia) hanno una livrea completamente nera, senza cromatura silver, disponibili con accoppiamenti 50-37, 48-35 e 46-33.
Le corone ci sono anche con il misuratore Quarq incorporato che, per questa ultima versione del Force è stato previsto anche nella versione upgrade da inserire nell’asola del perno passante (calcolo della parte sinistra). Pensando alla monocorona anteriore è disponibile “piena”, o per meglio dire la Force 1 Aero ring, con o senza power meter Quarq, con dentature “ufficiali” comprese tra i 44 e 50 denti.
I pignoni
Sono un blocco unico full pin (proprio come quelli del Red) in acciaio con finitura nichel e adottano l’ingaggio XDR del corpetto. 10-28 e 10-30, 10-33 e 10-36 le scale disponibili con i 12 pignoni. Per quanto riguarda la versione XPLR a 13 rapporti, prevede la scala pignoni 10-46 e richiede il bilanciere Force XPLR specifico. E’ necessario sottolineare il fatto che la trasmissione con le 13 velocità funziona sempre con la catena Flattop usata per le 12 velocità ed i medesimi shifter.
Un breve inciso sulle pinze e sui dischi. Le pinze sono state alleggerite in modo importante e anche per quanto conncerne l’impatto estetico si notano importanti lavori di fresatura del materiale. I dischi non hanno subito stravolgimenti.
Per gli amanti dei pesi
Il valore alla bilancia dichiarato (pacchetto completo) del nuovo Force AXS è di 2.776 grammi nella configurazione con doppia corona 48-35 e pignoni 10-33, includendo il power meter Quarq alle corone (un valore eccellente degno di un vero top di gamma). I prezzi di listino (dipende dalla configurazione) vanno da un minimo di 2.040 euro, ad un massimo di 2.670 per il pacchetto 2×12 con il Quarq.