I ciclisti più esperti si ricorderanno certamente i lunghi rapporti che si utilizzavano fino ai primi anni 2000, con il 39-53 che era lo standard per quanto riguarda le corone anteriori. Ma proprio in quegli anni FSA ebbe l’intuizione di lanciare la compact. E proprio a loro abbiamo chiesto proprio di raccontarci come sia nata questa soluzione tecnica e che cosa ci potrebbe riservare il futuro.
Tour de France 2003
La rivoluzione della compact nasce durante il Tour de France 2003. In quell’anno Full Speed Ahead era partner tecnico del Team CSC. Claudio Marra, Vicepresidente e global marketing manager di FSA, fece vedere a Bjarne Riis, che era il team manager della CSC, una guarnitura in carbonio con un rapporto di trasmissione 36-52. Si trattava della prima guarnitura compact.
L’idea di una guarnitura con dei rapporti più bassi era stata di Fausto Pinarello, che pensava in questo modo, di consentire ai corridori di affrontare le salite più dure con uno sforzo minore. Come abbiamo detto prima, fino ad allora la combinazione più utilizzata era il 39-53, ma in quell’edizione del Tour de France stava per cambiare qualcosa.
Tutto nasce da una caduta
Durante la prima tappa del Tour de France, il prologo di Parigi, Tyler Hamilton che era il capitano del Team CSC, cadde e si fratturò la clavicola. La maggior parte delle persone pensarono che Hamilton non sarebbe riuscito a finire quell’edizione della Grande Boucle, soprattutto avrebbe fatto molto fatica ad affrontare le grandi salite. Hamilton tenne duro e cominciò a sentirsi meglio con il passare delle tappe, fino ad arrivare alla vigilia dell’Alpe d’Huez.
L’intuizione di Riis
Bjarne Riis si ricordò in quel momento della guarnitura compact che gli fece vedere Claudio Marra. Nessuno fino ad allora aveva creduto nei vantaggi che i rapporti più agili potevano dare su certe salite. Riis pensò che gli ingranaggi “più leggeri” avrebbero potuto aiutare Hamilton a rimanere seduto in sella sulle salite ed evitare di spingere sulla spalla.
Riis telefonò a Marra, che guidò tutta la notte con la prima guarnitura compact mai prodotta e raggiunse la squadra. Poco prima della partenza della tappa di montagna, i meccanici montarono sulla bici di Hamilton la nuova pedivella FSA Carbon Pro Elite da 515 grammi, con una corona interna da 36 denti ed una esterna da 52 denti. Tyler Hamilton vinse la sedicesima tappa da Pau a Bayonne aprendo così la strada ad un cambiamento che ha rivoluzionato il modo di pedalare di milioni di ciclisti nel mondo.
Diffusione da record
Oggi il 90% dei ciclisti usa una combinazione compact, c’è chi sceglie il 36-52 e chi il più agile 34-50. Il concetto che sta alla base della compact è che vengono sfruttati i pignoni più piccoli e si hanno a disposizione rapporti che si raggiungerebbero soltanto con l’utilizzo di una tripla o con dei pignoni enormi al posteriore. Sappiamo che ormai anche il pacco pignoni viene dotato di dentature sempre maggiori, non è più uno scandalo vedere i professionisti con il 28 o il 30. Un altro vantaggio che ci segnala FSA è che anche a livello di peso si ha un vantaggio dovuto all’utilizzo di un risparmio di materiale. Il tutto senza dover sostituire parti importanti del sistema di trasmissione, come invece bisognerebbe fare con una moltiplica tripla.
FSA anticipa i tempi
Dopo le compact, FSA ha lanciato, in tempi non sospetti, la guarnitura Supercompact, anticipando l’esplosione del mercato gravel che richiede proprio questo tipo di guarniture. La Supercompact prevede l’utilizzo di ingranaggi di dimensioni molto ridotte che riducono ulteriormente lo sviluppo metrico. In questo modo si hanno a disposizione rapporti molto corti per la salita. I rapporti usati sono il 32-48 oppure il 30-46. Come si può notare FSA lascia sempre la differenza minima di 16 denti che corrisponde alla capacità dei deragliatori standard.
Il futuro per FSA
Per quanto riguarda le tendenze future, in FSA ci segnalano il sempre maggiore diffondersi delle guarniture con monocorona anteriore. Un risultato che sente l’influenza sempre maggiore del gravel e di derivazione mountain bike. Ovviamente questa soluzione è facilitata dall’aumento dei rapporti nel pacco pignoni che permette di trovare la pedalata giusta su tutti i terreni. FSA presenta in gamma delle guarniture monocorona che hanno il vantaggio di far risparmiare ulteriore peso e di semplificare l’utilizzo del cambio, che diventa perfettamente sequenziale nello sviluppo metrico.