Per muoversi alla velocità della Formula 1 è necessario un approccio all’innovazione senza compromessi. BMC ha realizzato la bicicletta più veloce che abbia mai testato, in ogni condizione possibile. Ecco la nuova Speedmachine che eredita quanto di buono fatto dalla Timemachine e attua una vera propria rivoluzione della velocità. Per la sua realizzazione sono state unite l’innovazione, le intuizioni degli atleti e la collaborazione con Red Bull Advanced Technologies, per riscrivere gli standard di stabilità e aerodinamica.
Con Red Bull
Una collaborazione all’insegna della velocità e della performance portata all’ultimo stadio. Il team Red Bull Advanced Technologies e gli ingegneri dell’Impec Lab di BMC hanno dato alla luce la Speedmachine riscrivendo gli standard per questa tipologia di bici. Red Bull ha messo a disposizione la sua capacità in ambito di Ricerca e Sviluppo, con strumenti come le simulazioni di massa, analisi di fluidodinamica computazionale e i test nella galleria del vento.
La Speedmachine doveva essere aerodinamica, leggera e mantenere la leggendaria rigidità per cui era nota la Timemachine. Più facile a dirsi che a farsi, ma gli esperti dell’ingegneria dell’Impec Lab e il team Red Bull hanno dimostrato di avere ben più di qualche asso nella manica nel loro camice da laboratorio.
Dalle corse
L’innovazione e il feedback degli atleti sono al centro del lavoro di BMC: per assecondarne le richieste è stata realizzata una vera e propria rivoluzione. La Speedmachine è stata sviluppata in stretta collaborazione con i triatleti professionisti e con i corridori del WorldTour, che hanno richiesto sicurezza e affidabilità. I corridori vogliono sapere che, quando si stanno giocando il tutto per tutto, possono contare su una bicicletta che li assecondi al 100 per cento e anche oltre.
La Speedmachine è una bicicletta che si può guidare in posizione aerodinamica con lo stesso livello di sicurezza della bicicletta da strada. Indipendentemente dalle condizioni e dal percorso.
«La differenza più evidente – ha detto Max Neumann, del BMC Pro Triathlon Team – rispetto alla Timemachine è la stabilità della Speedmachine in velocità, in salita e nei venti laterali.
Mentre Ben O’Connor dell’AG2R Citroën ha commentato: «La nuova Speedmachine è veramente impressionante: per me rappresenta una svolta. I principali aspetti positivi sono la manovrabilità e la stabilità».
Elogio all’aerodinamica
Quando si progetta una bicicletta ottimizzata per l’efficienza aerodinamica, il controllo del flusso d’aria è fondamentale. Per questo, la forma di ogni tubo e la posizione più ampia della forcella contribuiscono a ridurre la resistenza aerodinamica in tutti gli angoli di imbardata. Dagli spoiler rivoluzionari della forcella SharkFin, ispirati alla Formula 1, alle forme all’avanguardia delle tubazioni che neutralizzano l’aria intorno al telaio. La filosofia aerodinamica su cui si basa la Speedmachine descrive una perfetta armonia tra velocità e stabilità.
Grazie a una nuova e rivoluzionaria geometria dello sterzo, la BMC Speedmachine offre una sicurezza e un’affidabilità mai viste prima nella sua categoria. Ottimizzando la distribuzione del peso durante gli allunghi, è possibile mantenere la posizione aerodinamica più a lungo e andare più veloci grazie anche al mezzo chilo risparmiato rispetto alla versione precedente.
Disponibile in tre versioni con differenti allestimenti, la prima è la Speedmachine 01 TWO Red da 10.999 euro. Segue la Speedmachine 01 LTD Black a 16.999 euro. Infine, limitata a soli 50 esemplari, la Speedmachine 00 a 23.000 euro. Per quest’ultima ogni proprietario riceverà un esclusivo dispositivo BMC Aero Motion, una valigia da viaggio premium e un accesso esclusivo al BMC Platinum Owners Circle. Acquistabile anche il kit telaio completo a 6.999 euro.