795 Blade RS, la Look buona per fare tutto (e bene)

07.11.2023
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Look 795 Blade RS, è stata sviluppata a braccetto con corridori del Team Cofidis, è una bicicletta da agonista, eppure è adatta a molti e a diverse tipologia di guida. E' molto curata, adotta delle soluzioni di design moderne che analizzate nel dettaglio diventano anche dei segni di distinzione

Look torna a livelli di performances elevati e la 795 Blade RS ne è la dimostrazione. L’impatto estetico ci mostra una bicicletta che segue le concezioni moderne, eppure se osservata nel dettaglio, mostra dei segni di distinzione propri.

Abbiamo provato la versione Pro Team, quella con il pacchetto Ultegra Di2 e le ruote Corima 47 WS Evo (7,7 chilogrammi rilevati nella taglia media, senza pedali), predisposte alle gomme tubeless. Il prezzo di listino di questa versione è di 8.490 euro.

Una bici prestazionale su tutti i terreni e con allestimenti diversi
Una bici prestazionale su tutti i terreni e con allestimenti diversi

Blade 795 RS, come si presenta

L’inserzione ribassata degli obliqui è in linea con le soluzioni attuali adottate da molti (ma la forma degli obliqui non è comune). Eppure, una volta che si inizia ad osservare da vicino questa bicicletta, sono ben altri gli aspetti che tengono banco nell’argomentazione del prodotto.

La forcella ad esempio, con la parte superiore che prima spancia verso l’esterno, per poi stringersi vicino al punto di unione del tubo sterzo. Dove si abbina all’obliquo c’è una “piccola pinnetta”, funzionale all’aerodinamica e nulla di troppo invasivo, apprezzabile anche da chi ama le bici non eccessivamente ingombranti. I terminali della forcella sono asimmetrici.

C’è il manubrio Look Combo Aero Carbon, integrato certo e tutto in carbonio, ma anche un vero e proprio componente modulabile. In origine lo stem e la piega sono due cose separate (comunque studiate per completare il nuovo pacchetto Look), ma collimano perfettamente tra loro una volta montati. Nessuna guaina e filo all’esterno, con un’ergonomia vantaggiosa, per il posizionamento degli shifter, per il raggio della curva e anche per il prolungamento notevole della parte bassa del manubrio.

Non è sloping

Il telaio non è sloping e considerando gli standard attuali del mercato, non è un fattore banale. «La soluzione è voluta per sfruttare a pieno le potenzialità aerodinamiche della bici completa, incluso il corridore – ci aveva spiegato Jean Marc Hillairet al momento della presentazione ufficiale – oltre a sfruttare meglio anche il nuovo manubrio Aero nella varie posizioni. Inoltre, non aver usato il disegno sloping ci ha permesso di lasciare il carro posteriore a 41 centimetri, molto corto, senza sacrificare la stabilità e contenendo a valori ridotti l’interasse, taglia per taglia».

Per fare un esempio relativo alla bici in prova, una taglia M, questa ha un passo totale inferiore al metro di lunghezza, un angolo anteriore di 73° e quello del piantone a 74,5°. Insomma, una bici corta, agile e reattiva.

La 795 Blade RS non è una bici ingombrante. E’ più massiccia sull’avantreno e nella porzione centrale, per sfinarsi e smagrire i volumi dei tubi man mano che si passa verso il retrotreno, senza mai perdere di equilibrio ed ergonomia.

Come va

Una bici da corridore. La 795 Blade RS lo è a prescindere dalle ruote e dalla configurazione generale, anche se non è mai eccessiva nelle risposte e non da mai l’idea di essere “troppo” rigida.

In salita invita ad uscire di sella e portare in avanti il corpo. Sostiene e trasmette quella sensazione di “ritorno” della performances, ovvero quando la bici non mostra flessioni e cedimenti.

In discesa è parecchio agile, va guidata e va tenuta, ma è capace di perdonare qualcosa. La fa quando l’asfalto non è perfetto ed è necessario corregegre la traiettoria all’ultimo istante, oppure quando si montano “i ruotoni altissimi”. Ed ecco un altro punto a favore, ovvero la capacità ottimale di interfacciarsi con allestimenti molto diversi tra loro.

In conclusione

Look 795 Blade RS non è accostabile a nessuna delle bici Look prodotte nell’era dei freni a disco. Di certo è superiore per tutti gli aspetti con i quali ci confronta quando c’è da spingere (a prescindere dal contesto ambientale), maggiormente votata ad una performance a tuttotondo.

Non scontenta nessuno, lo scalatore che magari preferisce la bici con le ruote basse, risparmiando del peso, fino ad arrivare al corridore più veloce che esige una configurazione più aggressiva in fatto di velocità.

Look