In Francia le novità non finiscono mai

17.07.2023
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Siamo al secondo giorno di riposo di questo Tour de France. Come d’abitudine, proprio la giornata di pausa è anche l’occasione per andare a spulciare le novità e le curiosità che ci riservano i corridori.

Alla ricerca delle leggerezza con le verniciature ridotte al minimo sindacale, come le Merida di Landa e Bilbao. Ci sono un nuovo casco Scott e una sella di Van der Poel che sembra essere diversa da quella usata fino alla primavera. E molto altro.

Le Merida Scultura “limate” nella verniciatura

Tecnicamente si tratta della Merida Scultura normalmente utilizzata dai corridori del Team Baharain-Victorious e la la sola differenza è la mancanza della verniciatura.

Viene utilizzata in questo Tour de France da Bilbao e Landa nel corso delle frazioni con dislivello positivo importante, una soluzione che permette di risparmiare qualche grammo e di sfiorare il peso limite dei 6,8 chilogrammi.

Un nuovo casco Scott

Potrebbe essere la nuova versione del Cadence, il casco aero di Scott, indossato da Sam Welsford e da altri atleti del Team DSM-Firmenich. L’estetica ci mostra un casco più compatto rispetto alla versione precedente, soprattutto ai lati e nelle protuberanze posteriori, dove si notano le feritoie/estrattori d’aria più esposti.

Rimane comunque la forma arrotondata nella sezione superiore, soluzione che da sempre contraddistingue il Cadence.

Sella più stretta per VdP?

Il modello fornito da Selle Italia e usato dal corridore olandese è sempre Flite Superflow, nella livrea a lui dedicata. C’è un però: se la mettiamo a confronto con quella montata sulla bici vittoriosa della Sanremo (oppure con quella normalmente utilizzata sulla bici da cx), per lo meno nelle immagini, la sella utilizzata al Tour de France 2023 sembra più stretta. Non mancheremo di approfondire l’argomento in futuro e nel caso andremo ad analizzare eventuali fattori tecnici.

Novità ai piedi di Campenaerts: le Nimbl con i lacci e l’elastico
Novità ai piedi di Campenaerts: le Nimbl con i lacci e l’elastico

Le Nimbl di Campenaerts con la fascia

Quelle che dalle prime immagini sembravano le scarpe tutte in carbonio, in realtà sono le Nimbl Air Ultimate con le stringhe.

La curiosità vera e propria è nella fascia che il corridore belga ha nella parte superiore della calzatura, probabilmente per stringere e comprimere il punto in cui fa il nodo ai lacci.

Le Mavic indossate da Lafay e Martin
Le Mavic indossate da Lafay e Martin

La Cosmic Ultimate di Lafay

Non le ruote, bensì le calzature, sono indossate dal vincitore di tappa di San Sebastian e dal compagno di team Guillaume Martin. Nonostante non sia presente nel World Tour con il prodotto simbolo (le ruote), Mavic è a supporto di alcuni corridori transalpini proprio con le scarpe.

Si tratta della versione top di gamma che adotta una tomaia molto particolare, costruita grazie ad un tessuto che prende il nome di Matrix.

Rapporti standard e non

Tutto nella norma, ben all’interno dei normali standard per quanto concerne gli atleti supportati da Sram. Quasi tutti gli atleti, per le tappe con dislivelli positivi importanti, hanno utilizzato la doppia corona anteriore 52-39 e la scala 10-33 per i pignoni. Difficile immaginare un pro che utilizza il 33, mentre diventano interessanti gli sviluppi metrici con il penultimo pignone da 28 denti. Avevamo approfondito l’argomento in occasione dei Giro d’Italia.

Ci ha colpito la combinazione anteriore di Laengen (Team UAE-Emirates), con la corona più grande da 56 denti e l’interna da 40 (cassetta posteriore 11-34), considerando un Tour de France tutt’altro che pianeggiante. Tutte le bici con trasmissione Shimano hanno montato 54-40 e 11-34, tranne qualche corridore (Pidcock ad esempio) che continua ad usare la “vecchia” combinazione 53-39.

Solo le nuove BMC hanno montato il Campagnolo Wireless, ma senza le corone e la guarnitura dedicate alla trasmissione. Presumibilmente la scelta è legata all’utilizzo del misuratore di potenza, che per il nuovo Campy è ancora in fase di sviluppo. Gli atleti del Team AG2R-Citroen usano un misuratore P2Max Ngeco con le corone 54-39.

Anche i pro’ con ruote “endurance”

Alcuni atleti del Team Lotto-DSTNY utilizzano il modello ERC 35 1100 di DT Swiss, ruota concettualmente sviluppata per una pratica votata all’endurance. Tecnicamente si tratta di un pacchetto che ad un peso molto contenuto (1300 grammi dichiarati), molto veloce e scorrevole, non estremamente rigido e capace di semplificare la guida anche nei tratti più tecnici. E risparmiare qualche energia in questo Tour de France condotto a ritmi folli, non è per nulla banale.

Poco tempo fa avevamo provato la versione con cerchio da 45. Invece chi ha scelto di tenere le ARC da 50 millimetri ha utilizzato i tubeless da 26 millimetri. Una scelta non usuale, considerando che il team belga è stato uno dei primi ad utilizzate i tubeless da 28, se non addirittura le sezioni differenziate 28/30 per anteriore e posteriore.