Due medaglie d’oro conquistate nel primo campionato del mondo dedicato al gravel. Pauline Ferrand-Prévot e Gianni Vermeersch hanno alzato le braccia al cielo a Cittadella in sella ai Vittoria Terreno Dry. Pneumatici in grado di destreggiarsi sui terreni asciutti, duri e sconnessi del percorso iridato a velocità impressionanti.
Affidabili e scorrevoli queste coperture hanno colmato il divario tra battistrada slick e battistrada per tutte le condizioni. La chiave di questo successo è l’esclusivo design a “squame di pesce” angolate, che consente alla parte centrale del battistrada di rotolare velocemente e fornire trazione in curva e in frenata.
Scelti per vincere
Sia Ferrand-Prévot che Vermeersch hanno avuto una cosa in comune oltre a vincere davanti a tutti. Entrambi si sono affidati alle gomme gravel Vittoria Terreno Dry, come hanno fatto molti altri corridori durante il weekend, scegliendo tra un’ampia gamma di quattro diverse misure, da 31 mm a 38 mm. Oltre alle sezioni differenti sono disponibili due costruzioni, il Tubeless standard più leggero (carcassa Gravel Lite TLR) e quello rinforzato (carcassa Gravel Enduro TNT).
Oltre a tutti i corridori WorldTour dei team sponsorizzati da Vittoria e ai biker come Pauline Ferrand-Prévot, altri specialisti del gravel come Nathan Haas, Nicholas Roche, il Team Amani e il Team Wish One hanno corso utilizzando diverse versioni di Terreno Dry.
Battistrada tecnologico
Il percorso di 190 chilometri del mondiale è stato un banco di prova che ha consacrato i Terreno Dry ai vertici del mercato gravel. Sono stati in grado di eccellere su una combinazione di strade in ghiaia, sentieri boschivi, piste ciclabili e strade asfaltate prima di correre attorno alle spettacolari mura di Cittadella.
Questo modello di punta firmato Vittoria vanta una parte centrale del battistrada a squame di pesce, composto da una serie di forme esagonali che si incastrano tra loro e che sono tutte leggermente inclinate verso l’alto nella direzione del rotolamento. Questo permette allo pneumatico, rotolando in avanti, di salire su queste micro-rampe e dare la sensazione di pedalare su una gomma slick. Al contrario, non appena si frena e la forza va nella direzione opposta a quella del rotolamento, le micro-rampe affondano nel terreno.
Sensazioni di scorrevolezza
Provare per credere, il disegno del Terreno Dry ha un’intelligenza costruttiva che si può misurare toccandolo con mano. Se si fa scorrere il dito in una direzione dello pneumatico e poi lo si fa nell’altra direzione, sembra di toccare due modelli differenti. Infatti è in grado di offrire una presa sul terreno in frenata e in curva che si adatta all’angolo di piega. Questo design si oppone alla deriva e fornisce tutta la trazione di cui si ha bisogno. Frena, sale e, soprattutto, rotola in maniera efficace come si è visto al campionato del mondo.
Le combinazioni sono svariate. Le tipologie di copertura sono quattro: Tubeless TLR, Tubeless TNT, pieghevole o rigido. Le misure sono cinque: 650x47c e 700x31c-33c-35c-38c. I prezzi consultabili sul sito partono da 22,95 euro.