VALENCIENNES (Francia) – I meccanici lavorano senza sosta. Chi lava, chi smonta, chi monta: le Colnago della UAE Team Emirates per affrontare il Tour de France sono oltre cinquanta. Si lavora già anche sulle bici da crono. Ma certo gli occhi erano tutti per le bici di Tadej Pogacar.
Abbiamo avuto l’occasione di vederle da vicino, tutte e tre: la Colnago V5Rs, la Y1Rs e la Colnago da crono, la TT1. Sin qui lo sloveno ha preferito la Y1Rs, ma in questa Grande Boucle le userà tutte. Sarà interessante vedere quale bici (e quale setup) sceglierà per la cronoscalata di Peyragudes. Si vocifera la Y1Rs con le protesi. Vedremo.


V5Rs, per la salita e non solo
Partiamo dalla sua classica Colnago V5Rs, la bici che usa più spesso. Definirla “solita” è riduttivo. Anche per il Tour de France non ci sono state novità. I meccanici hanno preparato sia la versione con la guarnitura ufficiale Shimano, sia quella con le corone Carbon-Ti da 55-38 che Tadej utilizza praticamente sempre.








Finalmente siamo riusciti a capire con precisione l’attacco manubrio: è da 125 millimetri, la larghezza dello stesso è di 38 centimetri. Sempre riguardo al manubrio, Pogacar ha anche i comandi all’interno della piega, per cambiare anche quando è in presa bassa o durante uno dei suoi scatti.
Pedivelle da 165 millimetri e ruote Enve 4.5 con profilo differenziato (50 millimetri all’anteriore e 56 al posteriore) con i mozzi color argento, nuovi e visti in anteprima al Giro. La posizione della sella Fizik Argo (creata con mappatura specifica e su misura) è tutta in avanti e parecchio scaricata verso il basso


Y1Rs, l’aerodinamica su strada
La Colnago Y1Rs è decisamente aggressiva. Sulla sua estetica si è detto tutto e il contrario di tutto, ma non si possono mettere in discussione le sue performance. Il setup di questa bici è quasi del tutto identico alla V5Rs. Quel che cambia, in virtù di geometrie un po’ differenti, è la posizione della sella. In questo caso è sì arretrata, ma come si dice in gergo, non va “a battuta”. E’ un filo più centrale. Nel senso che è posizionata almeno 4-5 millimetri più indietro rispetto al movimento centrale.
Gli angoli finali del corridore, però, ci hanno riferito i meccanici, non cambiano: pertanto è solo questione di geometrie del telaio.








Le ruote più utilizzate per questa bici sono le Enve 6.7, anche in questo caso con profilo differenziato 60 millimetri all’anteriore e 67 al posteriore), che gli stessi meccanici stavano ultimando con serigrafie iridate, per un total look perfetto al Tour. Anche qui non manca – e come sarebbe stato possibile – l’adesivo dell’incredibile Hulk sul manubrio.
Quel che abbiamo notato, ma non sulla bici di Pogacar bensì sulla Y1Rs di Tim Wellens, è una nuova monocorona Carbon-Ti, la cui dentatura ci sembrava abbondante: probabilmente un 56. Magari potrebbero usarla in qualche tappone veloce.


TT1, per la crono
Infine ecco la bici da crono, la Colnago TT1, che Pogacar userà tra pochi giorni a Caen, quando il Tour proporrà la tappa contro il tempo.
La prima cosa che si nota è che stavolta la bici è nera. Tadej non è l’iridato a crono, quello è terreno di Remco Evenepoel, quindi rientra nei ranghi. Il peso della bici non è stato dichiarato, ma alzandola e paragonandola con le due precedenti possiamo garantirvi che non vi si discosta troppo. Proprio il peso della bici da crono della UAE Team Emirates era stato messo sotto accusa qualche tempo fa, ma a quanto pare ci hanno lavorato e anche bene.








Se il peso è una peculiarità importante della TT1 di Pogacar, altrettanto importante è la misura delle pedivelle. Qui le 165 lasciano spazio alle 160 millimetri. Riguardo ai rapporti, la bici fotografata aveva una corona da 64 denti, ma questo varia in base al percorso, chiaramente.