Migliorare la qualità della frenata: risponde Braking

29.03.2025
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GIUSSANO – Si possono migliorare le prestazioni dei freni a disco delle bici? Abbiamo chiesto ad Andrea Bazzi di Braking, azienda lombarda che sbarca ufficialmente anche nel mondo della bici.

Dopo aver conseguito numerosi successi in ambito moto, Braking porta il suo know-how nella categoria dei freni a disco dedicati alle biciclette, aprendo così un ventaglio di opzioni per nulla banale. Abbiamo chiesto a Bazzi di soddisfare alcune curiosità che tengono banco tra gli appassionati.

Dopo i successi nel mondo dei motori, l’azienda lombarda sbarca nelle bici (foto Braking)
Dopo i successi nel mondo dei motori, l’azienda lombarda sbarca nelle bici (foto Braking)
Quali sono le differenze tra pastiglie organiche, sinterizzate e carbo-metalliche?

Dipende dal composto utilizzato per la pastiglia vera e propria. Le organiche hanno un’eccellente frenata e mantengono le temperature relativamente basse, non sono rumorose e sono un buon compromesso tra usura e sensibilità. Le carbo-metalliche hanno una percentuale di carbonio nel composto. Garantiscono delle prestazioni stabili nelle diverse situazioni che si generano in frenata con un’usura contenuta anche a temperature elevate. Vale la pena citare le Braking Race Pro Tour, una sorta di pastiglia top di gamma in senso assoluto, studiata per performance elevate, silenziosa a tutte le temperature di esercizio, con una durata nettamente superiori agli standard.

Quali pastiglie troviamo sugli impianti al momento dell’acquisto?

Pastiglie sinterizzate, non hanno prestazioni al top, ma limitano il rumore. E’ bene considerare che ogni impianto frenante, pastiglie comprese, necessita di un minimo di rodaggio, anche sulle bici. Spesso non viene eseguito, o viene fatto non adeguatamente.

Andrea Bazzi nel centro prove/test
Andrea Bazzi nel centro prove/test
A cosa ti riferisci?

Diversi team WorldTour, solo per fare un esempio, adottano un macchinario che simula delle frenate progressive e adatta le pastiglie ai dischi. Un rodaggio. L’utente comune, durante i primi utilizzi dovrebbe eseguire una serie di pinzate di assestamento, senza stressare disco e pastiglie al primo utilizzo. L’esperienza Braking proviene dalle moto e sappiamo bene, conosciamo la dinamica dell’accoppiamento disco/pastiglia.

Puoi spiegarci?

Le pastiglie tirate fuori dalla scatola sono perfettamente lisce, coperte da una leggera patina per preservarle durante lo stoccaggio. Il rodaggio serve a togliere questa patina e far prendere la forma del disco, come si usa dire. Inoltre, ogni tipologia di disco ha una fascia frenante con scanalature e design differenti. Le pastiglie hanno la necessità di accoppiarsi al meglio per poter lavorare meglio.

Dal lato pratico?

Ad impianto nuovo o pastiglie nuove appena montate, consigliamo una ventina di frenate a circa 25 chilometri di velocità, accompagnando la bicicletta, senza inchiodare, senza fermare la bici in modo brusco. Bisogna evitare in tutti i modi la vetrificazione a freddo della pastiglia. La vetrificazione forma uno strato superficiale sulla mescola delle pastiglie. E’ duro e liscio, non fa lavorare nel modo corretto le pastiglie, perdendo soprattutto la modulabilità.

Braking fornisce prodotti after market di qualità superiore?

Bisogna partire da un presupposto. Le pastiglie originali degli impianti devono abbracciare un bacino molto ampio di utilizzatori, soprattutto per questo motivo hanno mescole neutre. La pastiglie after-market – le Braking lo sono – antepongono il feeling di guida a tutto il resto. L’obiettivo di un’azienda che produce componenti after-market è quello di offrire specificità differenti, per prestazioni e situazioni diverse.

Un esempio di pastiglie organiche Braking
Un esempio di pastiglie organiche Braking
Come si capisce la differenza?

Consigliamo sempre di provare le pastiglie per un periodo medio-lungo ed un utilizzo vario, in modo da poterle leggere nel tempo e capire quale è più adatta. Bisogna considerare che lo stesso utilizzatore potrebbe avere preferenze diverse a seconda del tipo di uscita. Ad esempio, per un utilizzo in pianura si potrebbe preferire una mescola diversa da quella che più performante per un’uscita in montagna.

Quindi è possibile migliorare la frenata con la customizzazione dell’impianto?

La prestazione della frenata è strettamente legata alle pastiglie ed in funzione delle caratteristiche di guida dell’utilizzatore. Non esiste una mescola migliore o peggiore, ma la stessa composizione modifica la sensazione che il freno restituisce. Questo avviene soprattutto in funzione delle condizioni climatiche e della sensibilità del ciclista.

Perché le condizioni climatiche possono influire?

Perché cambiano le temperature di esercizio. La pioggia ad esempio, situazione in cui una pastiglia a mescola carbo-metallica potrà risultare più efficace rispetto ad una organica. Grazie alla composizione diversa delle mescole, dove la parte metallica vuole temperature d’esercizio più basse rispetto ad una mescola totalmente organica. Stesso discorso legato allo stile di guida. Un rider che tende a staccare all’ultimo cercando la frenata di potenza troverà una pastiglia organica molto più adattabile ed efficace al suo stile di guida, rispetto ad una carbo-metallica che ha necessità di essere scaldata di più.