Miche, Kleos 2026

Miche Kleos 2026: nuovi profili e un canale interno maggiore

02.10.2025
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La novità firmata Miche per la nuova stagione è la gamma di ruote Kleos 2026, realizzate in fibra di carbonio. Disponibili in quattro diversi profili: 42, 50, 67 e 67/85 millimetri che segnano un passo in avanti nell’approccio del marchio ai prodotti di alta gamma. Queste nuove ruote rappresentano il risultato di due anni di studi, ricerca e sviluppo, il tutto con l’obiettivo di offrire tecnologie all’avanguardia. Un fattore importante lo gioca anche il prezzo, che risulta molto più competitivo rispetto al passato.  

«Abbiamo voluto abbassare il prezzo per renderlo più accessibile», racconta Paolo Bisceglia, Product Manager di Miche. «Una scelta dalla doppia via, ingegneristica e commerciale. Perché volevamo offrire un prodotto senza compromessi tecnici, rendendolo anche più attrattivo».

Miche, Kleos 2026, profilo da 50 millimetri
La nuova gamma Kleos 2026 gode di un ottimo rapporto qualità/prezzo
Miche, Kleos 2026, profilo da 50 millimetri
La nuova gamma Kleos 2026 gode di un ottimo rapporto qualità/prezzo

Profili e canali interni

Per la nuova serie di ruote Kleos 2026 la novità tecnica principale è nell’aver scelto un canale interno da 23 millimetri per i due modelli con altezza profilo da 42 e 50 millimetri. Una differenza rispetto al passato, quando la larghezza del canale era di 21 millimetri, volta a seguire l’evoluzioni tecniche del WorldTour. Infatti in questo modo le nuove Kleos potranno ospitare copertoni con diametri maggiori rispetto agli standard di qualche anno fa. Si è visto che montando pneumatici con diametro tra i 28 e i 30 millimetri si ha un maggior comfort di guida, migliore stabilità laterale e un notevole guadagno in termini di aerodinamica. 

«La suddivisione in quattro profili – continua Bisceglia – già esisteva nella gamma precedente. A differenza del passato abbiamo però rivoluzionato alcuni punti: ad esempio il profilo da 36 millimetri è stato sostituito da quello da 42 millimetri. Una scelta che rispecchia la richiesta del mercato e che permette di avere una ruota “all round”».

«Portare la larghezza interna del canale a 23 millimetri – spiega ancora – rispecchia quelle che sono le scelte normative e tecniche degli ultimi tempi. Ora si montano copertoni con larghezza tra i 28 e i 30 millimetri e servono canali interni maggiori per supportarli». 

Contro il tempo

Miche con la gamma Kleos 2026 propone anche due scelte per chi ama spingersi al limite quando c’è di mezzo il cronometro. La serie di ruote del marchio di San Vendemiano si completa con il modello con profilo da 67 millimetri e da 67/85 millimetri

«Per le ruote con profilo da 67 millimetri – ci dice Paolo Bisceglia – abbiamo lasciato una larghezza del canale interno da 21 millimetri. La scelta è data dal fatto che stiamo parlando di profili utilizzati nelle cronometro o nel triathlon. In queste prove il copertone da 25 millimetri di larghezza porta ancora dei vantaggi in termini aerodinamici. Per quanto riguarda l’altezza del profilo da 85 millimetri (disponibile solo al posteriore, ndr) il canale interno è da 23 millimetri, in modo da poter montare copertoni da 28 o 30 millimetri. Questo garantisce una migliore resistenza al rotolamento».

Miche, Kleos 2026, profilo da 87 millimetri
Il profilo con altezza di 85 millimetri, da montare al posteriore, è perfetto per le prove contro il tempo
Miche, Kleos 2026, profilo da 87 millimetri
Il profilo con altezza di 85 millimetri, da montare al posteriore, è perfetto per le prove contro il tempo

Scelte tecniche

I cerchi delle nuove ruote Kleos sono realizzati in fibra di carbonio T700 UD con profilo “mini-hook”. Miche ha scelto di garantire la compatibilità sia per il sistema tubeless che per la camera d’aria tradizionale. Ogni ciclista potrà così scegliere la soluzione che più si adatta alle proprie esigenze. Un altro punto di forza di queste ruote sono i mozzi in alluminio AL7075-T6, lavorati CNC negli stabilimenti di Miche. La raggiatura adotta uno schema 24 raggi (configurazione 16+8) in acciaio inox, soluzione che ottimizza il rapporto tra rigidità torsionale, peso e affidabilità nel tempo. 

Uno dei lavori più importanti svolto dai tecnici di Miche è quello legato al peso, infatti il dato alla bilancia delle Kleos 2026 stupisce. Si parla di 1.515 grammi per il modello con altezza profilo da 42 millimetri. Mentre se si sceglie il profilo da 50 millimetri il peso sale a 1.545 grammi. Se si opta per la versione tubeless ready si aggiungono solamente 20 grammi, in entrambi i casi. 

Prezzo: 1.350 euro. 

Miche

Il progetto World Tour di Miche, ben oltre la sponsorizzazione

18.01.2025
7 min
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Miche è diventata ufficialmente partner e fornitore tecnico del Team Groupama-Fdj, di fatto sostituendo una parte della sponsorizzazione (e collaborazione tecnica) Shimano che durava da oltre un ventennio (dal 1997). Un aspetto quest’ultimo tutt’altro che banale.

Se è vero che Miche e Wilier fanno parte della stessa famiglia, è altrettanto vero che le due aziende hanno due anime distinte, separate, indipendenti. Anche per questi motivi entriamo nel dettaglio dell’intervista fatta a Gregory Girard, Amministratore Delegato di Miche e madrelingua francese, che ci spiega i dettagli principali del progetto World Tour. Vogliamo toccare anche alcuni aspetti tecnici della fornitura dei materiali, grazie al contributo di Paolo Bisceglia, Product Manager di Miche.

Una crescita del team, non solo tecnica

«Passano i giorni e le settimane – racconta Girard – e ci rendiamo conto che siamo entrati in un team che ha, oltre al resto, anche l’obiettivo di internazionalizzarsi. Groupama-Fdj Cycling Team vuole scrollarsi di dosso quell’etichetta di team marcatamente francese. Pur essendo di madrelingua, il francese tra me ed i referenti della squadra è stato utilizzato in rare occasioni. La maggior parte degli incontri e le discussioni sono state fatte in inglese. Anche se sono francese l’accordo tra Miche ed il team avrebbe preso forma in ogni caso. Diciamo che più che la mia persona ha avuto un valore importante il rapporto che è stato instaurato con Wilier».

La squadra è all’opera con i nuovi materiali (foto Groupama-FDJ)
La squadra è all’opera con i nuovi materiali (foto Groupama-FDJ)

Alzare l’asticella e mantenere l’identità

«Il progetto World Tour di Miche – prosegue Girard – era una cosa che andava fatta. Il motivo principale è quello che voler alzare ulteriormente la qualità e la resa tecnica di tutti i prodotti Miche ed essere al fianco di un team World Tour è il massimo. E’ molto dispendioso, ma è anche una risorsa alla quale attingere, per conoscenze e sviluppo. Inoltre è fondamentale per aiutare il grande pubblico a cambiare la percezione che ha del marchio.

«Essere parte del gruppo Wilier significa condividere informazioni, creare sinergie – argomenta Girard – Miche è una cosa e Wilier è un’altra, le identità dell’una e dell’altra parte non sono in discussione».

Fornitura enorme, questo è il World Tour

La sponsorizzazione e la fornitura tecnica per una compagine World Tour sono un impegno enorme. Sono inclusi anche il devo team e quello juniores

«In più – prosegue Girard – c’è lo sviluppo dei prodotti del futuro e abbiamo dato la massima disponibilità anche per eventuali personalizzazioni e richieste nel corso della stagione. Il contratto è di tre anni e come fornitura per il 2025 si contano 350 coppie di ruote da strada, alle quali si aggiungono 50 coppie da crono. E’ molto, ma non sono numeri estremi, ci sono squadre che chiedono molto di più. Le ruote occupano il ruolo principale, poi ci sono alcuni componenti che stiamo sviluppando con loro, senza dimenticare le corone Miche da crono».

Galleria del vento protagonista per Miche e per il team francese (foto Miche)
Galleria del vento protagonista per Miche e per il team francese (foto Miche)

L’ufficio tecnico Miche sotto pressione

Miche conta 42 dipendenti e l’ufficio tecnico ne ha 3, che si occupano dei progetti e si interfacciano con i tecnici del team e ultimamente è parecchio sotto pressione.

«I pensieri maggiori, quelli da mal di testa in fase di trattativa – conclude Girard – non arrivano dal contratto di sponsorizzazione, non sono legati agli aspetti finanziari, ma proprio alle richieste tecniche e dalla fornitura dei materiali da prevedere in tempi brevissimi. Groupama-Fdj adesso è la punta della piramide e poi c’è il resto, la mtb ed il gravel, la pista, non in ultimo il mercato dei normali utilizzatori».

Livrea nera con i dettagli argento per le ruote del team (foto Miche)
Livrea nera con i dettagli argento per le ruote del team (foto Miche)

La valutazione dei prodotti

La prima fornitura risale a fine 2023. Miche ha fornito le ruote da 50 e 62 millimetri, mentre il team continuava la sua attività con la fornitura completa da parte di Shimano.

«Prima di passare a prodotti Miche – spiega Paolo Bisceglia, product manager di Miche – lo staff tecnico francese ha voluto analizzare i dati nella galleria del vento e poi dare a soli due corridori le ruote da usare, da testare a fondo. Sono stati eseguite anche diverse prove comparative con i materiali che già utilizzavano. L’obiettivo era quello di misurare le performance, un lavoro estremamente utile anche per noi».

Gli stessi materiali in commercio

Non ci sono segreti. Le ruote da 36, 50 e 62, ovvero le Kleos RD in dotazione alla squadra, sono le medesime che può acquistare un normalissimo utente, come prevede il regolamento tecnico UCI.

«Oltre alle ruote da strada – prosegue Bisceglia – Miche fornisce i perni passanti alleggeriti, le corone da crono, compreso il sistema monocorona X1RD. Ovviamente le ruote da crono, la lenticolare e la nuovissima tre razze. Quest’ultima è il primo strumento super performante e super tecnologico che prende forma grazie alla collaborazione tra Miche, Groupama-Fdj e la galleria del vento di Silverstone e la GST usata per analizzare le forme degli Airbus. E’ stata creata in circa sei mesi, un lasso temporale ridottissimo. Ci sono poi una serie di componenti che stiamo facendo testare e analizzare, tra questi un movimento centrale che annovera dei materiali mai utilizzati in precedenza in questo segmento».

Puntigliosi e precisi: un grande stimolo

«L’impegno è enorme – chiosa Bisceglia – non si può nascondere, quando si entra in contatto con il World Tour tutto si amplifica. Le giornate dovrebbero essere di 30 ore e forse non basterebbero. E devo dire che per ora non sono arrivate richieste particolari, ma arriveranno quando ci saranno da sviluppare altri componenti e quando i materiali saranno portati sul pavé. D’altronde il loro ed il nostro obiettivo è migliorare e non dimentichiamo che tutti i prodotti Miche di ultima generazione sono per la prima volta al servizio del World Tour.

«Come staff tecnico – conclude Bisceglia – abbiamo una persona totalmente dedicata a loro e più in generale faremo una serie di affiancamenti durante i training camp e le prime corse in Europa. Gli stessi affiancamenti prevedono sessioni di lavoro con lo staff tecnico della squadra, i meccanici e gli stessi corridori».