Trek Madone SL, provata la nuova versione

24.08.2023
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La settima generazione della Trek Madone si completa grazie alla versione SL. C’è una carbonio differente, ovvero l’OCLV500 invece dell’800 (impiegato per la SLR), ma le forme ed il design rimangono invariati.

Mutuando le soluzioni aerodinamiche della SLR, la nuova SL eredita anche la velocità e l’efficienza in termini di penetrazione dello spazio. Entriamo nel dettaglio.

Il particolare sviluppo del piantone e dell’IsoFlow
Il particolare sviluppo del piantone e dell’IsoFlow

Nuova Madone significa IsoFlow

IsoFlow, ha sostituito completamente il dissipatore e sdoppiatore di vibrazioni IsoSpeed, adottato fino alla generazione precedente. Seppur molto efficace (considerando anche il periodo in cui è stato progettato), l’IsoSpeed creava anche un significativo aumento di peso.

Questo non accade con “la feritoia” IsoFlow, che oltre ad ottimizzare alcuni fattori dell’aerodinamica, permette di non influire negativamente sul valore della bilancia, oltre ad essere un segno di distinzione della Trek Madone. Inoltre, così come per la SLR, anche la SL adotta l’ultima generazione di sviluppo Kamm per le tubazioni, in fatto di volumi e disegno.

Non c’è l’integrato, ergonomia top

Il manubrio RSL riprende il concetto (e la geometria) espresso dal nuovo cockpit integrato in dotazione alla SLR. C’è una svasatura laterale (flare) pronunciata che aiuta a massimizzare gli effetti della posizione ribassata e influisce in modo esponenziale anche sul controllo dell’avantreno quando le velocità si alzano (anche nei tornanti in discesa). Traducendo in numeri: sul punto di ancoraggio dei manettini il manubrio è largo 39 centimetri, mentre al limite della piega inferiore è 42.

E’ parecchio sfruttabile in diverse posizioni e pur non essendo integrato è molto rigido. E’ abbinato ad uno stem in alluminio massiccio con linee squadrate e decise.

La Madone SL7 in test

Una taglia 54, con la trasmissione Shimano Ultegra 12v (52-36 e 11-30) e le ruote Bontrager Aeolus Pro51. Queste ruote a nostro parere sono il compromesso ottimale tra peso, scorrevolezza e versatilità. Sono gommate con i copertoncini Bontrager da 28, ma i cerchi sono perfettamente compatibili con i tubeless. C’è la sella corta Bontrager Aeolus Comp. Il peso rilevato è di 8 chilogrammi (senza pedali).

Il prezzo di listino è di 7.999 euro. C’è anche un allestimento SL6, con trasmissione Shimano 105 Di2 e ruote Bontrager versione Elite, disponibile ad un prezzo di listino di 5.999 euro.

In fase di rilancio è un punto di riferimento per la categoria
In fase di rilancio è un punto di riferimento per la categoria

Come va

C’è poca differenza rispetto alla sorella SLR7, considerando il valore alla bilancia e anche in fatto di performances, tenendo ben presente la parità di taglia e l’allestimento. Quando è messa alla frusta la SL è meno “cattiva”, meno perentoria ed è più “gommosa” quando si affrontano tratti di strada malmessi, ma per tutto il resto emerge il DNA corsaiolo senza mezze misure.

La differenza più grande e percepibile fin dalle prime pedalate è legata all’avantreno, dove il manubrio integrato in dotazione alla SLR fa la differenza. Ma è giusto sottolineare la bontà progettuale, la sfruttabilità e la rigidità dell’RSL presente sulla versione SL, sicuramente bello da vedere e gratificante da utilizzare, decisamente superiore (in fatto di resa tecnica) rispetto a un qualsiasi altro comparto che prevede stem e piega separati.

La Trek Madone SL rimane una bici racing aero prima di tutto, pensata, sviluppata e costruita per gareggiare. Invita a caricare l’avantreno sempre e comunque e spinge ad usare il manubrio in tutte le sue parti, un dettaglio tutt’altro che secondario. E’ un compasso in ogni situazione di guida, con una precisione di tenuta delle traiettorie non comune a questo livello di bici. Non la consideriamo una bicicletta da scalatore, anche se la sua efficienza non rimane nascosta neppure quando la strada sale in modo importante.

In conclusione

La scelta di proporre una versione meno costosa (rispetto alla SLR) della Trek Madone è a nostro parere corretta e permette ad una schiera di utenza diversa di poter usare una delle bici aero più azzeccate dell’ultima generazione. Se confrontata con la versione SLR, mostra delle differenza, anche se non sono così lampanti e bisogna avere una buona sensibilità per riuscire a fare delle sovrapposizioni.

Proprio questo fattore rende la Madone SL una bici vera, un pacchetto da valutare con interesse e che mostra un range di prezzi adeguati ad una sorta di gamma media del mercato che torna ad essere un buon riferimento anche per chi ha un animo (e la gamba) da agonista.

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