Abus PowerDome Mips, la famiglia cresce ancora

10.12.2022
6 min
Salva

Abbiamo provato il nuovo Abus PowerDome Mips, l’ultimo arrivato dell’azienda tedesca, ma interamente Made in Italy. Questo casco è una sorta di punto di congiunzione tra l’ultima generazione dei caschi Abus e i modelli storici del brand.

C’è il Mips, ma ancora una volta sono il design e lo shape a fare la differenza, per un casco che ha un fitting eccellente. Entriamo nel dettaglio.

La calzata è molto buona e agevola la veicolazione dell’aria al suo interno
La calzata è molto buona e agevola la veicolazione dell’aria al suo interno

Tante soluzioni, lo stesso casco

Il suo design è un mix di soluzioni, perché a tratti ricorda la sezione frontale dell’Aventor, mentre nella parte mediana e posteriore il richiamo di StormChaser e AirBreaker è forte. Un gran bel prodotto, completo e capace di fornire un’immagine complessiva molto moderna, dove la sicurezza e la qualità della costruzione raggiungono standard altissimi.

Qui entra in gioco l’inserto Mips, con la gabbia ancorata all’interno del casco che permette uno slittamento aggiuntivo in caso di caduta ed impatto. Il Mips ha il compito di aumentare lo scivolamento e distribuire le forze negative, senza che queste si concentrino in un punto solo e sulla zona cervicale. PowerDome è uno dei primi caschi Abus a prevedere anche la versione Mips.

Come si presenta

Il posteriore è tronco e presenta delle feritoie che sono dei veri punti di estrazione dell’aria più calda. La soluzione è mutuata da AirBreaker e StormChaser e accomuna i caschi di Abus. La canalizzazione interna invece è mutuata dall’aerodinamico GameChanger. La forma è asciutta, ai lati e anche sopra, dove c’è una sorta di calottamento con funzione aerodinamica e un ribassamento con uno spoiler appena pronunciato.

La parte chiusa del casco è interrotta dall’apertura orizzontale, schiacciata e stretta. Questa ha il compito di far entrare il flusso d’aria a prescindere dalla posizione della testa. L’ampiezza del canale si amplia all’interno, in modo che il flusso venga spalmato su una superficie ampia.

Il frontale dell’Abus PowerDome Mips invece è identificativo, più arrotondato rispetto ai caschi già presenti in gamma e comunque non ingombrante ai lati. Tutti i modelli Abus hanno questa soluzione di design davvero apprezzabile, prodotti che mantengono un design asciutto in prossimità delle zone sfenoidi e temporali (sopra le orecchie). Ci sono le feritoie d’ingresso dell’aria, sono 7 e verticali, con le due laterali che diventano anche il naturale alloggio degli occhiali.

Il sistema di chiusura è composto dalla fibbie piatte, dalla gabbietta posteriore e dal rotore microregolabile. Le prime non hanno degli sdoppiatori in plastica e sono anti-sfarfallamento, oltre ad essere comodissime e quasi impalpabili. I terminali prevedono il classico buckle regolabile. La gabbia posteriore è regolabile in altezza e ha uno spazio abbondante per il passaggio dei capelli (coda di cavallo). Il rotore è regolabile agisce su un filler perimetrale ancorato ai lati e separato dal Mips.

Il Mips è una vera e propria gabbia in materiale plastico completamente separata dal mold, alla quale però è ancorata in due punti nella sezione centrale. La gabbia si muove in tutte le direzioni, quasi come fluttuasse all’interno del casco e non influisce in modo negativo sulla ventilazione. Uno perché non copre le feritoie, due perché tra il mold e la gabbia stessa si forma una sorta di piccola intercapedine che fa circolare l’aria. Inoltre la presenza delle imbottiture è ridotta ai minimi termini, anche per quello che concerne lo spessore. Gli stessi pads non hanno il velcro e non sono presenti nella gabbia posteriore: il sudore non si accumula.

Una volta indossato

E’ molto differente dall’AirBreaker, perché ha un fit meno profondo e rimane più alto nella parte frontale, questo per via di un taglio maggiormente svasato. Ha una comfort eccellente che viene mostrato fin dalla prima volta che è indossato e sembra appoggiare sulla testa senza creare pressioni, tanto ai lati, quando sopra.

Questa sorta di impercettibilità che si crea è un vantaggio quando è fondamentale indossare un cap riscaldante (noi lo abbiamo fatto per via delle giornate fredde e piovose) che fa aumentare lo spessore tra casco e testa. E poi ha un’infinita possibilità di regolazioni.

Più che la ventilazione, il vantaggio reale è da come viene distribuita l’aria all’interno del casco, perché nonostante la chiusura superiore e l’assenza di una bozza frontale, tutta le testa risulta arieggiata costantemente, anche con il cappellino. In questo senso le imbottiture sottili fanno il resto.

In conclusione

Il nuovo Abus PowerDome Mips ha tutte le carte in regola per essere un casco della fascia alta, perché è fatto bene e curato nel dettaglio, perché adotta il Mips ed è molto più che un valore aggiunto e perché ha un prezzo molto interessante in relazione alla qualità complessiva che offre (questa versione Mips ha un prezzo di listino di 159,95 euro). E’ davvero comodo, con un design che può accontentare un’ampio range di utenza e diverse interpretazioni. Ha un’impatto estetico completo e “facile” al tempo stesso, è ricercato e lo si nota, ma non è eccessivo e non è troppo aggressivo.

Abus