KTM Bikes, ce le racconta Luca Mozzato

05.02.2022
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Una bici più leggera e concettualmente dedicata agli scalatori, oppure una più veloce ed aerodinamica? Quali sono i criteri con i quali si sceglie una bici e quali sono i fattori che il corridore prende in considerazione per l’utilizzo del mezzo? Abbiamo chiesto a Luca Mozzato della B&B Hotels-KTM di parlarci della sua bicicletta e di come la utilizza per far collimare in modo ottimale le sue doti atletiche sfruttando la tecnica del mezzo.

Luca Mozzato al primo raduno stagionale prova i nuovi materiali (foto ©FRJ B&B Hotels-KTM)
Luca Mozzato al primo raduno stagionale prova i nuovi materiali (foto ©FRJ B&B Hotels-KTM)
Come avviene l’assegnazione delle biciclette e quante ne hanno a disposizione i Man in Glaz?

Per noi lo standard è avere 3 biciclette di uno stesso modello, nel mio caso è la Lisse. Ad esse viene aggiunta una KTM Alto. Il mio percorso di presa confidenza con le KTM ha previsto un primo step con la Alto, per arrivare alla Lisse, maggiormente adatta alle mie caratteristiche.

La Revelator Alto, preferita dal gruppo degli scalatori del team francese (foto ©FRJ B&B Hotels-KTM)
La Revelator Alto, preferita dagli scalatori del team francese (foto ©FRJ B&B Hotels-KTM)
Quindi per te la soluzione ottimale è la bici aero?

Non sono un corridore che deve superare grandi salite e competere quando la strada sale in modo impegnativo. Quando ho iniziato ad usare la Lisse ho trovato un feeling immediato perché è velocissima, è facile da lanciare e ti permette di sfruttare la scia, un dettaglio non da poco quando la velocità è alta. E’ particolarmente rigida e scattante, caratteristiche che a me piacciono e che riesco a sfruttare a mio vantaggio.

A parità di allestimento, la Lysse ha qualche grammo in più. Il fattore bilancia, per te è secondario?

Si, in un certo senso è così. I grammi di differenza tra la Lisse e la Alto contano fino ad un certo punto. Prediligo la bici che esprime un’aerodinamicità maggiore.

Jérémy Lecroq, compagno di squadra di Luca Mozzato: anche lui preferisce la Lisse ( foto Laurane Habasque B&B Hotels-KTM)
Jérémy Lecroq preferisce l’aerodinamica Lisse ( foto Laurane Habasque B&B Hotels-KTM)
E quando è necessario salvare la gamba e passare indenni un tappone alpino?

Tendenzialmente preferisco usare la stessa bicicletta, con le mie misure e le stesse geometrie. Non sono uno scalatore, quindi mi limito a risparmiare delle energie. Però mi piace sfruttare degli accorgimenti che vengono valutati anche dai meccanici del team. Ad esempio, nel 2021 per il Tourmalet, ho chiesto di usare delle ruote più leggere e comode, ma comunque sulla mia Lisse. Oppure alla Parigi-Roubaix, dove ho preferito utilizzare la Lisse, ma con un manubrio ruotato di circa 4°, per sfruttare meglio i manettini ed i freni. Ero meno efficiente in fatto di aerodinamica, ma ero comodo, rilassato e sempre pronto a frenare, quando necessario.

Il design dell’inserzione dei foderi obliqui al piantone è un segno di distinzione delle bici KTM (foto ©FRJ B&B Hotels-KTM)
L’inserzione dei foderi sul piantone è un segno di distinzione delle bici KTM (foto ©FRJ B&B Hotels-KTM)
Una peculiarità della Lisse e una della Alto

La Lisse è una lama, è una bici aerodinamica vera e propria, una bicicletta di razza disegnata per essere veloce. Posso dire che sul dritto e nelle fasi di rilancio quando la velocità è già elevata, questa bicicletta è un proiettile. In proporzione la Alto esprime un comfort maggiore, ma è comunque diversa ed è difficile mettere le due bici a confronto. Vedo la Alto come una bici da scalatore, oppure anche per gli atleti che vogliono fare classifica in una gara a tappe e combattono su più giornate. Credo che la KTM Alto è la bicicletta che non ti fa pesare le ore in sella con tanti metri di dislivello positivo.

Per un corridore il feeling con la bicicletta gioca un ruolo fondamentale (foto ©FRJ B&B Hotels-KTM)
Per un corridore il feeling con la bicicletta gioca un ruolo fondamentale (foto ©FRJ B&B Hotels-KTM)
Si dibatte spesso sulla tecnica della bicicletta. A tuo parere, meglio la rigidità oppure il comfort?

I corridori pro’ in genere preferiscono avere delle biciclette performanti, ma comunque il risultato è sempre quello di finalizzare al meglio le proprie caratteristiche atletiche. La rigidità ed il comfort sono fattori molto soggettivi, che vanno oltre le caratteristiche vere e proprie della bicicletta.

La tua bici ha la grande particolarità dell’attacco manubrio, specifico e che integra tutti i cavi. Ti piace l’integrazione unita all’efficienza?

Mi piace molto, non è un componente che ha un design standard, ma a mio parere si integra perfettamente con questa bicicletta. Vedo inoltre che altri marchi stanno seguendo la stessa strada. Inoltre è rigido e poi il fatto che nasconda le guaine mi gratifica anche nell’estetica.

Un altro segno distintivo della Lisse, lo stem curvo e legato al progetto aero (foto B&B Hotels-KTM Laurane Habasque)
Un altro segno distintivo della Lisse, lo stem curvo e legato al progetto aero (foto B&B Hotels-KTM Laurane Habasque)
Preferisci un reggisella con arretramento oppure con off-set a zero?

Non la vedo come una preferenza, ma più come un’esigenza legata a come il corridore pedala. Rispetto a qualche anno addietro io ho cambiato leggermente la posizione e la biomeccanica della pedalata, sono più centrato, ma tendo a sfruttare anche la punta della sella. Ci sono corridori che pedalano sempre seduti e fanno progressioni molto lunghe. Credo che per questi ultimi, un reggisella più scaricato verso il posteriore diventi un aiuto.