MISANO ADRIATICO – Le Challenge Criterium RS diventano più grandi. Tubeless, ma anche una versione tubolare: gli pneumatici top di gamma di Challenge diventano ancora più moderni grazie ad un ampliamento delle sezioni: 28 e 30, per i tubeless e anche per la versione tubolare. Rimane il medesimo design e la stessa costruzione. Entriamo nel dettaglio.
Bianco o nero, 28 e 30 millimetriBianco o nero, 28 e 30 millimetri
Carcassa unica nel suo genere
Anche per i nuovi Criterium RS 28 e 30 tubeless ready è stata utilizzata una carcassa in cotone Corespun con 350 Tpi (fili per pollice quadrato), una struttura unica nel suo genere. Questo permette allo pneumatico di essere elastico, confortevole e di distribuire al meglio le vibrazioni, così come di adattarsi al terreno e alle temperature esterne. A prescindere dalla pressione di gonfiaggio, la gomma non risulterà mai eccessivamente dura.
E’ uno pneumatico fatto a mano, che integra anche una bandella protettiva che adotta l’acronimo PPS, inserita tra il battistrada e la carcassa.
Slick al centro, puntinato e differenziato ai latiCosì in versione tubolare Slick al centro, puntinato e differenziato ai latiCosì in versione tubolare
Il design differenziato
Nella parte centrale è slick, con una struttura compatta e resistente. La volontà è quella di massimizzare la scorrevolezza. Ai lati è un vero e proprio puntinato, con i piccoli tasselli che cambiano diametro tra i bordi e la zona più vicina al centro della gomma. Questa soluzione ha una validità non secondaria in fatto di tenuta della forma da parte dello pneumatico, che non spancia e non si “spiattella” neppure dopo tanti, tanti chilometri. I Challenge Criterium RS TLR, da 28 e 30 hanno un prezzo di listino di 84,90 euro.
E poi la versione tubolare, un must di Challenge, anche e non solo per la costruzione in cotone (350 Tpi). Il Criterium RS diventa grande anche in questa versione, con larghezze uguali a quelle proposte per il TLR. Il prezzo di listino è di 99,90 euro.
Il test di un tubeless di alta gamma è anche una sorta di apertura verso la stagione delle competizioni, quando il piacere di gareggiare collima con il mettere alla prova gambe e materiali. Schwalbe Pro One è il tubeless da gara dell'azienda tedesca.
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La nuovissima camera d’aria SmarTube, dell’italiana Pirelli, nasce per esaltare le prestazioni della gamma completa: P ZERO, Scorpion (Mtb) e Cinturato. E’ realizzata con il moderno materiale TPU, ovvero un prodotto composto da una parte in gomma e da una parte in poliuretano. La versione custom per tubolare ha richiesto un maggior tempo di elaborazione, proprio per la ricerca ottimale del giusto accoppiamento tra la stessa camera d’aria e la struttura dei P Zero Race. La versione per copertoncino invece è nata grazie ai numerosi feedback dei team WorldTour. Ricordiamo infatti che per la stagione 2021 Pirelli collabora con i team Trek Segafredo, Bike Exchange e AG2R Citroen. L’obiettivo della camera d’aria in questo caso è quello di adattarsi nel migliore dei modi ai copertoncini Pirelli.
La camera d’aria SmarTube Pirelli per copertoncinoLa camera d’aria SmarTube Pirelli per copertoncino
Leggera e colorata
Come accennato in precedenza il materiale con cui è realizzata la nuova SmarTube è il poliuretano termoplastico. Grazie a questo materiale è stato possibile ridurre il peso della camera d’aria di circa il 70 per cento rispetto a quelle realizzate in lattice. La riduzione di peso è un aspetto importante per una bici e lo diventa ancor di più se avviene nelle ruote, grazie alle quali si aumenterà la reattività del mezzo. La SmarTube risulta compatta e affidabile e il rischio di foratura è minimo grazie all’altissima qualità del TPU. Un’altra fra le caratteristiche importanti è nel colore. La SmarTube infatti è gialla, altamente visibile in caso di fuoriuscita dal copertoncino, e presenta una valvola Presta da 60 mm colorata di nero, per un’equilibrata pulizia estetica nel caso di uso con cerchi ad alto profilo in carbonio.
Prima parte di un viaggio nel mondo Pirelli, fra Milano e Bollate. Qui si parla del quartier generale a Bicocca, sede di uffici, studio e sperimentazione
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Nel ciclismo moderno l’efficienza aerodinamica e la scorrevolezza sono diventati i fattori più importanti da ricercare, quasi più della leggerezza. In quest’ottica le ruote hanno acquisito una grandissima importanza. Non è un caso che i corridori cambiano il tipo di ruote in base al percorso o alle condizioni climatiche. Questo permette di variare l’assetto delle biciclette, potremo dire che lo stesso telaio offre sensazioni diverse in base alle ruote che si montano. Noi di bici.PRO abbiamo dato uno sguardo alle ruote usate dai team al Giro d’Italia.
Ruote per tutti
Un elemento che ci è saltato subito all’occhio è che non ci sono ruote particolari o fatte su misura, ma sono tutti modelli che si trovano in commercio. Questo è dovuto a più fattori, innanzitutto la qualità dei materiali moderni, i processi produttivi evoluti e la ricerca e sviluppo sempre più spinta. Inoltre bisogna ricordare che i telai e i componenti che usano i professionisti devono essere per regolamento materiali che si trovano in commercio. Quindi non vedremo più la ruota fatta solo per il singolo corridore come avveniva fino ad alcuni anni fa.
Le Roval Rapide CLX 50 della Deceuninck Quick-StepLe Roval Rapide CLX 50 in dotazione alla Deceuninck Quick-Step e la Bora-Hansgrohe
Cerchi alti e larghi
Partiamo dalle ruote con profili più alti, fra queste spiccano le Roval Rapide CLX 50 in dotazione alla Bora-Hansgrohe e alla Deceuninck-Quick Step. Queste ruote vantano un profilo differenziato di 51 millimetri all’anteriore e 60 millimetri al posteriore con un peso rispettivamente di 649 e 751 grammi per un peso complessivo di 1.400 grammi. La larghezza del canale interno è di 21 millimetri per entrambi i cerchi. Il mozzo è Roval con cuscinetti DT Swiss EXP. Le Roval sono disponibili per solo copertoncino e freno a disco.
Le Enve 5.6 in dotazione alla NTT Pro CyclingLe Enve 5.6 in dotazione alla NTT Pro Cycling con profili differenziati
Profili differenziati anche per le Enve SES 5.6 in dotazione alla NTT Pro Cycling. In questo caso oltre al profilo diverso c’è anche la larghezza del canale differente. La ruota anteriore ha un’altezza di 54 millimetri con una larghezza del canale esterno di 29 millimetri, mentre per la posteriore il profilo è di 63 millimetri con una larghezza di 28 millimetri. C’è da dire che la larghezza del canale interno è di 19 millimetri per entrambe le ruote. La scelta dei profili e della larghezza esterna diversi è fatta per migliorare l’aerodinamica soprattutto in caso di vento laterale. Il peso nella versione tubolare è di 1.372 grammi.
Le Black Inc Sixty sono ruote dal profilo di 56 millimetriLe ruote Black Inc Sixty con profilo da 56 millimetri in dotazione alla Israel Start Up Nation
Alto profilo anche per leBlack Inc Sixty in dotazione al Team Israel Start Up Nation. In questo caso il profilo è 56 millimetri per entrambe le ruote con una larghezza esterna del cerchio di 30 millimetri, che diventano 21 interni. La forma del cerchio è stata ideata per lavorare aerodinamicamente al meglio con pneumatici da 25 e 28 millimetri di larghezza. Il peso è di 1.575 grammi.
Le Bora One 50 di Campagnolo con raggiatura G3Le Bora One 50 di Campagnolo hanno una raggiatura G3 tipica del marchio italiano
Profilo da 50 millimetri per le Campagnolo Bora One della Lotto Soudal. Le ruote italiane hanno una larghezza esterna del cerchio di 24,2 millimetri e sono disponibili sia per tubolare che per copertoncino/tubeless. Le prime pesano 1.348 grammi, mentre le seconde si attestano a 1.507 grammi. Il mozzo monolitico in alluminio è dotato di cuscinetti USB (Ultra Smooth Bearings). Da sottolineare la raggiatura G3 alla ruota posteriore tipica di Campagnolo.
Le Zipp 303 NSW con la superficie stile pallina da golfLe Zipp 303 NSW vantano una superficie che richiama la forma delle palline da golf
Profilo leggermente più basso per leZipp 303 NSW in dotazione al Team Movistar. Queste ruote vantano un’altezza di 45 millimetri con il profilo innovativo NSW (Net Speed Weaponry) dotato della tecnologia ABLC Sawtooth. In pratica si tratta del rivestimento fatto come una pallina da golf. Questo permette di migliorare la resistenza e la stabilità in caso di vento laterale, in quanto si creano dei mini vortici sulla superficie del cerchio. La larghezza esterna del cerchio è di 28,5 millimetri per un peso di 1.425 grammi.
Il Team CCC ha in dotazione le ruote Cadex 42 Tubolar con un cerchio dalla forma pensata per massimizzare l’aerodinamica e la velocità. Il profilo è di 42 millimetri con una larghezza esterna di 23 millimetri. I raggi sono in carbonio con profilo aero e i mozzi sono sempre di Cadex ad alta scorrevolezza. Peso di 1.242 grammi. Oltre alla versione tubolare c’è anche quella per copertoncino/tubeless dal peso di 1.327 grammi.
A dicembre, la Pauwels Sauzen-Bingoal comunica a Ryan Kamp che non lo conferma. Lo aiutano i fratelli Roodhoft, che trovano una Colnago con cui ripartire