La Serenissima Gravel vinta ieri da Lutsenko ha detto due cose, anzi tre. La prima è che di colpo le aziende che hanno investito sul settore hanno provato la grande voglia di dirlo. La seconda è che non tutti, malgrado quanto si pensasse, erano davvero attrezzati con le bici più di tendenza degli ultimi mesi. La terza, che esula in parte dagli aspetti precedenti, è che se Pozzato e Moletta anziché invitare i team avessero contattato le case produttrici, avrebbero avuto al via anche altre squadre. Perché non esserci è stato commercialmente un passo falso e chi ci ha creduto ora è in vantaggio. Come ad esempio Deda…
Novità esclusive
Raccontano alla Bardiani che quando in Deda Elementi hanno saputo che la squadra avrebbe partecipato, si sono fatti in quattro per fornire il meglio nel catalogo, tirando anche fuori un paio di chicche che sarebbero dovute rimanere sotto embargo sino alla fine di ottobre. Nel catalogo 2022 infatti spiccano quattro nuovi manubri da gravel, con ampia scelta nella forma per poter soddisfare ogni taglia di corridore. In più una coppia di ruote in alluminio, le Gera Alloy, che possono davvero fare la differenza nei vari montaggi possibili.
Il manubrio Gera Alloy, con finitura Ghiaia, ha una grande varietà di presa per le mani Fra la parte superiore della curva e quella bassa c’è una differenza di 10 centimetri Le ruote Gera Alloy hanno 24 raggi e sono costruite attorno a mozzi gravel Il profilo del cerchio è alto 25 millimetri, per una larghezza del canale da 28
Infinite posizioni
Fra i manubri gravel spicca il Gera Alloy, che nasce proprio per uso offroad e deriva dal Superzero, prodotto con alluminio 7050 e che nella versione stradale ha misure dalla 42 alla 46 per un peso di 305 grammi. Gera Alloy invece utilizza la lega 6061 e il suo peso arriva a 310 grammi anche e soprattutto per esigenza di solidità.
Ma gravel e strada hanno pochi punti di contatto, l’influenza del gusto e del mercato americano ha portato a un’ampia scelta di misure e posizioni per le mani. Il particolare che più salta agli occhi è la differenza di larghezza fra superiore e inferiore: la differenza è di 10 centimetri, così che un manubrio da 48 nella parte bassa della curva sarà largo 58 centimetri. Il disegno della curva rientra nell’acronimo EOS, ossia endurance Optimized Shape. Il montaggio è possibile con cavi interni ed esterni.
Sulle bici della Bardani, si riconoscono le ruote Gera Alloy, con la finitura Ghiaia Anche se molto… nastrato, il nuovo manubrio ha svolto egregiamente il suo compito
Sulle bici della Bardani, si riconoscono le ruote Gera Alloy, con la finitura Ghiaia Anche se molto… nastrato, il nuovo manubrio ha svolto egregiamente il suo compito
Ruota a 24 raggi
Allo stesso modo vale la pena far notare la nascita delle ruote Gera Alloy, prodotto 100 per cento made in Italy con profilo da 25 millimetri e canale esterno da 28 e interno da 23. La particolarità del cerchio è la sua asimmetria, con una serie di mozzi gravel. Il design asimmetrico e la raggiatura con 24 raggi si traducono in alta rigidità in cambio di un livello di peso piuttosto esiguo, condizioni fondamentali per ridurre il momento di inerzia ad ogni rilancio della ruota. Il peso della coppia è di 1.690 grammi. Anche in questo caso la finitura è Ghiaia per abbinarle al manubrio.