Jacopo Guarnieri è ripartito dal Tour de Pologne con grandi ambizioni e motivazioni: nonostante la prima gara insieme dalla fine del Giro, l’intesa con Arnaud Demare è valsa un’altra vittoria. Dopo tanta fatica e qualche volata per riprendere le misure, il francese infatti ha vinto a Cracovia, pilotato come sempre dall’azzurro che domani correrà gli europei di Monaco.
A partire dal dal Giro d’Italia, Jacopo sta indossando le nuove Unique di Q36.5. Come sappiamo, le scarpe sono un prodotto delicato che ricopre una parte fondamentale nella ricerca della massima prestazione.
«Le ho indosso da qualche mese – ci conferma Guarnieri – e non ho mai avuto problemi. E sono uno che le scarpe le stressa, visti i miei 80 chili e la conseguente potenza che esprimo sui pedali».
Morbide ma stabili
Il lavoro del “pesce pilota” dura pochi secondi e in quei rapidi frangenti si concentrano tutta la tensione e l’adrenalina di una tappa o di una gara lunga, anzi lunghissima. La sensazione, quando si spinge “a tutta” sui pedali, deve essere di stabilità e sicurezza.
«Anzitutto – riprende Jacopo – la cosa che mi è piaciuta di più è la calzata morbida, sono davvero confortevoli. La struttura c’è e si sente, ma allo stesso tempo il comfort è elevato e, cosa più importante, non perdono la forma. Infatti, la Unique la sto usando da ormai 3-4 mesi ed è sempre come nuova, questa sua caratteristica è un mix di tanti fattori. La calzata, devo dire, è la parte che si gode di più. Allo stesso tempo rimangono molto rigide, nonostante il mio peso, e di conseguenza i miei watt, non ho mai avuto segni di cedimento o di instabilità».
Fresche e traspiranti
Trovare il giusto mix per una scarpa da ciclismo non è una cosa semplice da fare, le caratteristiche meccaniche devono andare di pari passo con il comfort ed alla stabilità. Puntando troppo sulle prime, si andrebbe a creare un prodotto difficile da indossare per molto tempo, invece, concentrandosi sul comfort non si otterrebbero i risultati desiderati.
«La tomaia è una delle parti che preferisco delle Unique – ci confida il corridore della Groupama FDJ, che dal prossimo anno passerà alla Lotto Soudal – se guardi le scarpe da fuori e le tocchi, specialmente nella parte del tallone hai la sensazione che siano rigide. Poi, quando le indossi, senti che sono morbide ed avvolgenti. Sono molto traspiranti, nonostante io non sia uno che soffre molto il caldo, è una qualità da non sottovalutare. Anche perché, quando si pedala le sensazioni cambiano e il piede non rimane mai nelle stesse condizioni per tutto il tempo».
La chiusura delle Unique avviene con i rotori BOA, che la rendono personalizzabile al millimetro La suola ha una grandi rigidità così da avere una scarpa con alta responsività ed un ottimo trasferimento di potenza
Chiusura BOA
Infatti, un altro elemento fondamentale della scarpa Unique è la chiusura, fatta con i classici rotori BOA. Un sistema che permette di regolare al millimetro, ed in qualsiasi situazione, la pressione della scarpa sul piede.
«La tomaia e la suola sono un tutt’uno – spiega ancora Guarnieri – e il piede si trova appoggiato comodamente nel mezzo. Nonostante le differenze di rigidità (tra suola in fibra di carbonio e tomaia super leggera, ndr) non ho mai avuto la sensazione di avere qualcosa di molle ai piedi. Anzi, senti proprio che la scarpa segue ogni minima regolazione. Al Tour de Pologne, nell’ultima tappa (vinta proprio da Demare, ndr) ero partito con le scarpe troppo strette. Era un giorno molto caldo, si sono raggiunti i 37 gradi in corsa e naturalmente in questi casi dopo un po’ il piede tende a gonfiarsi. Dopo qualche chilometro ho allargato i rotori e la scarpa ha seguito questa regolazione, dandomi la sensazione di assecondare la fisionomia del piede».
Come detto, con le Unique Guarnieri correrà domani il campionato europeo su strada. Convocazione che era nel mirino di Jacopo e conquistata facendo egregiamente il suo lavoro. Ora è pronto per dare una mano ai suoi compagni e poi testa alla Classico di Amburgo, il 21 agosto.