I copertoni sono una delle parti più importanti per la nostra bici, l’unica a contatto con l’asfalto. Ci devono offrire sicurezza e garantire la prestazione, un binomio difficile da costruire, soprattutto a causa delle differenti condizioni climatiche. Pirelli ha deciso di abbattere questa frontiera, presentando il nuovo copertone P Zero Race 4s TLR: un prodotto adatto a tutte le stagioni.
La mescola utilizzata per i copertoni P Zero Race 4s TLR è la SmartNET SilicaLa mescola utilizzata per i copertoni P Zero Race 4s TLR è la SmartNET Silica
Novità e non solo
Pirelli nel costruire questo nuovo copertone ha utilizzato una nuova tecnologia: la Speedcore. Questa rende il copertone estremamente scorrevole ed abbassa notevolmente il rischio di forature. La mescola utilizzata è la SmartNET Silica: perfetta per fondi freddi o bagnati, ma allo stesso tempo offre prestazioni a tutto tondo. Si tratta della stessa tecnologia utilizzata per lo pneumatico Cinturato Velo.
La SmartNET Silica è una molecola a base di silice, la quale ha una forma allungata, differente dalle altre mescole in silicio. Questa differente costruzione ha una tendenza ad auto-allinearsi, garantendo così innumerevoli vantaggi prestazionali. Un’altra caratteristica che permette di utilizzare i P Zero Race 4s TLR tutto l’anno è l’affinità chimica con con l’acqua e le basse temperature.
Le misure disponibili sono tre: 28, 30 e 32 millimetriLe misure disponibili sono tre: 28, 30 e 32 millimetri
Speedcore
La mescola è abbinata con la tecnologia Speedcore, questa utilizza uno strato particolato in Aramide. Inoltre grazie all’utilizzo della Speedcore i copertoni hanno una bassa resistenza al rotolamento ed un’elevata protezione da forature. Tutte queste caratteristiche rendono il pneumatico P Zero Race 4s TLR davvero utilizzabile tutto l’anno. Performante e veloce d’estate, con alto grip e resistente d’inverno. A tutto ciò si unisce un feeling racing tipico della famiglia Pirelli.
Questa nuova tecnologia è stata sviluppata in combinazione all’esperienza di Pirelli nel campo delle mescole da competizione ed è stata introdotta per la prima volta sul mercato con il pneumatico P Zero Race TLR.
P ZERO Race 4S TLR è già disponibile nelle misure 28-622, 30-622 e anche 32-622.
Pur avendo il medesimo design e lo stesso concept, nei termini della performance e di percezione il nuovo Pirelli P Zero Race è cambiato parecchio. Non ha sacrificato la pastosità del battistrada, da sempre una delle peculiarità del tubeless Pirelli di alta gamma, ma rispetto al passato è più resistente e sostenuto ai lati.
Inoltre è semplice da tallonare al cerchio ed è piuttosto malleabile. Abbiamo provato due sezioni, la 26 e la 28, trovando il compromesso ottimale combinando le due larghezze, rispettivamente per anteriore e posteriore.
Ci fa piacere vedere questa scritta: le gomme Pirelli sono effettivamente prodotte in ItaliaCi fa piacere vedere questa scritta: le gomme Pirelli sono effettivamente prodotte in Italia
P Zero Race: battistrada iconico
Il design del battistrada è quello Pirelli, con i suoi intagli laterali e quella sorta di “saetta” mutuata dall’ambito motociclistico. Anche la forma della gomma non è cambiata, per un tubeless che si presenta sempre arrotondato, a prescindere dalla sezione e dalla larghezza del canale del cerchio. Ancora una volta riprendiamo un’affermazione di Samuele Bressan, Head of Global Marketing – Cycling Division di Pirelli e relativa ai disegni del battistrada.
«Al contrario di quello che si pensa – spiega – il compito principale delle scanalature laterali non è quello di far evadere l’acqua, ma quello di scaldare la mescola quando questa è in movimento. Si genera calore e si ottiene una maggiore deformazione della gomma a terra, a favore di un grip migliore anche quando si abbassano le temperature, al di sotto del range di lavoro ottimale di quel prodotto».
Il classico design P ZeroLa sezione “perfetta” del 28 su un canale da 21 di larghezzaPiù “tirato il 26 sul canale da 21 millimetri, ma in linea con le specificheIl classico design P ZeroLa sezione “perfetta” del 28 su un canale da 21 di larghezzaPiù “tirato il 26 sul canale da 21 millimetri, ma in linea con le specifiche
Diverso anche dentro
Se messo a confronto con la generazione precedente, il nuovo Pirelli P Zero Race TLR è differente nelle performance, ma anche per come si presenta la struttura. Lo si nota in modo particolare grazie al disegno della parete interna, che non ha più delle linee trasversali sporgenti e marcate, ma ha una sorta di copertura con delle microporosità.
Con tutta probabilità questa soluzione è voluta, perché è cambiata la carcassa, ora dotata di tecnologia SpeedCore ed è stato necessario garantire il massimo supporto, ma senza esagerazioni e azzerando il rischio di far diventare il tubeless eccessivamente duro. L’impermeabilità del P Zero Race è eccellente, come in passato.
A sinistra la struttura interna del nuovo TLR, a destra la versione anzianaA sinistra la struttura interna del nuovo TLR, a destra la versione anziana
Perfetto nelle misure
Non è un fattore secondario ed è una peculiarità che abbiamo sottolineato più volte in passato. Il Pirelli P Zero Race TLR è uno pneumatico che tiene fede alle sezioni anche quando si oltrepassa il range ottimale d’impiego. Cosa significa: il tubeless con la sezione da 28, mantiene tale larghezza se montato su un cerchio con canale interno da 19 e da 21 (quest’ultima è l’interfaccia ottimale). Quello da 26 trova un matching perfetto con un cerchio che ha il canale interno da 19, ma anche su un canale da 21 non si deforma. Dal 28 in su i TLR sono compatibili anche con i cerchi hookless.
Non è un aspetto banale quello di poter sfruttare gli pneumatici al pieno delle loro potenzialità, un fattore che influisce in modo esponenziale sulla guida, sulle prestazioni e sulla stabilità della bicicletta. Non vogliamo citare l’aerodinamica, talvolta difficile da percepire, ma di sicuro un gomma che protegge la parete del cerchio ed è perfettamente in linea con la forma della ruota non è un dettaglio da far passare in secondo piano.
Il 28 posteriore: dal cerchio a terra sono 27 millimetri di altezzaIl 26 anteriore: dal cerchio a terra sono 25 millimetriLa confezione è un pozzo di informazioni molto utiliIl 28 posteriore: dal cerchio a terra sono 27 millimetri di altezzaIl 26 anteriore: dal cerchio a terra sono 25 millimetriLa confezione è un pozzo di informazioni molto utili
Come vanno
Utilizzando principalmente un cerchio dal profilo medio/alto e con un canale interno da 21 millimetri, abbiamo trovato nella combinazione 26/28 (anteriore e posteriore) la soluzione perfetta per le nostre esigenze e stile di guida (abbastanza aggressivo, soprattutto nelle discese tecniche). Non solo, perché questa stessa combinazione ci ha permesso di sfruttare la stessa pressione degli pneumatici (5,2/5,3 bar, peso del tester di 66 chilogrammi).
Rispetto ai Pirelli P Zero Race TLR (a parità di sezione e configurazione, ruote e bici), la nuova versione è più tosta e offre una sensazione di compattezza maggiore. Lo si percepisce soprattutto ai lati, dove a nostro parere, proprio il bordo supporta in modo migliore e maggiore l’intera gomma. Al tempo stesso “si sente” costantemente la mescola lavorare ed adattarsi all’asfalto e mordere la strada. Si sente in curva quando si piega in modo importante l’andatura è elevata, si sente per quanto concerne la stabilità, perché il P Zero è un tubeless che non porta mai a confrontarsi con un cambio, non voluto, di traiettoria. La gomma lì la metti e lei sta lì. Non è uno pneumatico che tende a portare verso l’esterno.
P Zero Race TLR è il riferimento dell’alta gamma dedicata all’agonismoP Zero Race TLR è il riferimento dell’alta gamma dedicata all’agonismo
Più resistente
La resistenza agli agenti esterni, principalmente ghiaia e brecciolino, è stata migliorata notevolmente e questo lo si nota fin dalle primissime uscite. Il nuovo P Zero TLR sembra quasi opporsi ai piccoli detriti, i peggiori per l’economia del battistrada, pur mantenendo una morbidezza vantaggiosa e sfruttabile in diverse condizioni meteo.
Il Pirelli P Zero rimane a nostro parere un tubeless che offre il meglio di sé nelle condizioni climatiche calde, oppure dalla mezza stagione in avanti, quando l’asfalto esce dai rigori invernali.
Il peso del 26Il valore alla bilancia del 28Il peso del 26Il valore alla bilancia del 28
In conclusione
Il prezzo di listino del Pirelli P Zero TLR Made in Italy e le sue note tecniche ci dicono di un prodotto di alto livello, confermando le sue doti prestazionali una volta su strada. Nasce come pneumatico da competizione e questa sua vocazione corsaiola la si percepisce, ma è pur vero che è un tubeless piuttosto versatile e adatto a differenti tipologie di utenza. Questo grazie principalmente alla pastosità della mescola che trasmette sempre un buon feeling, trasmettendo sicurezza in diversi momenti. Il P Zero è uno di quei tubeless che si concede nell’immediato verso l’utilizzatore, senza fasi di adattamento e con un delta di pressioni non comune a questa categoria di prodotti.
Abbiamo provato le Deda RS4 DB, con predisposizione per il freno a disco. Cerchio full carbon da 38 millimetri, tubeless ready e un valore alla bilancia al di sotto dei 1400 grammi. Una versatilità da primato e un'agilità di altissimo livello, per un pacchetto ruote molto veloce anche sui percorsi leggermente vallonati.
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