VIAREGGIO – Le particolarità tecniche che offre una crono, ancor di più se al Giro d’Italia, non sono mai banali e si punta sempre più sulle personalizzazioni e customizzazioni.
Le corone gigantesche non sono più una novità, ma la nuova frontiera delle bici da crono punta sulle posizioni avanzate e le personalizzazioni delle protesi, ma non è tutto. Vediamo insieme alcune curiosità.
Componenti Deda customizzati ed “artigianali”
Deda, fornitore tecnico del Team Polti-Visit Malta, ha messo a punto un sistema di customizzazione delle protesi montate sulle bici da crono. Ve lo avevamo anticipato a Tirana. La piastra messa a punto dai tecnici Deda è in alluminio e fresata direttamente in azienda, con un’asola di scorrimento e diversi fori che permettono di posizionare gli spessori tra il manubrio e l’appoggio dei gomiti.
«La tendenza anche in ambito crono – ci racconta Davide Guntri di Deda – è quella di spostarsi molto più in avanti rispetto ad un recente passato. Questo è uno dei motivi per cui anche in termini di lunghezza si usano estensioni più lunghe, considerando che è fondamentale sempre le misure imposte dall’UCI».
La personalizzazione delle protesi sconfina anche sui terminali delle estensioni, customizzate per ogni corridore, così come le coperture aerodinamiche posizionate sulla parte arrotondata del manubrio.
La lenticolare con l’orologio
La Tudor utilizzerà la Timemachine (non quella sviluppata a braccetto con Red Bull) con un allestimento che non mostra grosse novità tecniche. La particolarità è nella livrea della lenticolare posteriore firmata DT Swiss e che mostra un orologio, Tudor ovviamente.
Tubeless differenziati di De Bondt
«La bici di De Bondt – ci racconta Luis Lamas, meccanico del Team Decathlon-AG2R La Mondiale – è la Van Rysel XCR, quindi il modello specifico per le crono, con manubrio specifico ed estensioni Deda. La trasmissione è Shimano Dura Ace (power meter incluso) con pignoni 11-34 e monocorona anteriore da 62 denti fatta su misura. La catena viene trattata con una finitura ceramica. Le ruote sono Swiss Side, lenticolare la posteriore e da 80 millimetri l’anteriore.
«Montiamo i tubeless Continental, GP5000 da 28 per il posteriore e Aero111 da 26 per la ruota davanti. Il setting degli pneumatici – spiega il meccanico spagnolo – è il medesimo di quello usato sulle bici standard. Sezione a parte, visto che usiamo la gomma da 29 davanti e da 28 dietro, una sorta di scelta standard (non solo per il Giro d’Italia). Il fattore principale di queste scelte è l’aerodinamica. Il peso di questa bici si aggira intorno ai 9 chilogrammi».
Affini e Van Aert, corone diverse
Edoardo Affini e Wout Van Aert utilizzano la Cervélo P5, medesima trasmissione Sram 1×12, stesso setting per le ruote, lenticolare posteriore e da 99 millimetri per l’anteriore e uguali sono anche i tubeless (Vittoria Corsa Speed).
Tra i due è evidente anche l’accostamento relativo all’altezza delle protesi (i due corridori sono simili fisicamente) ed in dotazione hanno la nuova sella Prologo Predator 01TT. La grande differenza è nella corona, da 64 denti per il campione fiammingo, da 68 denti per il nostro Campione Europeo. La scala pignoni è 10/28 per questa veloce crono del Giro d’Italia.
La Bolide di Tarling e Bernal
Oltre alle forme avveniristiche ed ai componenti che sono il vestito perfetto, la Bolide di Tarling ha una livrea che non passa inosservata. Il vincitore della cronometro corsa in terra albanese monta una ruota lenticolare abbinata ad una tre razze anteriore. Corona anteriore singola da 68 denti e scala pignoni 11-34.
Si scende leggermente con la rapportatura con la corona (singola da 64 denti) di Bernal, campione colombiano in carica. Stesso setting per quanto concerne le ruote. Interessante sottolineare il movimento centrale C-Bear montato sulla bici del colombiano e la medesima lunghezza di pedivelle, la stessa usata sulla Dogma F, 170 millimetri.
Ma che cos’é?
L’abbiamo notata sulle bici da crono del Team Polti-VisitMalta. E‘ la centralina che permette alla trasmissione Sram AXS di funzionare sulle bici da crono. Rispetto alla versione standard del pacchetto AXS, gli shifter montati sulle crono hanno spazio solo per la camera idraulica dei freni. Quindi, per poter funzionare, i pulsanti ed i satellitari Blips hanno necessità di una centralina che porta il segnale della cambiata al deragliatore. La stessa centralina è nascosta su alcune bici, visibile ed esterna come in questo caso.