Si comincia sul pavé e Colnago prepara le bici per la guerra

25.02.2024
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Il pavé è da sempre il banco di prova per uomini e mezzi, esigente e massacrante, affascinante e in grado di cambiare la carriera di un atleta (e di una bicicletta).

Le biciclette saranno diverse tra le pietre del Fiandre e quelle della Roubaix? Quanto tempo prima vengono stilate le note tecniche del mezzo? Nei giorni scorsi, Baroncini ci aveva spiegato le differenze sulla sua bici per il Fiandre e la Roubaix. Abbiamo posto questi ed altri quesiti ad Alberto Chiesa, responsabile dello staff dei meccanici del UAE Team Emirates.

La bici di Baroncini in gara alla Omloop Het Nieuwsblad (foto UAE Team Emirates)
La bici di Baroncini in gara alla Omloop Het Nieuwsblad (foto UAE Team Emirates)
Stessa bici per il pavé del Fiandre e quello della Roubaix?

Sì, la bici sarà la stessa e sempre la Colnago V4Rs. Anzi, per essere precisi in occasione del pavé cambieremo la forcella, ma il telaio rimarrà quello.

Una forcella nuova?

Una forcella che Colnago appositamente per queste gare, con una luce maggiore nella zona del passaggio ruota. Questo per dare una tolleranza più ampia quando monteremo le gomme da 32 millimetri.

Il frame-kit V4Rs non cambia tra Fiandre e Roubaix
Il frame-kit V4Rs non cambia tra Fiandre e Roubaix
Userete sempre gli pneumatici da 32 millimetri?

Normalmente 32 per la Roubaix e 30 per il Fiandre, tubeless Continental.

Rispetto agli standard, pensate di aumentare la quantità di liquido nel tubeless?

No, rimarremo con i nostri standard che si aggirano intorno ai 40 millilitri per ogni pneumatico. Nell’ottica del pavé il liquido serve principalmente per bloccare la gomma al cerchio. Certo, funge anche per chiudere l’eventuale foro che si può aprire nella gomma, ma nella maggior parte dei casi, sul pavé si buca e si perde pressione perché si spacca il cerchio. Soprattutto alla Roubaix.

Che pressioni useranno?

Intorno alle 3,5 atmosfere, ma in questo caso le variabili sono legate anche al meteo, quindi si lavorerà anche nei momenti a ridosso della partenza. Abbiamo provato e stiamo provando diverse soluzioni. Posso dire che alla Roubaix si scende leggermente con la pressione dei tubeless, rispetto al Fiandre.

Quando siete partiti a fare le prove tecniche in vista del pavé?

Sul campo, con le varie ricognizioni dei corridori deputati a fare la campagna del nord, di solito partiamo almeno con due mesi di anticipo. Il primo sopraluogo è stato fatto circa 20 giorni fa.

Politt e Baroncini, nella recente ricognizione sul pavé (foto UAE Team Emirates)
Politt e Baroncini, nella recente ricognizione sul pavé (foto UAE Team Emirates)
Le prove servono anche per adeguare i rapporti che useranno i corridori?

I nostri useranno la doppia corona anteriore 54-40. Due le combinazioni per i pignoni, 11-30 per la Roubaix, 11-34 per il Fiandre. Cambierà la scelta del componente, perché i corridori possono scegliere tra le corone Carbon-Ti e quelle standard Shimano. Chi ha in dotazione Carbon-Ti, ad esempio Wellens, continuerà ad usarle anche sul pavé.

E invece per quanto riguarda i dischi dei freni?

Tutti con il 160 anteriore e 140 posteriore, solo Carbon-Ti.

Dischi Carbon-Ti per tutti i corridori (foto UAE Team Emirates)
Dischi Carbon-Ti per tutti i corridori (foto UAE Team Emirates)
Ci saranno corridori che cambieranno il setting del mezzo?

Ormai la posizione rimane quella, per le gare normali e per il pavé. L’unica variabile in ottica pietre è legata al doppio nastro sul manubrio, oppure all’inserimento del gel, che qualche corridore chiede e al fatto che il manubrio viene nastrato completamente anche nella parte superiore orizzontale.

Ci sono corridori che usano i comandi satellitari nella parte orizzontale del manubrio?

Si, ci sono degli atleti che chiedono i tasti sotto la parte orizzontale. Molto richiesti da quei corridori che portano le mani nella parte alta quando pedalano sulle pietre.