La LIV Racing Xstra, come pure la Trek-Segafredo e la SD Worx, porta il nome del suo sponsor tecnico, facendo sì che le atlete del team siano le prime tester per i modelli di produzione. Essendo LIV una linea di bici disegnata appositamente per le donne, l’abbinamento risulta piuttosto interessante.
Quest’anno sulla Langma Advanced Pro Disc della squadra di Giorgia Bronzini correrà anche Rachele Barbieri, che fino al 2021 pedalava su Argon 18 e in quanto velocista ha bisogno di una bici leggera ma soprattutto rigida. La nuova LIV le è arrivata a novembre, perciò la modenese ha avuto il tempo di prenderle le misure.
La bici del team (qui quella di Neumanova) è la Langma Advanced Pro Disc (foto Michiel Maas) Il telaio della Langma è in carbonio Advanced-Grade (foto Michiel Maas) La geometria compatta del carro rende la bici molto reattiva (foto Michiel Maas) La bici è montata con il gruppo Sram Red (foto Michiel Maas) Le bici da crono sono appena arrivate (foto Michiel Maas)
«Mi trovo molto bene – dice – è una bici reattiva e leggera. E per una come me che in salita fatica sempre, questa è una buona notizia. Per quanto mi riguarda sono una novità anche i freni a disco, con cui ho preso confidenza. La differenza sui percorsi bagnati si sente. E poi è anche una bici molto bella, con grafiche che riprendono quella della maglia. A breve proverò anche il modello da sprinter e poi il quadro sarà completo per ogni tipo di gara…».
Okay i freni a disco, ma le novità non sono finite, giusto?
Giusto, sto usando per la prima volta anche i tubeless e questa per me è un’altra grossa novità. Ero abituata a gonfiare tantissimo i tubolari, mentre adesso non è necessario. Il mio preparatore ne sa più di me e mi ha fatto un corso accelerato, spiegandomi i vantaggi in termini di aerodinamica e scorrevolezza. Finora li ho usati anche in allenamento e ho lavorato per trovare le pressioni adatte per ogni tipo di situazione. Gonfio al massimo a 6-6,5 bar cercando di stare il più bassa possibile. E mi rendo conto che in curva e in discesa la tenuta è molto superiore.
Anche sulla Argon 18 usavi lo Sram Red, giusto?
Quando due anni fa lo montarono, pensavo che fosse rotto. Ammetto che all’inizio non è stato facile abituarsi, mentre adesso mi trovo davvero bene. Anche i rapporti sono una novità.
Cioè?
Cioè ho il 35-48 davanti e il 10-30 dietro. Essendo una pistard faccio le volate sempre con rapporti più agili. Sono più scattante e riesco a raggiungere più rapidamente la velocità massima.
Hai parlato dei tubeless, ma sono nuove anche le ruote Cadex, no?
Con cui mi trovo benissimo, anche grazie ai tanti profili che abbiamo a disposizione. Hanno 24 raggi dietro e 21 davanti, sono anche molto rigide.
La sella?
La grande fortuna al riguardo è la vasta scelta di modelli. Non siamo tutte uguali e poter scegliere è un bel punto di partenza.
E la bici da crono?
Sono appena arrivate, non vedo l’ora di riceverla. Ma per ora diciamo che la lista delle cose da provare è bella lunga, non credo proprio che mi annoierò…