Jakob Dorigoni, Jesolo, 2020

Jesolo, Dorigoni parte bene

04.10.2020
2 min
Salva

Jakob Dorigoni apre in grande stile il Giro d’Italia di Ciclocross, che si è aperto curiosamente in quasi contemporanea con la corsa rosa su strada. Una concomitanza che, si spera, resterà unica dato il forzato spostamento di tutta la stagione su strada per la pandemia. A Jesolo si sono dati appuntamento gli specialisti delle corse sui prati, visto che sia stradisti sia biker devono ancora terminare la stagione. 

Jakob Dorigoni, Jesolo, 2020
Jakob Dorigoni, campione italiano, vince la tappa di Jesolo (foto Billiani)
Jakob Dorigoni, Jesolo, 2020
Dorigoni, campione italiano, vince a Jesolo (foto Billiani)

Eccezione fra questi ultimi, Jakob Dorigoni e Cristian Cominelli. I due hanno deciso di anticipare il loro passaggio al ciclocross e i risultati si sono visti, dato che nella prova open la loro sfida ha caratterizzato la gara. Dorigoni (Selle Italia Guerciotti Elite) ha provato a imporre la sua legge sin dalle prime battute, ma nel finale ha dovuto rintuzzare la rimonta di Cominelli (Scott, che ha chiuso a soli 8”. Terza posizione a 1’20” per il laziale Antonio Folcarelli (Race Mountain Folcarelli) al suo esordio nella categoria Elite.

«Era importante saper amministrare il vantaggio senza danni, è sempre fondamentale iniziare col piede giusto perché poi tutto diventa più facile – ha commentato il tricolore Dorigoni, prima maglia rosa del circuito – la squadra è fantastica e ha lavorato molto bene«.

Sesta piazza assoluta per il primo Under 23, Marco Pavan della D’Amico Um Tools.

«E’ stata una gara molto tirata, è un’emozione grandissima che dopo questo periodo di stop regala ottime sensazioni per il resto della stagione. Una prova davvero impegnativa, specialmente per il ritmo imposto da Dorigoni, che sapevo essere l’uomo più forte. Io parto sempre velocemente per guadagnare un margine da gestire, ho cercato di non perdere troppo sulla sabbia e di guadagnare sugli altri tratti«.

La prima giornata del GIC ha dimostrato che tutto può essere continuamente messo in discussione, la seconda imminente tappa (le rivincite sono già fissate per domenica prossima a Corridonia) potrebbe cambiare le gerarchie, molto dipenderà dalle condizioni atmosferiche e dal terreno di gara.

Jesolo 2020, Sara Casasola

Sabbia pesante, Casasola vola

04.10.2020
2 min
Salva

Sara Casasola, reduce da due importanti vittorie in Repubblica Ceka, ha mostrato subito di avere una marcia in più. A differenza di tutte le altre categorie impegnate a Jesolo, le donne hanno dovuto gareggiare sotto la pioggia, che ha reso il terreno sabbioso estremamente più pesante e a differenza di quanto poi si vedrà nella gara assoluta maschile, qui il nome della vincitrice non è mai stato in discussione.

Jesolo 2020, Sara Casasola
Sara Casasola aveva già vinto due gare in Repubblica Ceca (foto Billiani)
Jesolo 2020, Sara Casasola
Casasola aveva già vinto due gare (foto Billiani)

Per Casasola, quella di Jesolo era la gara di casa e voleva a tutti i costi far felice il patron Daniele Pontoni e tutto lo staff organizzativo. La portacolori della DP 66 Giant SMP ha dominato la prova, con le avversarie principali, la coppia della Selle Italia Guerciotti Elite composta da Gaia Realini e Francesca Baroni, costretta a giocarsi in volata la piazza d’onore, finendo nell’ordine.

Quarta posizione per la compagna di colori della vincitrice, Carlotta Borello, quinta la prima Elite, l’elbana Alessia Bulleri (Cycling Café) che nello scorso mese aveva chiuso la sua stagione su strada nel Giro d’Italia femminile, come d’altro canto anche la vincitrice.

«Il Giro Rosa ha fatto il suo, mi è servito come ampia base di preparazione – ha ammesso Sara Casasola – sto vivendo un bellissimo stato di forma e sono molto contenta per come è andata, ringrazio la squadra per come ha organizzato e in particolare Achille Santin che ha fatto i salti mortali affinché andasse tutto per il meglio. Non so cosa riservi il futuro, quindi i progetti sono a breve termine. Per ora godiamoci il Giro d’Italia Ciclocross».

Da quel che si è visto a Jesolo, qui le gerarchie sembrano consolidate, ma il Giro d’Italia di ciclocross ha insegnato che ci vuole molto poco a mischiare le carte. Nella prova di Corridonia la Casasola sarà chiamata a difendere la sua leadership, intanto però si profila all’orizzonte anche la chiamata azzurra per gli Europei e questo sarà uno stimolo ulteriore per far bene e guadagnarsi una maglia azzurra.