Ruote Cadex AR35, spingersi oltre nel gravel

25.03.2023
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Le ruote Cadex fanno parte del portfolio Giant, dal quale si distaccano in modo importante ed il marchio assume una connotazione propria. I componenti Cadex puntano all’eccellenza in fatto di performances, tecnologie e materiali, il tutto con prezzi ragionevoli contestualizzati in una fascia altissima. In estate avevamo provato le nuove 50 Ultra Disc, quelle in dotazione alla Propel ed eravamo rimasti molto colpiti dalle prestazioni messe sul piatto.

Abbiamo provato le AR35, ovvero le top level in ambito gravel ed all-road. Hanno i raggi in carbonio ed è solo uno tra i tanti dettagli curati e ricercati.

Queste Cadex sono un prodotto da agonista
Queste Cadex sono un prodotto da agonista

Perché Cadex

Il brand, attraverso i suoi componenti, rappresenta la massima ricerca ed applicazione della materia composita in ambito ciclistico e non si vuole sovrapporre a tutto quello che già conosciamo di Giant. La famiglia di appartenenza è la medesima, questo è vero, ma Cadex guarda anche oltre le categorie delle bici del marchio taiwanese.

Carbonio, tanto carbonio e di quello che è sempre un passo avanti, per qualità, leggerezza ed estremizzazione, che tanto piace a pro ed agonisti di tutte le categorie.

Le AR35

AR è l’acronimo di all-road, ma qui di compromessi ne troviamo ben pochi. Si tratta di un pacchetto con un cerchio full carbon hookless (rinforzato ai lati), con un’altezza di 35 millimetri, un canale interno di 25, raggi in carbonio dal profilo differenziato e due mozzi in alluminio con delle flange che sono un’opera d’arte.

Non solo, perché ci sono i cuscinetti ceramici davanti e dietro, oltre ad un meccanismo d’ingaggio (proprietario Cadex) con il cricchetto che ha ben 60 punto d’ingaggio. Tantissimi. E poi il valore alla bilancia, ridotto a prescindere, ridottissimo se ragioniamo in ottica gravel e gravel race: 600 grammi per la ruota davanti, 725 per la posteriore. Questi numeri comprendono anche le valvole e la nastratura tubeless, per un peso complessivo davvero interessante e ben al di sotto della media. Leggere, anche nell’ottica di ruote road da montare con pneumatici da 28/30 millimetri (meglio i 30 che si adeguano alla perfezione con lo shape del cerchio).

La raggiatura differenziata

Differenziata in tutto, per il profilo dei profilati stessi e per il numero tra anteriore e posteriore. Sono completamente in carbonio, con la testa dritta da ambo le estremità. Dalla parte dei mozzi ci sono dei nipples dedicati che coprono, proteggono e si innestano nelle flange. Dal lato del cerchio i nipples sono filettati. Il cerchio è rinforzato in modo appropriato dove il nipple entra nella sua sede.

I raggi sono 21 per la ruota anteriore, radiali dove non c’è il disco e con incrocio in seconda dalla parte del freno. Sono 24 e tutti incrociati in seconda per la ruota del retrotreno.

Il nostro test

Le abbiamo usate principalmente con delle gomme gravel tubeless da 40 di sezione e con l’inserto interno (Tannus). Per noi è un punto fermo l’abbinamento tra cerchi hookless/pneumatici senza camera d’aria/inserto. Non è solo una questione di protezione del cerchio in caso di foratura, ma a nostro parere la stessa gomma lavora meglio ed è sempre ben ancorata alla parete del cerchio stesso. Il tallone dello pneumatico è compresso tra l’inserto ed il carbonio.

Sempre in ottica gravel, con queste Cadex AR si sfonda la porta del gravel race, il pacchetto fa la differenza e porta ad un piano superiore il carattere della bicicletta. Le AR sono rigide, soprattutto quella posteriore e mostrano una reattività che è degna di un prodotto full carbon dedicato esclusivamente alla categoria road. Cambiano direzione in un amen e quando si decide di accelerare il primo componente a rispondere è proprio la ruota. Questo insieme ci porta a considerare una corretta gestione degli pneumatici e delle loro pressioni. Meglio montare delle gomme pastose e morbide, elastiche e capaci di funzionare bene anche a pressioni basse? A nostro parere si.

Nonostante tutto le due ruote non danno mai la sensazione di essere instabili. Il cerchio con il suo canale maggiorato aiuta molto. Ma delle ruote così condizionano inevitabilmente lo stile di guida, che si spinge verso un ambiente agonistico dove il divertimento è stare costantemente sulla corda e ricercare il massimo anche dal mezzo meccanico.

Particolarmente reattive e pronte alle sollecitazioni
Particolarmente reattive e pronte alle sollecitazioni

In conclusione

Le Cadex AR35 non sono ruote concepite per fare le passeggiate ed andare a guadare i fossi. Sono uno strumento da gara che mostra una buona versatilità di utilizzo, ma con un occhio sempre rivolto al contesto agonistico. Ci vuole qualche ora di utilizzo per capire bene come sfruttarle, come adeguare gli pneumatici ed interpretare in maniera corretta come fanno cambiare le risposte della bici. Il cerchio dal profilo medio ha una struttura importante e proprio per questo motivo è in grado di vestire bene la bicicletta, gravel oppure da strada.