Da Continental ad Hutchinson, un cambio non da poco in casa Intermarché-Wanty, anche se resta la tecnologia tubeless per gli pneumatici. Quello di Hutchinson è un ritorno ufficiale, ma solo in parte, perché la realtà dei fatti è che la tecnologia delle mescole Hutchinson, delle carcasse e delle strutture delle gomme è mutuata da alcune aziende di pneumatici del settore, per la strada, la mtb e anche nel ciclocross.


Abbiamo chiesto a Kevin Colleoni, uno dei quattro azzurri del team belga con Busatto, Rota e Petilli, cosa sia cambiato in termini di feeling, sensazioni e feedback dopo circa un paio di mesi di utilizzo. E’ ovvio che alle spalle di una sponsorizzazione e fornitura tecnica, nei confronti di un team WorldTour, ci sono delle direzioni di ricerca e sviluppo, marketing e visibilità, ma anche di crescita del marchio sotto molti aspetti. La fornitura diretta di Hutchinson è parte di una strategia ben precisa.
Quando sei entrato in contatto con i nuovi materiali?
A dicembre, durante il primo ritiro ufficiale che è stato anche diverso da altri degli ultimi anni, perché ci hanno presentato i nuovi tubeless. I responsabili di Hutchinson ci hanno messo sul piatto dati, numeri, analisi e abbiamo fatto anche dei veri e propri workshop.


Da Continental ad Hutchinson, un cambio che non passa inosservato.
Un cambio non da poco, anche noi ci siamo accorti di questo, oltre ad una bici che oggi è equipaggiata full Shimano. Abbiamo i pedali Dura Ace che hanno sostituito i Look.
Torniamo ai tubeless, avete fatto dei test e fornito riscontri fin dal primo ritiro?
Ne abbiamo fatti diversi durante il primo collegiale, conditi da riunioni e dove man mano sono state prese in considerazione delle prove eseguite da laboratori esterni. Test che presumo siano stati fatti prima del ritiro.


Riesci a quantificare un cambio da Continental ad Hutchinson?
La scorrevolezza è praticamente uguale a Continental, a parità di sezione, pressioni e condizioni meteo. In generale molto bene, anche se credo sempre che la prova del nove sia la situazione di gara. Quello che invece ha colpito in modo positivo tutti i corridori del team è un maggiore grip in situazioni di umido e bagnato.
Hai e avete trovato una mescola più morbida?
Sì, esatto. Un aspetto che è stato oggetto di confronto con lo staff tecnico della squadra e di Hutchinson. Proprio per questo motivo siamo al corrente di un consumo maggiore del battistrada, rispetto a Continental. E’ un fattore che non riguarda noi corridori, piuttosto l’azienda ed eventualmente i meccanici, ma al tempo stesso abbiamo un tubeless che ha una super tenuta.


Pneumatici super agili in diverse situazioni?
Agili e scorrevoli a prescindere dalla tipologie di ruote utilizzate, dai profili più alti a quelli bassi.
Il cambio di gomme prevede anche pressioni di esercizio variate?
Di pochissimo, nel senso che con Hutchison rimaniamo più bassi.
Le pressioni sono concordate con il team?
Sì, con delle tolleranze in base al feeling e condizioni delle strade o del meteo. Tutto è concordato con lo staff tecnico e con una sorta di supervisione di Hutchinson che ha dato delle indicazioni per sfruttare al meglio gli pneumatici. Per quanto mi riguarda, rimango sempre tra le 4,5 e 4,7 atmosfere, tra bagnato e asciutto.


E’ stato fornito solo un modello, oppure diversi modelli di pneumatici?
Un modello di tubeless specifico per le gare e montato sulle ruote da gara. Con Hutchinson abbiamo, per ora, una sola versione. Con Continental non di rado usavamo i tubeless TT anche per le corse in linea con clima caldo ed asciutto, al posto dei TR. Poi abbiamo una versione Hutchinson più durevole da usare a casa sulla bici da allenamento. Entrambi tubeless.
Sempre tubeless anche in allenamento?
Sempre. Oltre ad una questione legata alla fornitura tecnica c’è anche la volontà del corridore di mantenere lo stesso feeling, per il training e in gara.


Quando esci in allenamento cosa porti con te, per contrastare eventuali forature e danni alle gomme?
Partiamo dal presupposto che da quando uso i tubeless non ho mai più avuto la necessità di farmi venire a prendere lontano da casa. Direi che non è male. In caso di microforature il liquido chiude e spesso non ci si accorge neppure di aver forato.
E se il buco è più grande?
Ho e abbiamo preso l’abitudine di mettere in tasca i vermicelli (EffettoMariposa, ndr) che ci ha fornito lo sponsor. Nel caso di un taglio, o danno importante con grosse dimensioni, difficile da chiudere con il solo liquido.


Come funziona quando devi cambiare e/o integrare un componente che utilizzi in allenamento?
Durante il primo ritiro ci viene data una fornitura che prevede anche un cambio. Parliamo di tubeless, quindi una coppia in uso e una di scorta. Nel caso ci fosse un danno, o il semplice consumo, si chiede al team quando si resta lontano dalle corse per un lungo periodo, oppure si chiede un’integrazione al momento in cui ci trova per le gare.
Per quanto concerne le sezioni?
Larghezza da 28, sempre. Quelli da 30 e oltre solo per le gare del pavé e del Nord in genere.