Cervélo, le classiche e Wout Van Aert. E c’è anche una S5 nuova…

03.03.2022
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Cervélo R5, S5, Caledonia e la P5 per le prove contro il tempo, senza dimenticare il modello specifico per il ciclocross. Wout Van Aert è uno di quei corridori che salta da una bici all’altra senza alcun problema: un’attitudine che va ben oltre la scelta tecnica e dedicata all’evento. Con la S5 ha vinto al suo esordio su strada alla Omloop. Abbiamo chiesto a Marcel Kruithof, meccanico del Team Jumbo-Visma.

Alcune Cervélo Caledonia pronte per una ricognizione sul pavé (foto Team Jumbo-Visma)
Alcune Cervélo Caledonia pronte per una ricognizione sul pavé (foto Team Jumbo-Visma)
Quali sono i modelli di bici che ha disposizione il campione del Belgio?

I modelli Cervélo che utilizza Wout sono tre: la S5, la R5 e la Caledonia. Ognuna di queste è dedicata ad un impiego specifico, alle quali va aggiunta la bici da crono. Poi c’è il modello da ciclocross.

Sembra utilizzare indistintamente ogni bicicletta, ma ha delle preferenze?

Van Aert è un atleta e un ragazzo semplice, che però sa perfettamente quello che vuole ed è molto preparato e preciso. Lavorare con lui è davvero gratificante e per noi meccanici diventa tutto più facile. Si, il modello di bici che preferisce è la S5. Con tutta probabilità è anche il modello che maggiormente gli si addice, considerando la potenza che è in grado di esprimere e la classe cha ha quando sprinta in una volata.

Ci puoi dare qualche dettaglio sulle sue misure ed eventuali differenze tra una bici e l’altra?

Dal punto di vista biomeccanico, il suo corpo lavora nello stesso modo su tutte le Cervélo che ha a disposizione, tranne che sulla bici da crono. Quest’ultima però è una categoria a parte. Se ci concentriamo sulle biciclette, sui modelli S5 e R5, le differenze ci sono, ma sono minime.

Sotto quale punto di vista?

La R5 ha un attacco manubrio differente, perché la S5 prevede il cockpit integrato e specifico. Si tratta di 2 millimetri in lunghezza e nell’altezza del manubrio. La Caledonia ha gli stesssi valori della R5. Tutte le sue bici hanno le pedivelle da 172,5 e su questo Wout non fa apportare variazioni nel corso della stagione.

Quindi, anche per le corse a tappe la posizione in sella resta invariata?

Sì esatto, non ci sono differenze tra le corse di un giorno, le gare sul pavé e le corse a tappe. Le variabili sono legate alla bicicletta che decide di utilizzare.

Quale bicicletta utilizzerà per le corse di primavera?

Per la Parigi-Roubaix è prevista la Caledonia, per tutte le altre gare è prevista la S5. Sono comunque da considerare le valutazioni dell’ultimo minuto.

La stessa bicicletta che Wout utilizza il giorno della gara, verrà utilizzata anche per le giornate che precedono l’evento?

Dipende dalle situazioni. Per dare un riferimento, posso dire che il corridore inizia ad usare lo stesso modello che userà in gara almeno tre giorni prima.

Lo stem e la piega della Caledonia (foto Team Jumbo-Visma)
Lo stem e la piega della Caledonia (foto Team Jumbo-Visma)
E per quanto riguarda la scelta delle ruote?

Wout e tutto il team possono scegliere tra i modelli di ruote Shimano Dura-Ace C36, C50 e C60, tutte con predisposizione per i tubolari. Le prime vengono richieste per i percorsi con tanta salita. Le C50 sono quelle più utilizzate dai corridori anche per la campagna del Nord. Quelle da 60 millimetri per le gare piatte e quando c’è poco vento.

Qual’è la sezione delle gomme e quali le pressioni di gonfiaggio?

Normalmente il corridore usa una sezione da 26, con pressioni che sono comprese tra le 5,8 e 7,2 atmosfere. Per le gare del pavé Van Aert di solito chiede pneumatici da 28, talvolta 30 millimetri e viene adeguata la pressione, verso il basso.

Una delle Cervélo S5 di WVA, dopo il montaggio al Service Course del team (foto Team Jumbo-Visma)
Una delle Cervélo S5 di WVA, dopo il montaggio al Service Course del team (foto Team Jumbo-Visma)
Vengono utilizzati i tubeless?

Non in gara. Le ruote e le gomme tubeless sono una fornitura legata al team development e alla squadra delle donne.

Wout chiede qualcosa di particolare in ottica dl pavé?

La particolarità è il doppio nastro al manubrio, ma solo in occasione della Roubaix. Per il resto delle gare le sue biciclette hanno una configurazione standard, senza particolari segreti. Una differenza tra l’allestimento della S5 e quella della R5 è il manubrio. Sulla seconda Van Aert preferisce un manubrio flat.

La nuova Cervélo R5-CX, sviluppata anche grazie al Campione Belga
La nuova Cervélo R5-CX, sviluppata anche grazie al Campione Belga
Invece per quanto riguarda i rapporti?

Rispetto al 2021 abbiamo le trasmissioni Shimano Dura Ace 12v, con le corone 54-40 e i pignoni con scala 11-30. Questo è standard e alle corse di primavera vedremo questa configurazione. E’ possibile che in estate qualche corridore, non Wout, chieda di utilizzare la combinazione 52-36 e i pignoni 11-34. Ma solo per le tappe più dure, con delle salite durissime.

Ci sono dei momenti della stagione road in cui chiede di usare la bici da cx?

Van Aert ha una Cervélo da ciclocross a casa, sempre pronta e disponibile. Sì, è possibile che il corridore utilizzi questa bicicletta in questo momento della stagione, per piacere e non per un training specifico.

Le Caledonia al termine della Parigi-Roubaix 2021 (foto Team Jumbo-Visma)
Le Caledonia al termine della Parigi-Roubaix 2021 (foto Team Jumbo-Visma)
Nella tua carriera hai mai visto un corridore così forte e al tempo stesso versatile?

Sono nel team da sette anni e in precedenza non mi era capitato di poter lavorare con un atleta del genere. Van Aert è speciale e credo che sono rare le occasioni in cui si è visto un corridore così forte e capace di fornire ogni volta delle indicazioni utili sotto molti punti di vista, per quello che riguarda le biciclette e anche per la gestione in gara.